Casamicciola, demolizione per il chiosco del pescato
Prosegue l’opera di “bonifica” fortemente voluta dall’amministrazione guidata dal sindaco Ferrandino, dovrà essere ubicata la struttura ubicata nel parcheggio del Piazzale Ancora: è da ostacolo alla vasca di colmata

Prosegue l’opera di demolizione di una serie di manufatti abusivi e spesso anti estetici da parte del Comune di Casamicciola Terme. Da settimane è stata dichiarata guerra a chioschi e dehors e dopo la Piazza della Marina è la volta del Piazzale Ancora. L’ente locale, infatti, tra le tante ordinanze ha emesso anche quella che riguarda la demolizione del chiosco per il pescato ubicato nel noto Piazzale intitolato ad Anna De Felice (alias Piazzale dell’Ancora). La struttura è da tempo al centro delle polemiche e solo di recente erano state concesse le autorizzazioni alla sua installazione. Oggi ufficialmente impedisce la realizzanda costruzione della vasca di Colmata nell’ambito dell’area portuale. Come spiega l’ing. Gaetano Grasso, responsabile dell’Area VI Tecnica, che ha firmato l’ordinanza: «La parte del piazzale dove è ubicato il chiosco è individuata come area di movimentazione di cantiere del progetto in fase di esecuzione “Realizzazione di una vasca di colmata da riempire con materiale di risulta e realizzazione a mare dell’estensione dell’alveo tombato Pio Monte della Misericordia con relativi adeguamenti urbanistici”».
La vicenda ebbe origine nel 2017, quando la Cooperativa “Il Piccolo Golfo” ottenne l’autorizzazione per l’installazione di due moduli prefabbricati destinati alla vendita del pescato. La concessione, rilasciata dalla Regione Campania per due posteggi, aveva una durata di sei anni e risulta dunque scaduta da oltre un anno. A febbraio scorso la Cooperativa “San Giorgio”, a cui era stata “ceduta” la concessione, ne ha richiesto una proroga. Proroga negata. Il chiosco resta al momento dov’è, infatti nell’ordinanza si evidenzia che il legale rappresentante della “San Giorgio” «non ha provveduto a rimuovere il chiosco occupando il suolo demaniale in assenza di titoli abilitativi». Di qui il provvedimento adottato richiamando in particolare l’art. 49 del Codice della Navigazione, che dispone: «Salvo che sia diversamente stabilito nell’atto di concessione, quando venga a cessare la concessione, le opere non amovibili, costruite sulla zona demaniale, restano acquisite allo Stato, senza alcun compenso o rimborso, salva la facoltà dell’autorità concedente di ordinarne la demolizione con la restituzione del bene demaniale nel pristino stato. In quest’ ultimo caso, l’amministrazione, ove il concessionario non esegua l’ordine di demolizione, può provvedervi a termini dell’articolo 54». Il dispositivo intima allegale rappresentante della Cooperativa “San Giorgio” in qualità di concessionaria del chiosco, e a chiunque altro coobbligato, di demolire le opere abusivamente installate e di ripristinare ad horas lo stato dei luoghi originario. In caso di inottemperanza, il Comune procederà direttamente alla rimozione in danno, in quanto quel chiosco rappresenta un “ostacolo” nell’area di cantiere per la realizzazione dell’importante intervento per la realizzazione della vasca di colmata. Intanto proseguono a colpi di provvedimenti gli abbattimenti, ovunque, ma non dovunque.
ma che lavoratore instancabile quest’ing. Le ricordo che il bidone sta ancora nel vicolo comunale con un rischio sanitario elevato…. ma forse qualche Professore non è di questo avviso.