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Il Cas e le domande rigettate perché prive di requisiti

Operazione trasparenza per il dopo-terremoto di Casamicciola. Sono state almeno una quarantina le domande contributo per l’autonoma sistemazione rigettate. Dal Comune di Casamicciola liquidano “Non avevano i requisiti”. In realtà di stratta di presunti ‘furbetti del terremoto’, ovvero di persone che, senza diritto, hanno chiesto il contributo. Si tratta per li più di famiglie domiciliate nella cittadina ischitana ma non residenti. Per correre al riparo il sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna, ha chiesto collaborazione alla tenenza di Ischia della Guardia di Finanza per scongiurare il rischio di irregolarità, frodi e illeciti. Le Fiamme gialle stanno affiancando l’Ente locale nella valutazione delle richieste per il Cas destinato a quanti hanno perso la casa ma stanno trovando soluzioni in proprio per evitare di essere ospiti di strutture ricettive. Un problema che il Comune termale, al quale sono pervenute circa oltre mille domande (a Lacco Ameno sono 134; un ventina a Forio), di cui già 500 sono state evase per un ammontare di due milioni di euro di spesa pubblica, sta affrontando con notevole attenzione “per prevenire qualsiasi distorsione”, ricorda il sindaco Giovan Battista Castagna. Restano ancora alcuni fascicoli da esaminare, ma è su una cinquantina di pratiche nel frattempo che si sono attivate le antenne di controllo dell’Ente. Sono state riscontrate anomalie, ad esempio, nel calcolo dei consumi energetici, che gli uffici comunali, segnatamente la polizia urbana che si è dichiarata incompetente, non sono in grado di passare ai raggi x, in dettaglio, per poi sottoscriverne la validazione. Il rischio di errore è dietro l’angolo e preoccupa l’ipotesi che qualcuno possa aggirare le regole e intascare soldi non dovuti. C’è chi li ha definiti “furbetti” – il caso delle false residenze di Amatrice è un riferimento – e le tentazioni non mancano. Per tale motivo, il responsabile dell’ufficio Cas di Casamicciola, Michele Rossano, ha attivato un protocollo d’intesa che affida alla Guardia di Finanza di Ischia il compito spinoso delle verifiche. “Intendiamo evitare qualsiasi tipo di eco mediatico – sottolinea Castagna- su una partita che vede in gioco innanzitutto la tutela di chi ha le carte in regola. I cittadini lo hanno capito e c’è già chi ha ritirato la domanda, dopo aver riscontrato di non rientrare nei parametri dei beneficiari: è una vera operazione trasparenza, d’intesa con la Protezione Civile e la Guardia di Finanza. Non abbiamo beccato speculatori, anche se sono state rigettate una quarantina di richieste”.

 

GIO. FER.

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