CULTURA & SOCIETA'

Casamicciola, al plesso “De Gasperi” si conclude la visita pastorale del Vescovo Pietro Lagnese alla comunità scolastica dell’IC “E. Ibsen”

Il capo della Diocesi dell’isola d’Ischia ha incontrato studenti e insegnanti prima nella sede “Le Zagare”, poi nel cortile della scuola di Via Luigi Manzi oggi interamente recuperata. L’accoglienza gioiosa dei bambini della primaria e della scuola media con canti, coreografie, domande e cartelloni. La Dirigente Scolastica Costagliola ha dato il benvenuto a Monsignor Lagnese, per la cui visita ha espresso profonda gratitudine 

Si è svolta in due tappe, giovedì’ 17 novembre e lunedì 22 novembre, la visita pastorale di S.E. mons. Pietro Lagnese, vescovo di Ischia, alla scuola di Casamicciola Terme, in particolare all’Istituto Comprensivo “E. Ibsen”. Un’occasione per costruire insieme, scuola pubblica e diocesi di Ischia, una comunità che sappia fare esperienza di partecipazione e responsabilità condivise soprattutto nei momenti difficili, come quelli che hanno segnato il territorio dopo il trauma del terremoto del 21 agosto di due anni fa.

Due appuntamenti segnati dall’entusiasmo, l’energia, la musica, e i colori che hanno contraddistinto i giovani studenti della scuola di Casamicciola. I bambini della scuola primaria e della scuola media hanno accolto il Vescovo con canti, coreografie e cartelloni da loro realizzati. A dare il benvenuto in entrambi gli incontri, la neo dirigente scolastica Giovanna Battista Costagliola, succeduta alla collega Marinella Allocca (trasferita a Forio 2).

Lagnese: «Un vescovo non si annoia mai. Tanti incontri con persone diverse, dai sacerdoti, che sono i miei primi collaboratori, alle realtà associative del territorio. Adesso sono qui, più tardi farò visita ai malati. Ogni giorno è diverso dall’altro. Con due punti fermi, però: la preghiera al mattino e la celebrazione della messa la sera»

«Con la presenza del Vescovo Lagnese al plesso “De Gasperi” di via Luigi Manzi, si conclude la visita pastorale alle scuole di Casamicciola», ha ricordato la preside. «Oggi sono qui riuniti tutti i bambini della scuola primaria e gli alunni della scuola media, compresi quelli dell’indirizzo musicale gentilmente ospitati presso i Padri Passionisti di Casamicciola. Ci sono gli insegnanti dell’Ibsen, il personale non docente dell’Istituto, c’è il parroco Don Gaetano, la vivacità e la creatività dei nostri studenti. Ma soprattutto ci sono i genitori, le famiglie. Sempre vicine alla scuola di Casamicciola.»

Dai ragazzi più grandicelli qualche domanda o curiosità. «E’ difficile fare il vescovo?» chiede Angelica. «Penso sia difficile fare bene ogni cosa, non solo il vescovo», risponde divertito Lagnese. «E’ impegnativo, come ogni attività che vogliamo sia fatta bene. Anche fare la mamma e il papà lo è. È difficile fare l’insegnante, il dirigente scolastico, ogni lavoro richiede il suo bell’impegno. Dalla nostra parte c’è il Signore, con l’aiuto di Dio si supera ogni ostacolo o fatica».

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Ashley, da Santo Domingo si chiede come si diventa vescovi. «E’ molto semplice. Con una telefonata. Mi hanno invitato a Roma e mi hanno detto che il Papa voleva che diventassi il vescovo di Ischia. Quando Don Gaetano diventerà vescovo, riceverà anche lui una bella telefonata» ha replicato divertito Lagnese. «Al di là degli scherzi, non c’è una scuola, né un cammino prestabilito per diventarlo. E’ una chiamata di Dio; attraverso il Papa, il Signore ci fa capire che vuole che svolgiamo un servizio»

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Gli studenti: «Caro Padre Pietro, questo è un mattone. E’ ciò che resta della nostra vecchia scuola di Casamicciola. È il passato. Ma con questo mattone vorremmo cominciare a costruire la nostra nuova scuola e il nostro futuro con la sua benedizione»

La giornata tipo? «Ah, un vescovo non si annoia mai. Tanti incontri con persone diverse, con i sacerdoti che sono i miei primi collaboratori, con le realtà associative del territorio. E due punti fermi: la preghiera al mattino e la celebrazione della messa la sera. Stando qui sull’isola ho conosciuto tante persone interessanti, sono molto felice di svolgere questo servizio. E’ il segno che questa era la volontà di Dio su di me.»

