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Casamicciola, dal Comune “monito” all’albergo

CASAMICCIOLA TERME – Il Comune di Casamicciola si muove nell’ottica di fare in modo che alcune attività presenti sul territorio della cittadina termale si mettano in regola con una serie di prescrizioni che allo stato dell’arte non vengono osservare in maniera compiuta e completa. Il responsabile di settore delle Attività Produttive, Giuseppe Pisani, ha firmato un’ordinanza con la quale si impone alla struttura alberghiera Osiride di eliminare una serie di inconvenienti riscontrati. Nello specifico al legale rappresentante è stato chiesto di munirsi entro il termine di trenta giorni della seguente documentazione o di mettere a posto le carenze di cui a seguire: autorizzazione scarico acque reflue, secondo la normativa vigente; denuncia impianto messa a terra; dichiarazione abbattimento barriere architettoniche; agibilità con planimetria allegata rilasciata dall’ufficio tecnico comunale; nulla osta prevenzione incendi dei vigili del fuoco; ottemperanza ordinanza sindacale per la legionella, piano di autocontrollo; pagamento diritti sanitari a favore dell’Asl Na 2 Nord in rapporto al numero delle camere; contratto con ditta per smaltimento reflui, per la vasca dei reflui; planimetria e relazione tecnica in originale con superfici in mq e altezza delle camere”. La copiosa documentazione è stata richiesta dopo che un controllo dell’Asl effettuato presso l’albergo Osiride ha fatto emergere questa serie di manchevolezze che vanno assolutamente messe a posto per poter esercitare l’attività.

Sempre il dott. Pisani ha poi emesso una seconda ordinanza a carico di un’altra attività ubicata a Casamicciola Terme presso la SS270 in via Castiglione sempre dopo che l’Asl ha riscontrato a seguito di un sopralluogo nei locali che due locali con ammezzato con due servizi Wc adibiti ad ufficio e deposito sono di altezza non regolamentare e pertanto da escludere da attività lavorativa e che è necessario approntare un altro servizio wc anche per i disabili. Anche in questo caso alla ditta Hanna Moda srl è stato chiesto di mettersi in regola: i destinatari delle ordinanze, se lo riterranno opportune, potranno ricorrere al Tar entro sessanta giorni.

G.F.

 

 

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