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Gioco, Forio tra i comuni dove si gioca di più in tutta Italia: 2.100 euro pro capite

ISCHIA – Quanto giocano gli ischitani? Decisamente troppo stando a quanto riportano i dati ufficiali dei Monopoli di Stato. Dal Superenalotto al Gratta & Vinci, dal Bingo alle Slot la febbre del gioco a Ischia è alta, altissima. I dati che analizzano le abitudini di gioco e la quantità di denaro che si spendono sulla nostra isola delineano i confini di una geografia tutt’altro che scontata, che ci racconta di un’isola dedita al gioco con picchi inauditi. E’ Forio a destare la maggiore sorpresa. Si gioca tantissimo, in media 2100 euro a testa, cifre da capogiro che portano il comune turrito tra i primi 400 comuni d’Italia dove si gioca di più. Ma anche a Casamicciola e a Ischia si gioca tanto. Segno che la febbre del gioco sull’isola è davvero troppo alta.

 

Forio: capitale isolana del gioco: al 405esimo posto in Italia su 7954 comuni

 

Il comune dove si investe di più nella fortuna è Forio. Talmente tanto che su 7954 comuni d’Italia quello turrito si piazza al 405esimo posto nella classifica delle giocate pro capite. A Forio si giocano in media, per ogni abitante 2.100 euro. Una cifra mostruosa che tiene conto delle giocate pro-capite a tutti i giochi gestiti dallo Stato e alle slot nel 2017. Considerando le città delle stesse dimensioni Forio si avvicina ancora di più alla vetta dei comuni dove il gioco è un’abitudine consolidata. Il comune turrito è al posto numero 390 su 7100 comuni fino a 50mila residenti sempre nella classifica generale per giocate pro-capite. A Forio, durante tutto il 2017 sono stati giocati 37,47 milioni di euro. I soldi vinti invece sono stati 30 milioni di euro. Un bilancio negativo che ricorda quanto possa essere illusorio affidare i propri risparmi al gioco, non certo un metodo sicuro per guadagnare soldi. Dal gioco a Forio lo stato incassa 3 milioni di euro. il resto dei guadagni, circa altri 3 milioni di euro, va invece a gestori, concessionari ed esercenti.

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I foriani preferiscono giocare alle Slot Machine VLT, ovvero le videolotterie presenti nei locali dedicati. Qui sono state spese nel 2017 almeno 20 milioni di euro, ovvero i ⅔ di tutte le giocate effettuate nel comune del Soccorso. Altri 4 milioni e 850 mila euro sono state giocate alle Slot Machine Awp, quelle che accettano anche monete e sono presenti in bar e tabaccherie. 2 i milioni di euro giocati al Bingo. Le scommesse sportive a quota fissa valgono 3,6 milioni di euro. 2 milioni e 580 mila euro sono gli euro speso per il vecchio Lotto, che continua ad avere uno zoccolo duro di appassionati. 340 mila invece gli euro investiti per il Superenalotto.

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Nonostante le cifre abnormi che vengono inserite nelle slot machine, il comune di Forio sta registrando un lieve calo di della macchinette mangiasoldi presenti sul territorio. Nel 2015 erano 117 oggi 101, ma al calo di apparecchi non corrisponde una diminuzione di soldi affidati alle Slot che rimane in linea con gli anni precedenti.

 

ISCHIA: nel 2017 giocati 1705 euro pro capite, soprattutto nelle slot machine

 

Nonostante il comune capofila possa vantare più abitanti di quelli di Forio (Ischia al 2017 contava 20.118 residenti, mentre Forio 17.840 abitanti) è interessante notare come il fenomeno del gioco sia meno pervasivo a Ischia. Nonostante Ischia abbia un reddito pro-capite pari a 16.552,91€, quasi mille euro in più rispetto a Forio, l’ischitano medio tende a giocare molto meno rispetto al cugino turrito.

 

Nel 2017 risultano 1705 euro giocati, pro capite,  a tutti i giochi gestiti dallo Stato e alle slot nel 2017. Meno di Forio ma comunque una cifra davvero considerevole. Tanto da piazzare il comune del Castello Aragonese al 629esimo posto su 7954 nella classifica generale per giocate pro capite. Considerando le città delle stesse dimensioni è al posto numero 595 su 7100 comuni fino a 50mila residenti sempre nella classifica generale per giocate pro-capite.

 

Ischia ha speso 34,32 milioni di euro nel gioco. I fortunati vincitori che hanno avuto modo di gioire per le vincite nei diversi ambiti proposti dal monopolio di Stato hanno intascato 26,22 milioni di euro.La maggior parte delle vincite è stata ricavata dalle Slot Machine AWP (apparecchi elettronici che accettano solo monete e possono essere installati anche in bar e tabaccherie.)  Per i pronostici sportivi a Ischia si sono vinti 3 milioni e 347 mila euro. Quasi sei milioni invece le vincite per gli eurojackpot, la lotteria europea a cadenza settimanale dove per vincere il jackpot in palio i giocatori devono indovinare cinque numeri da una serie di 50, più due numeri addizionali da una seconda serie di 10, le estrazioni avvengono ogni venerdì.

 

Sono circa 19 i milioni di euro inseriti nelle Slot Machine. Interessante notare come, rispetto a Forio, l’ischitano sia molto più affezionato al lotto. Gioco per cui sono stati investiti 4 milioni e 340 mila euro. Quasi stessa somma (3 milioni e 690 mila euro ) sono stati giocate per le “bollette” con cui ogni finesettimana migliaia di scommettitori puntano sui risultati sportivi di Serie A ma anche delle altre competizioni per provare a vincere cifre a 3 o anche a 4 zeri.

