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Scarichi “illegali”, Pascale multa gli hotel di De Siano

Impossibile per gli operai dell’EVI svolgere i lavori di dissabbiamento in somma urgenza alle fogne lacchesi, arriva acqua termale ad oltre 60 gradi. Ben 5 sanzioni pecuniarie da 20 mila euro, ci sono foto e video documentali che attestano le inosservanza ed il superamento dei limiti imposti in una quota pari al doppio di quanto consentito

Il sindaco di Lacco Ameno il 21 luglio scorso firmava l’ordinanza n.20. Con il dispositivo nel pieno della stagione turistica Giacomo Pascale ha detto stop allo scarico delle acque termali in fogna per consentire i lavori di dissabbiamento in somma urgenza all’EVI, pagati e ordinati dal commissario delegato agli eventi alluvionali Giovanni Legnini. Da ieri il primo cittadino, con mano pensate, ha dato seguito al suo dispositivo. 

Raffica d multe: almeno 5 sanzioni da 20 mila euro

Pascale non ha perso tempo ad intervenire con il “furbetti” dello scarico termale ad alta temperatura. Meglio ancora se il furbetto si chiama  a suo dire Domenico De Siano. Dopo l’emanazione dell’ordinanza  ieri sono fioccate le prime multe.Ben 5 ad altrettante strutture alberghiere da 20 mila euro per inottemperanza alla disposizione sindacale e per inottemperanza alle more di tutela delle  aree marine protette quale il Regno di Nettuno. Per il primo cittadino non ci sono dubbi “l’enorme tensione di vapore impedisce agli operatori di eseguire le attività nel rispetto delle minime norme di sicurezza per la tutela della salute con gravi rischi correlati”.

Era stata proprio la società E.V.I Energia Verde Idrica S.p.A., gestore del ciclo idrico integrato dell’isola d’Ischia, a richiedere l’emissione di Ordinanza Sindacale di divieto di scarico a tutte le strutture termali che recapitano le acque termominerali nel collettore fognario esistente lungo il Corso Angelo Rizzoli del Comune di Lacco. Ameno, a partire da lunedì 24 luglio 2023 e fino all’ultimazione delle attività, prevista per il giorno 4 agosto 2023 compreso, dalle ore 2,00 alle ore 8,00 di tutti i giorni lavorativi. L’inosservanza delle richieste è stata ricostruita giusto qualche giorno prima della scadenza delle disposizioni di salvaguardia. Guarda caso…

Nel mirino sono finite le strutture ricettive Reginella, San Lorenzo e San Montano: lo stop agli scarichi imposto tutti i giorni lavorativi dalle 2 alle 8

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Pascale e la multa al rivale De Siano 

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Nella notte tra mercoledì e giovedì 3 agosto i vigili brani di Lacco Ameno con foto e video hanno riscontrato gli illeciti e presentato apposta relazione nel merito egli scarichi giunti a raggiungere addirittura temperature oltre i 60 gradi.Quindi oltre il doppio dei limiti imposti! Ovvero , spiega Pascale “la società EVI S.p.a. durante l’esecuzione delle attività di dissabbiamento del collettore fognario esistente lungo il Corso Angelo Rizzoli, ha riscontrato grosse difficoltà operative sia per l’ingente portata degli scarichi delle acque termominerali sia a causa delle alte temperature delle stesse”. L’inosservanza delle ordinanze emanate dalSindaco Pascale è punita, lo ricordiamo, con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 500 euro a 5.000 euro. La sanzione amministrativa va da 3.000 euro a 30.000 euro, se l’inosservanza dei valori limite riguarda scarichi recapitanti nelle aree di salvaguardia delle risorse idriche destinate al consumo umano. Per questo Pascale ha stabilito di agire con una sanzione di mezzo combinando multe – si attende solo la relazione finale degli uffici lacchesi – di 20 mila euro. In particolare nella tagliola di Pascale sono finiti, guarda caso, il San Lorenzo, il Reginella, il San Montano. Come avevamo avuto modo di scrivere già  si tratta di una reale necessità, di un agire strafottente degli imprenditori, o dell’ennesima contesta tra  il leader dell’opposizione Domenico De Siano ed il sindaco Giacomo Pascale? 

Non è un segreto che De Siano, quale imprenditore alberghiero, sia il principale operatore e produttore di scarichi termali del paese, ora però sarebbe anche certificato che le aziende di quell’imprenditore scaricano ad alte temperature acque equiparate, certamente, agli scarichi domestici, ma di fatto, non rispondenti ai dettami dell’ordinanza sindacale n.21 ed al rispetto delle norme a tutela del nostro mare. Pascale prende spunto dall’ennesima nota Evi, sul tema del guaio fognario lacchese, sospendendo ogni attività di smaltimento delle acque termali nelle stesse fogne lacchesi, questo certamente, e da ieri prova a togliersi anche qualche sassolino politico dalle scarpe.

La necessità di intervenire anche a tutela della sicurezza degli operai, oltre che del nostro Regno di Nettuno e delle norme, atteso che in questi giorni riprenderanno le operazioni di manutenzione della rete fognaria e che durante l’esecuzione dei lavori e fine al termine degli stessi, per motivi di sicurezza e ragioni operative, scrive Pascale: “ si rende necessario sospendere ed imporre nuovamente il rispetto dello stop agli scarichi delle acque termali dalle ore 2,00 alle ore 8,00 di tutti i giorni lavorativi da parte delle strutture alberghiere che recapitano le acque termominerali nella condotta fognaria sita lungo il corso Angelo Rizzoli e via Roma e confluiscono nel collettore di piazza Girardi del Comune di Lacco Ameno- spiega il sindaco-  atteso che occorre ribadire il divieto di scarico delle acque termominerali nelle reti fognarie a temperature superiori ai 30° C” anche a tutela di misure in materia sanitaria per consentire l’ultimazione di lavori inderogabili”.

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