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Casamicciola, a giorni il regolamento per la “rottamazione” delle cartelle esattoriali

di Francesco Ferrandino

CASAMICCIOLA TERME. Potrebbe essere convocato a breve il Consiglio Comunale a Palazzo Bellavista. La maggioranza è al lavoro per la redazione del regolamento necessario ad usufruire dell’opportunità prevista dalla recente legge di bilancio. Parliamo della cosiddetta “rottamazione delle cartelle esattoriali”, un provvedimento che ha incontrato un enorme gradimento: nei primi due mesi l’iniziativa su scala nazionale ha registrato oltre centomila adesioni presso la sola Equitalia, che continuano ad aumentare alla media di ben duemilacinquecento domande al giorno. Una «definizione agevolata» delle pendenze, con la quale il governo punta a ottenere almeno  tre miliardi e mezzo di euro in due anni. Chi aderisce alla rottamazione dovrà pagare l’importo residuo del debito, la sorta capitale con gli interessi, ma al contempo potrà godere di alcuni vantaggi non indifferenti, consistenti nel non dover più pagare le sanzioni né gli interessi di mora, tramite un piano di dilazione, che comunque non può superare la fine del 2018. Il decreto legge del 22 ottobre 2016, n. 193, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 249, prevede che i benefici economici previsti per la rottamazione dei ruoli possano arrivare al 35% circa. Possono essere rottamati tutti i ruoli relativi a imposte, compresa l’Iva, ai tributi, nonché a contributi previdenziali e assistenziali affidati rispettivamente dall’agenzia delle Entrate e dall’Inps o Inail all’agente della riscossione dal 2000 al 2015. Tale procedura si estende anche ai tributi locali degli enti che non si sono avvalsi di Equitalia: lo prevede un emendamento volto a permettere l’utilizzo della “rottamazione” anche nei comuni dove tale società di riscossione non opera, evitando una ingiusta discriminazione dei cittadini. Tuttavia in questi casi, e qui entra in gioco la prossima convocazione del Consiglio a Casamicciola, la sanatoria non sarà automatica perché tutto dipende dalla volontà degli enti locali: serve cioè una delibera consiliare che approvi entro sessanta giorni un apposito regolamento con la previsione delle procedure e del numero delle rate, che come detto andranno comunque pagate entro la fine del 2018. La delibera di Consiglio comunale andrà approvata entro il prossimo 31 gennaio, mentre entro il 31 marzo si potrà aderire alla procedura agevolata. I debiti potranno essere suddivisi in cinque rate, con la clausola che il 70% del totale dovrà essere pagato in ogni caso entro la fine del 2017, mentre il restante 30% andrà saldato entro l’anno successivo.

 

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