Interessante il dato che registra la presenza delle slot machine sul territorio ischitano. Nel 2015 erano 191, nel 2017 sono scese a 142, segno che la lotta alla proliferazione alle macchinette mangiasoldi ha ridotto quasi di ¼ il numero di Slot Machine a Ischia.

 

BARANO D’ISCHIA: giocati 14,398 milioni di euro

Barano contava nel 2017 10.001 abitanti con un reddito pro-capite pari a 14.398,11€. Secondo i dati diramati dal Monopolio nel comune si giocano 601 euro pro capite, portando il comune dei Maronti al 3.921 su 7954 comuni italiani nella classifica generale per giocate pro- capite. Sono infatti 6 i milioni di euro giocati nel 2017, , 4,32 i milioni vinti.

Anche a Barano a incassare di più sono le slot machine. Sono 2.48 i milioni giocati alla macchinette. Scommesse, lotto e lotterie istantanee si spartiscono il resto della fetta. Anche a Barano il numero di slot machine sono calate rispetto al 2015. Erano 49 nel 2015, lo stesso numero nel 2016. Nel 2017 sono calate a 35.

Ma attenzione ad analizzare al meglio i dati. A Barano, secondo i dati, si giocano solo 601 euro pro capite, ma ciò non vuol dire che i baranesi giocano poco, le statistiche non tengono conto della residenza dei giocatori, che naturalmente sono protetti dalle leggi della privacy, ma soltanto quanto viene speso nelle slot machine posizionate nei vari comuni. Con buona probabilità non pochi baranesi, per motivi di comodità, giocano anche nei comuni limitrofi, in special modo a Ischia.

 

 

 

SERRARA FONTANA: Calate da 21 a 9 le slot machine presenti nel comune

 

Stesso discorso vale per Serrara Fontana. Nel comune dell’Epomeo, le giocate pro capite  ammontano ad appena 491 euro. SERRARA FONTANA è al posto numero 4.652 su 7954 comuni italiani nella classifica generale per giocate pro- capite.Considerando le città delle stesse dimensioni è al posto numero 4518 su 7100 comuni fino a 50mila residenti sempre nella classifica generale per giocate pro-capite. I soldi spesi in giocate nel 2017 €1,54 mln. Anche a Serrara Fontana, inutile ripeterlo, sono le Slot Machine a totalizzare il bottino più ricco, con almeno 1 milione di euro di incassi. Anche a Serrara il numero di Slot Machine è sensibilmente diminuito. Si è passati dalle 21 unità del 2015 alle 9 del 2017.

 

CASAMICCIOLA TERME: Spesi 1280 euro pro capite

 

Nel comune termale si spendono in media 1280 euro pro capite, una cifra che posiziona il comune termale al posto numero 1.189 su 7954 comuni italiani nella classifica generale per giocate pro- capite. I soldi spesi a Casamicciola nelle giocate ammontano a 10 milioni e mezzo. Mentre le vincite sono state di 8 milioni e 140 mila euro. Sono quasi 6 i milioni di euro spesi nelle slot machine. Per il Lotto un milione di euro. Lotterie istantanee totalizzano 807 mila euro. Mentre per le scommesse sportive mancano appena dieci mila euro per raggiungere i 2 milioni tondi tondi.

Interessante notare come nel 2015 le slot machine a Casamicciola fossero 44 per poi schizzare verso l’alto l’anno dopo raggiungendo le 63 unità. Nel 2017 si è tornati alle 51 unità, un netto calo rispetto all’anno precedente, ma un numero pur sempre maggiore di slot machine ammaliano i giocatori seriali rispetto al 2015.

 

LACCO AMENO: Spesi nel piccolo comune 3,32 milioni di euro

 

Nel comune del Fungo ogni abitante spende in media 690 euro pro capite. LACCO AMENO è al posto numero 3.376 su 7954 comuni italiani nella classifica generale per giocate pro- capite. Considerando le città delle stesse dimensioni è al posto numero 3237 su 7100 comuni fino a 50mila residenti sempre nella classifica generale per giocate pro-capite. Nel 2017 a Lacco Ameno sono stati spesi 3,32 milioni di euro e le vincite ammontano a 2,33 milioni. Le abitudini di gioco a Lacco Ameno non si discostano troppo da quelle del resto dell’isola. Al primo posto ci sono sempre le slot machine hanno alleggerito le tasche dei lacchesi, o di chi ha deciso di giocare alle slot nel più piccolo dei comuni dell’isola, almeno 1 milione di euro.

 

Le Slot Machine a Lacco Ameno, nel 2015, erano 21, 20 nel 2016 per poi calare a 17 nel 2017,

 

I Dati divulgati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli disegnano un’isola inquietante. Dove i giocatori d’azzardo ci sono e giocano cifre davvero considerevoli. Nel leggere i dati che abbiamo raccolto e riportato sulle colonne del nostro giornale va tenuto conto che si tratta di dati che tengono conto semplicemente della quantità di soldi giocata nei vari comuni che poi è stata divisa per il numero di abitanti. Si tratta solo di una media. Tenendo conto che una grande maggioranza di persone non gioca cifre considerevoli, significa che ci sono persone che spendono cifre davvero importanti, anche più alte di quelle raccolte. Un grave problema che si lega alla ludopatia, piaga del XXI secolo cui stanno tentando di dare un argine associazioni e parrocchie.

 

Tanto è stato fatto, come si nota dal numero in riduzione delle slot machine presenti sul territorio, anche per arginare la presenza di luoghi che possano invogliare al gioco. Ma ciò per adesso comporta solo una migrazione dei giocatori compulsivi che nonostante abbiano meno punti di riferimento per giocare non fanno altro che popolare le altre aree dedicate al gioco.

Antonello De Rosa

 

 

 

 

 

 

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