POLITICAPRIMO PIANO

C’eravamo tanti amati: ciao Giosi, “core ‘ngrato”

Un gruppo di sostenitori della prima ora dell’europarlamentare non rinnovano l’iscrizione al circolo del Pd di Casamicciola, prendendo per la prima volta le distanze dal proprio padre putativo

Nel calcio, spesso, si è portati a dire che si è chiuso un ciclo. Ma nel caso di specie, siamo sinceri, la cosa sarebbe fin troppo riduttiva. La politica, è noto, ha molte similitudini con i rapporti sentimentali, che magari sono fatti di fratture che poi si ricompongono ma è chiaro che quanto accaduto negli ultimi giorni fa sì che si chiude una parentesi che ha fatto la storia più e meno recente di Casamicciola, ovviamente guardandola dall’area che attualmente è (o era, a questo punto) allocata all’interno del Partito Democratico.

La notizia è forse passata sotto traccia perché non ha toccato gli occupanti del palazzo municipale del Capricho e magari non investe consiglieri o assessori tuttora in carica ma la valenza ce l’ha eccome. In chiaro segno di protesta e di non condivisione delle scelte politiche e strategiche adottate sul territorio dall’eurodeputato – e loro padre putativo – Giosi Ferrandino, un gruppo di persone ha deciso di non rinnovare la propria iscrizione al circolo locale del Pd. E attenzione, perché non parliamo di persone qualsiasi ma di figure fedelissime a Giosi e dalla prima ora, indissolubilmente legate non soltanto all’atto pratico ma anche nell’immaginario collettivo al già sindaco del Comune termale prima e di Ischia poi. Hanno detto arrivederci e grazie l’ormai ex segretario Emmanuel Castagna ma insieme a lui Francesco “Fischi d’Ischia” Mennella e anche Nicola “il principe” Di Iorio passando per un esponente politico abbastanza noto a Casamicciola quale Riccardo Cioffi. Insomma, qui non parliamo di semplici sostenitori o “aficionados” ma di gente che ha sventolato fieramente per anni il vessillo giosiano non abbandonando la barca nemmeno nei momenti di maggiore difficoltà.

Tra coloro che mancano all’appello ci sono l’ormai ex segretario Manu Castagna, Francesco Mennella, Nicola Di Iorio e pure Riccardo Cioffi, figure vicine all’eurodeputato dall’alba della sua carriera politica. Malumori e dissensi che nascerebbero anche dal mancato inserimento di un componente del gruppo nello staff a Bruxelles

Ma che cosa è accaduto di così pesante da far scattare una tale epurazione? I malumori partono da lontano e precisamente dallo scorso mese di maggio e nello specifico da quando si conclusero le elezioni – in contemporanea – per il rinnovo del Parlamento Europeo e le amministrative di Casamicciola. Le prime si conclusero in maniera trionfale per Giosi Ferrandino, che strappò una rielezione con un consenso straordinario (al punto da risultare il secondo degli eletti nel Partito Democratico nella circoscrizione meridionale), decisamente meno bene nel Comune termale dove la coalizione appoggiata dall’eurodeputato – e che candidava a sindaco Arnaldo Ferrandino – venne sonoramente sconfitta da quella che sosteneva la ricandidatura del primo cittadino uscente Giovan Battista Castagna. Dopo la rielezione a Bruxelles, in paese erano cominciato a circolare voci legate al possibile inserimento nello staff dell’europarlamentare di due ex assessori e eletti al consiglio comunale proprio nella lista di riferimento giosiano, ossia Loredana Cimmino e Ignazio Barbieri. Con la prima poi che a un certo punto nello staff di Giosi Ferrandino c’è entrata per davvero, prima però che proprio di recente – guardando il sito ufficiale – non se ne trova più traccia (tra i prestatori di servizi figurano infatti Giuseppe Cicalese, Elisabetta Di Iorio, Vito Pazienza, Cecilia Prota, Guido Spaziani e Gennaro Tortora). Ecco, quella nomina è stata decisamente la goccia che ha fatto traboccare il vaso: rapporti che, al netto dell’amicizia, dal punto di vista politico erano già “deteriorati”, si sono definitivamente usurati. Il rapporto tra le parti, insomma, è letteralmente “scoppiato”.

I giosiani della prima ora si sarebbero aspettati un trattamento ed una considerazione diversa. Intendiamoci, nulla di personale contro la Cimmino ma ai vari Castagna, Mennella e compagnia non è andato proprio giù il fatto che una “new entry” – per quanto assessore uscente e rieletta nel civico consesso – andasse ad occupare una casella che forse per una questione di riconoscenza poteva essere lasciata ad un componente del gruppo storico. Le cose invece sono andate diversamente andando inevitabilmente a montare la delusione di chi si è sentito tradito e ferito. E non a caso tra coloro che si sono tirati fuori non è mancato chi discutendo col cronista, sia pure “off record”, ha pronunciato delle parole che non hanno bisogno di commenti: “Noi ci siamo sempre stati, nei momenti buoni e in quelli meno buoni, dal primo giorno e fino ad ieri.

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Ma forse è arrivata l’ora che a questo punto non si regali fedeltà a nessuno a scatola chiusa. Se in futuro ci saranno altre occasioni di discutere e sedersi a un tavolo, il ragionamento politico dovrà prevalere su quello personale ed amichevole”. Intanto, il congresso di circolo, dopo il mancato rinnovo dell’iscrizione di “Manu” Castagna, deve anche scegliere il nuovo segretario di circolo. Giosi pareva aver puntato proprio su Loredana Cimmino, poi nelle ultime ore è spuntato il nome di un altro storico collaboratore (professionale) dell’eurodeputato, ossia Simone Russo. Ma, dinanzi a un idillio che si chiude, capirete che si tratta di dettagli.

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Luca

Me vene ‘a chiagnere.

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