CRONACAPRIMO PIANO

IN ALBERGO E NEGOZIO COL DOCUMENTO FALSO, PRESO DALLA POLIZIA

Una serie di normali controlli, come in questo periodo di alta stagione se ne effettuano davvero parecchi sulla nostra isola. Centinaia di persone identificate, altrettanti i veicoli controllati a quattro o due ruote. Ma in un’attività così incessante e frenetica gli agenti del commissariato di polizia di Ischia – guidati dal vicequestore Ciro Re – sono riusciti a risalire a un soggetto che servendosi di una identità falsa stava commettendo una serie di truffe sul nostro territorio che rischiavano di proseguire chissà per quanto tempo ancora. A mettere in moto gli investigatori la segnalazione ricevuta, pare, dal gestore di una struttura ricettiva ischitana che aveva denunciato la presenza di un soggetto che si era servito di documenti contraffatti. Veniva così fermato di lì a poco un cittadino napoletano che risultava nato nel 1975 ma che sul documento di riconoscimento – a parte la sua foto reale – portava generalità ed anno di nascita (1980) assolutamente falsi e non corrispondenti alla sua reale identità. L’uomo, secondo quanto si apprende, era già finito sotto la lente d’ingrandimento della polizia che aveva appurato come lo stesso avesse prenotato un soggiorno in un albergo di Forio servendosi di un falso nome. In questa struttura aveva soggiornato ma suscitando qualche sospetto proprio per il documento esibito e questo aveva fatto scattare l’attività di indagine e monitoraggio a suo carico. E proprio nel Comune del Torrione lo stesso veniva fermato all’uscita di un negozio di telefonia mobile (nel quale era entrato in compagnia della propria fidanzata) dopo aver acquistato un cellulare. L’uomo veniva immediatamente sottoposto a perquisizione personale e naturalmente oltre al dispositivo mobile che aveva da poco comprato veniva trovato pure in possesso di una scheda sim che aveva acquistato poc’anzi con un documento di riconoscimento contraffatto. Non solo, il 48enne napoletano era anche in possesso di ben due patenti entrambe appartenenti alla sua persona, ma con una delle due che in passato era stata oggetto di una denuncia di smarrimento. Nel momento in cui è stato fermato, l’uomo si trovava sulla spiaggia della Chiaia, in compagnia della sua fidanzata seduto all’esterno di un bar e mai si sarebbe aspettato di essere pizzicato dalla polizia, che lo ha prelevato e condotto presso gli uffici del commissariato di via delle Terme. Qui lo stesso ammetteva ai poliziotti di aver acquistato il telefono e la sim card con un documento falso che ha dichiarato di aver comprato sul mercato nero a Napoli e di essersene disfatto non appena ha compreso che gli agenti lo avevano adocchiato. Di certo, hanno appurato gli inquirenti, il documento gli è servito per concedersi alcuni giorni di relax in un albergo che pare abbia lasciato senza pagare il conto così come magari gli sarebbe tornato utile per compiere qualche altro atto delinquenziali. Il napoletano – che è risultato gravato da numerosi precedenti penali – è stato così denunciato in stato di libertà all’auitorità giudiziaria con le accuse di ricettazione e possesso di fabbricazione di documenti di identificazione falsi.

Una serie di normali controlli, come in questo periodo di alta stagione se ne effettuano davvero parecchi sulla nostra isola. Centinaia di persone identificate, altrettanti i veicoli controllati a quattro o due ruote. Ma in un’attività così incessante e frenetica gli agenti del commissariato di polizia di Ischia – guidati dal vicequestore Ciro Re – sono riusciti a risalire a un soggetto che servendosi di una identità falsa stava commettendo una serie di truffe sul nostro territorio che rischiavano di proseguire chissà per quanto tempo ancora. A mettere in moto gli investigatori la segnalazione ricevuta, pare, dal gestore di una struttura ricettiva ischitana che aveva denunciato la presenza di un soggetto che si era servito di documenti contraffatti. Veniva così fermato di lì a poco un cittadino napoletano che risultava nato nel 1975 ma che sul documento di riconoscimento – a parte la sua foto reale – portava generalità ed anno di nascita (1980) assolutamente falsi e non corrispondenti alla sua reale identità. L’uomo, secondo quanto si apprende, era già finito sotto la lente d’ingrandimento della polizia che aveva appurato come lo stesso avesse prenotato un soggiorno in un albergo di Forio servendosi di un falso nome. In questa struttura aveva soggiornato ma suscitando qualche sospetto proprio per il documento esibito e questo aveva fatto scattare l’attività di indagine e monitoraggio a suo carico. E proprio nel Comune del Torrione lo stesso veniva fermato all’uscita di un negozio di telefonia mobile (nel quale era entrato in compagnia della propria fidanzata) dopo aver acquistato un cellulare.

L’uomo veniva immediatamente sottoposto a perquisizione personale e naturalmente oltre al dispositivo mobile che aveva da poco comprato veniva trovato pure in possesso di una scheda sim che aveva acquistato poc’anzi con un documento di riconoscimento contraffatto. Non solo, il 48enne napoletano era anche in possesso di ben due patenti entrambe appartenenti alla sua persona, ma con una delle due che in passato era stata oggetto di una denuncia di smarrimento. Nel momento in cui è stato fermato, l’uomo si trovava sulla spiaggia della Chiaia, in compagnia della sua fidanzata seduto all’esterno di un bar e mai si sarebbe aspettato di essere pizzicato dalla polizia, che lo ha prelevato e condotto presso gli uffici del commissariato di via delle Terme. Qui lo stesso ammetteva ai poliziotti di aver acquistato il telefono e la sim card con un documento falso che ha dichiarato di aver comprato sul mercato nero a Napoli e di essersene disfatto non appena ha compreso che gli agenti lo avevano adocchiato. Di certo, hanno appurato gli inquirenti, il documento gli è servito per concedersi alcuni giorni di relax in un albergo che pare abbia lasciato senza pagare il conto così come magari gli sarebbe tornato utile per compiere qualche altro atto delinquenziali. Il napoletano – che è risultato gravato da numerosi precedenti penali – è stato così denunciato in stato di libertà all’auitorità giudiziaria con le accuse di ricettazione e possesso di fabbricazione di documenti di identificazione falsi. 

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