CASAMICCIOLA TERME. Un altro passo avanti verso la difficile normalità post sisma. A Casamicciola un nuovo tassello viene apposto nel mosaico dell’edilizia di culto, con la consegna alla Diocesi di un’altra chiesa, pronta per essere riaperta al culto dei fedeli. Sono infatti terminati i lavori di messa in sicurezza alla chiesta di Sant’Anna e San Pasquale, sita in Corso Vittorio Emanuele. Il provvedimento è stato sottoscritto il 28 dicembre, dopo l’apposita ispezione, con dettagliata ricognizione dei luoghi e una verifica funzionale delle opere. Queste ultime hanno riguardato la facciata principale della chiesa, le pareti laterali, l’abside e la torre campanaria.
Nel dettaglio, la facciata principale è stata messa in sicurezza mediante l’esecuzione della sbadacchiatura del finestrone, con l’apposizione di una rete anticaduta per la protezione del frontone e del timpano che presentava lesioni; internamente alla chiesa sono state eseguite sbadacchiature dei vani delle pareti laterali con impiego di tubi e giunti girevoli, oltre alla posa di puntelli per la struttura di copertura della scala di accesso al tetto e la protezione delle cappelle con altari laterali. I saggi eseguiti nella volta controsoffittata della navata hanno permesso di indagare in merito alla natura del solaio soprastante, consentendo di rilevare la tipologia degli orizzontamenti eseguiti in struttura lignea. Per quanto riguarda la torre campanaria, è stata posta in opera un dispositivo con puntellamenti con tubi e giunti, cerchiature con trefoli in acciaio opportunamente tensionati, rinforzo della copertura sferica del campanile, con la sistemazione di una rete anti caduta di frammenti. Dopo un approfondimento dello schema statico del campanile, è stato rilevato il fuoriasse di uno dei quattro piedi, che, gravante su un impalcato di legno, costituisce un elemento determinante della sua vulnerabilità: per sopperire a tale difetto, non contemplato nel progetto, in sede esecutiva sono stati posti in opera dei puntelli volti a scaricare parte del carico proveniente dal campanile sul solaio del piano intermedio, in attesa di interventi risolutivi.
L’accesso è comunque consentito esclusivamente alla navata centrale della chiesa, lasciando inaccessibili i corpi annessi. Rimane inibito l’utilizzo delle campane, le cui vibrazioni potrebbero arrecare ulteriori danni alle strutture già danneggiate.
La consegna è avvenuta dopo la constatazione del perfetto stato di conservazione e di manutenzione, oltre che dell’assenza di difetti e vizi palesi. La palla è dunque passata alla Curia, chiamata a provvedere alla definizione delle procedure di agibilità per rendere effettivamente fruibile l’edificio.
Lo scorso 10 agosto, era arrivata un’altra buona notizia per la comunità locale dei fedeli: cioè la riapertura al culto della chiesa di Santa Maria della Pietà, detta di San Gabriele, e della Chiesa di Santa Maria del Buon Consiglio. Le operazioni di ripristino del Ministero e della Soprintendenza, coordinate dall’architetto Calicchio e finanziate con fondi stanziati a partire dal budget gestito dal Commissario all’emergenza, si dipanarono in modo piuttosto rapido, a parte qualche lungaggine burocratica, rendendo nuovamente agibili i due edifici.
A settembre, invece, sono iniziati i lavori di messa in sicurezza della Basilica pontificia di Santa Maria Maddalena,immobile storico per Casamicciola Terme, simbolo della ricostruzione dopo il terremoto del 1883, cuore dell’identità della cittadina. Nell’edificio sono presenti le spoglie mortali del Venerabile Parroco Don Giuseppe Morgera promotore della costruzione della basilica i cui lavori sono terminati nel 1896, del quale è in corso il processo di beatificazione e del Vescovo Carlo Mennella, perito sotto le macerie del terremoto del 1883. Non resta che augurare che la celerità riscontrata per le opere relative alle chiese citate si estenda anche ai lavori presso la Basilica di Santa Maria Maddalena.
