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Casamicciola, consiglio straordinario per Pio Monte e Villa Joseph

Dalla Redazione

CASAMICCIOLA TERME. È stata infine convocata la seduta straordinaria del consiglio comunale di Casamicciola. Il presidente del consiglio Vincenzo D’Ambrosio ha fissato la data della prima convocazione per il 27 luglio alle ore 18:30, e in seconda convocazione per il giorno successivo alla stessa ora. Saranno due i punti all’ordine del giorno. Il primo riguarda la secolare questione del Pio Monte, già messa sul tavolo dal consigliere di opposizione Luigi Mennella durante l’estenuante maratona notturna dello scorso consiglio, tra il 3 e il 4 giugno scorsi. Secondo l’esponente del gruppo “Nuova Casamicciola”, l’ente morale sarebbe debitore di svariate decine di milioni nei confronti del Comune. Mennella invitò l’amministrazione guidata da Giovan Battista Castagna a esigere i crediti maturati negli ultimi vent’anni, incaricando quindi un legale per far valere le ragioni dell’ente di palazzo Bellavista. All’invito lanciato da Mennella, la maggioranza rispose con la proposta di un consiglio appositamente dedicato all’annosa questione ma, come detto, accanto all’affare-Pio Monte si discuterà anche di un altro problema di stringente attualità, quello della destinazione della Casa di Riposo Villa Joseph, intorno alla quale negli mesi si sono rincorse le voci più disparate. Nelle prime fasi della scorsa assemblea, intervenne Antonio Pisani in rappresentanza di “Cittadinanza Attiva”, chiedendo al Consiglio di occuparsi della questione. Pisani illustrò la raccolta di circa quattromila firme sottolineando l’importanza della destinazione del Don Orione come patrimonio dell’intera isola. In quell’occasione, il presidente del consiglio D’Ambrosio si impegnò a portare in  consiglio una proposta di delibera indirizzata al mantenimento della destinazione di Villa Joseph. Ai dubbi espressi da Nunzia Piro, che riteneva impossibile pensare a imporre un vincolo a un bene privato tramite una delibera di Consiglio, l’architetto Mennella rispose che con una modifica al piano regolatore si potrebbe anche vincolare l’uso di un bene privato. Due soli punti in discussione, dunque, ma dai contenuti di sicuro spessore, circostanza che ha sconsigliato una convocazione immediatamente successiva alla seduta ordinaria di inizio giugno, anche per dar modo agli “schieramenti” consiliari di arrivare alla discussione (si spera) con l’adeguata documentazione sui temi da dibattere.

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