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Casamicciola alta e il senso unico fantasma

 

di Lujan Albano

CASAMICCIOLA – Il detto è “donne al volante, pericolo costante”. Ma gli abitanti di La Rita (Casamicciola Terme), non sono mica tutte donne! Il senso unico in questa zona sembra essere inesistente. Gli automobilisti insistono nel voler fare il giro inverso: quello che dal Fango porta alla Marina e non viceversa. Una scelta coraggiosa, quella di andare contromano, ma lo si fa per accorciare il tempo ed arrivare subito a destinazione o per il semplice gusto di trasgredire le regole? In entrambi i casi non ci sono scusanti, il comportamento di chi è al volante è sbagliato e potrebbe portare a gravi conseguenze. Sono numerosi i casi in cui gli autobus sono stati costretti a fare retromarcia in queste stradine, perché a passare per primi sono camion, automobili e motorini in contromano. Ad assistere a queste scene pietose i passeggeri dell’Eav Bus, ischitani e non. Probabilmente gli isolani – abituati alle strane regole di questo paese – non rimangono sconcertati, ma i turisti non ne vogliono proprio sapere e si ritrovano a bocca aperta dinanzi a questo spettacolo di cattivo gusto.

Strade strette e costruite con basoli; sembra di viaggiare su delle montagne russe. Si pensi ora a quanto sia difficile far retromarcia con un pullman pieno zeppo di persone. Non si parla solo di difficoltà, ma anche di sicurezza. Mettere a rischio l’incolumità di chi è a bordo non è una sciocchezza. Ma come si potrebbe ovviare a questo problema? Forse è il caso di installare delle telecamere in quest’area o, magari, dotare la zona di maggior vigilanza. Può darsi che così si riescano ad evitare pericolosi incidenti stradali. Da non dimenticare che dal 26 maggio di quest’anno, Ischia si imbatte in una serie concatenata di sventure: il 31 maggio a Piedimonte – in seguito ad un incidente stradale – è rimasto ferito il giovane Maurizio Di Massa. Il 22 giugno alla Molara un’altra bruttissima fatalità, e ancora l’incidente dell’8 luglio a Lacco Ameno in cui vi è stato uno scontro frontale tra un centauro e una Citroen C1. Gli ultimi dati ISTAAT risalgono al 2014 e si contano oltre 6.902 incidenti stradali tra Napoli e province. Una somma che dovrebbe lasciar pensare, e non poco!

A subire le conseguenze delle strade insicure, gli ischitani e il turismo. Si rifletta anche su quanti cicloturisti non scelgono Ischia, perché le vie sono troppo piccole e c’è troppo traffico. Sarebbe bello poter far scorrazzare i ciclisti su quest’isola dai paesaggi meravigliosi, senza dover chiudere le strade al traffico. Anche il semplice passeggiare è un pericolo, laddove non ci sono marciapiedi o gli stessi sono occupati da mezzi di trasporto parcheggiati, da alberi, siepi e pali della luce posti nel bel mezzo dello spazio dedicato al pedone. Ci si augura, però, che tra i mille difetti si riescano ad intravedere anche i pregi che offre questo scoglio; un connubio perfetto tra mare e terra. Isola ricca di tradizioni che si rinnovano ogni anno lasciando il pubblico senza fiato, folclori come la festa di San Vito o quella di Sant’Anna rimarranno per sempre nelle memorie degli spettatori. Quindi perché lasciare che il comportamento errato degli automobilisti rovini l’immagine dell’isola? È giusto pensare che le strade siano state costruite male o ad essere pericoloso è semplicemente chi si mette al volante?

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