Da Miriam, in terza media, una domanda che molti giovani si pongono, anche qualche anno più tardi. Che scuola scegliere? Quale indirizzo di studi ci consiglia? Come facciamo a capire che è la scelta giusta? Tanti temiamo di fare una scelta sbagliata. «E’ vero, non è facile, specie alla vostra età», ammette mons. Lagnese. «Questa domanda l’hanno fatta una volta anche a Papa Francesco. Lui ha risposto così, e mi sembra di potervi dare anch’io lo stesso suggerimento: dobbiamo capire bene ciò che abita nel nostro cuore, qual è il nostro desiderio più profondo. Più che pensare a quello che gli altri ci suggeriscono di fare, o guardare alla professione con la quale, in questo momento, si guadagna di più, riflettiamo su ciò che ci fa stare bene, ciò che vuole il nostro cuore e che ci rende contenti, appagati, pieni di entusiasmo. Se seguiamo questa strada, anche il percorso di studio diventerà più facile e gratificante»

Dopo le domande degli studenti ha preso la parola il prof. Giuseppe Montagna, docente di chitarra all’indirizzo musicale, che ha introdotto la performance de “L’Inno alla gioia” di Beethoven. Non prima di aver fatto un punto sulla situazione attuale dell’indirizzo musicale dopo le traversie post sisma. «Quest’anno, per la prima volta dopo il terremoto del 21 agosto 2017, abbiamo finalmente trovato uno spazio idoneo dove poter fare le prove d’orchestra», ha dichiarato l’insegnante. «Ecco perché abbiamo pensato di allargare le adesioni all’orchestra anche gli ex alunni del corso di indirizzo musicale, in modo da formare una vera e propria orchestra stabile sul territorio di Casamicciola. Il terremoto è stato una grande ferita nella vita di questa comunità scolastica, ma ribaltando la prospettiva è diventato uno sprone a porsi nuovi obiettivi, anche con l’aiuto di tutta la cittadinanza e delle istituzioni.»

Al Vescovo sono poi stati fatti dei doni simbolici: una bottiglia di acqua, simbolo di quel termalismo che, grazie ai suoi benefici, ha consentito al territorio di Casamicciola Terme di essere conosciuto in tutto il mondo da secoli. Il secondo dono è un cesto di uva, frutto di una terra generosa «ma che ci fa anche tremare». Il terzo è un mattone, consegnato a Lagnese da un’alunna delle elementari.«Padre Pietro, il terzo dono è un mattone. E’ ciò che resta della nostra vecchia scuola di Casamicciola. È il passato. Ma con questo mattone vorremmo cominciare a costruire la nostra nuova scuola e il nostro futuro con la sua benedizione.»

Al Vescovo è stato poi presentato un progetto di ricerca storica e iconografica sul culto e le tradizioni religiose a cura degli studenti della scuola secondaria di primo grado. « La fede bimillenaria dell’isola di Ischia – hanno ricordato i ragazzi – si afferma già nel III secolo d.C. quando attorno all’attuale basilica di Santa Restituta sorgeva una basilica paleocristiana. Ischia è l’isola delle 100 chiese, come l’ha definita Cecilia Bonfiglio. Ha dimostrato più volte la sua fede attraverso le sue cappelle, le edicole votive, le confraternite, i vescovi che ha formato e accolto. Nel porgerle i nostri saluti e ringraziarla della visita al nostro plesso De Gasperi, ci impegniamo ad approfondire questa tradizione con un appassionante lavoro di ricerca.»

L’incontro si è concluso con il lancio di tanti palloncini colorati al cielo e un ultimo canto eseguito dai bambini, animato dal loro battito di mani a ritmo di musica e dai loro sorrisi, segno spontaneo e evidente della gioiosa accoglienza per questo incontro speciale.

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