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Casamicciola e il corso “militarizzato”, è ora di dire basta

A noi, francamente, era parsa una cosa fuori luogo sin dal primo momento. Ma, nell’immediatezza di un fatto drammatico e tragico come quello di un terremoto che aveva devastato il Maio e strappato alla vita due persone, è chiaro che non ci era sembrato il caso di andare a cercare il pelo nell’uovo. Ma nei giorni successivi, ci siamo posti più volte la stessa domanda, in particolar modo quanto attraversavamo Corso Luigi Manzi, l’accorsata stradina che per intenderci costeggia dall’interno Piazza Marina: che cosa ci fanno parcheggiati lì camionette, mezzi, macchine della Protezione Civile, dei vigili del fuoco e finanche della Caritas? Possibile che a quei pochi turisti rimasti a frequentare la nostra isola debba essere offerto uno spettacolo del genere che certamente è tutt’altro che “rassicurante”? Il tutto, poi, in una zona in cui ci sono anche attività commerciali come bar e ristoranti che hanno tavolini esterni e sui quali consumare in questi giorni non è proprio il massimo della suggestione.

Per carità, nulla contro chi presta un’attività sicuramente necessaria e meritoria, ma non capiamo perché questi mezzi non possano essere sistemati in spazi anche logisticamente più adeguati quali il Piazzale dell’Ancora o il Parcheggio dell’Anas, tanto per fare due esempi. Si tratta di due location non distanti ma che terrebbero camion, macchine ed altro lontano da occhi indiscreti non regalando un’immagine tutt’altro che lusinghiera del cuore di un paese che è già alle prese con i suoi bei problemi. Non solo legati alla necessaria ricostruzione, ma anche a un’economia che rischia di collassare e che di certo così non viene aiutata. Anche perché ultimamente la situazione è diventata un po’ paradossale, con la zona pedonale che sembra non debba essere rispettata da vigili del fuoco e protezione civile: eppure parliamo di uomini e donne avvezzi ad eroici salvataggi, cui non crediamo possano cagionare danni alla salute quattro passi quattro a piedi. Invece niente, bisogna parcheggiare sotto “casa”: vuoi vedere che i nostri soccorritori si sono fatti contagiare da noi isolani nell’utilizzo delle vetture?

In ogni caso, quelle che parevano le nostre perplessità nella giornata di ieri sono deflagrate e divenute anche quelle dei commercianti della zona, che proprio non ne possono più di vedere il loro corso letteralmente “militarizzato”. E così, come vedete dal documento in pagina, nella giornata di ieri un gruppo numeroso di operatori del terziario insistente in zona ha indirizzato una nota all’attenzione del sindaco di Casamicciola, Giovan Battista Castagna, con un testo decisamente eloquente: «I sottoscritti commercianti, coscienti del grave momento che attraversa il paese, lungi dal chiedere priorità nei confronti del dovuto aiuto ai nostri concittadini gravemente danneggiate e dal voler sembrare indelicati con la nostra istanza, con la presente chiediamo che contemporaneamente vengano attuati tutti gli atti più opportuni per portare alla normalità il paese onde evitare che anche le zone meno colpite contribuiscano al tracollo economico del Comune di Casamicciola Terme. E’ per noi di massima urgenza il ripristino della zona pedonale e lo spostamento delle auto della piazza in zone meno invasive quali zona Eliporto o qualsiasi altra non a vista dei turisti». Per la cronaca sono addirittura venti i commercianti che hanno firmato e timbrato la richiesta indirizzata al primo cittadino, praticamente un plebiscito se si considera la grandezza dell’area in questione e le attività presenti sul posto.

Insomma, un appello da condividere in toto anche perché – lo ripetiamo ancora una volta – tutto si può dire tranne che manchino gli spazi alternativi dove ospitare i veicoli e gli stessi stand, compresi quelli della Caritas. Che tra l’altro a nostro avviso, non a vista e dunque in area più riservata, riuscirebbero a svolgere la loro mansione anche senza imbarazzare chi dovesse rivolgersi agli addetti per una qualsivoglia esigenza. E siamo certi che di fronte alla richiesta del nostro giornale in primis e degli operatori in secondo luogo, Giovan Battista Castagna non resterà affatto insensibile: superata la visita del Presidente della Repubblica e dato il benvenuto al commissario per l’emergenza Giuseppe Grimaldi, questo è un tassello negativo che va eliminato.

Gaetano Ferrandino

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Foto di Franco Trani

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