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Casamicciola e il porto: trend positivo, rinasce il diportismo

Continua l’impegnativo percorso di risanamento di “Marina di Casamicciola”, la società partecipata che gestisce la nautica da diporto  del comune termale, oltre all’elisuperficie intitolata a Giovanni Paolo II. L’amministrazione capitanata da Giovan Battista Castagna, pur di fronte alle grandi difficoltà incontrate da una società in stato di liquidazione, che lo stato di pre-dissesto in cui versano le casse comunali non aiutava a fronteggiare. Tuttavia i numeri del bilancio di “Marina di Casamicciola” sembrano confortare le scelte dell’amministrazione in questo ultimo trienno. È sufficiente guardare l’andamento del fatturato generato dal porto turistico per accorgersi che la tendenza è in costante miglioramento. Si è infatti passati dai 610mila euro del 2012, agli oltre 770mila registrati l’anno scorso. Nell’ultimo quinquennio, dopo l’iniziale costante miglioramento, quantificabile in un aumento medio di circa 30mila euro all’anno, si è registrato un vero salto tra gli ultimi due esercizi: dal 2015 al 2016 il fatturato è aumentato di ben 70mila euro. Non sono estranee a tale miglioramento le iniziative che l’amministrazione ha realizzato per promuovere il porto turistico, ma anche per fidelizzare la clientela che sceglie l’approdo casamicciolese nei mesi di alta stagione, pur in un contesto molto più competitivo sul mercato turistico, dove si sente anche la concorrenza degli altri porti isolani, da Ischia a Sant’Angelo a Lacco Ameno. Anche il fatturato generato dall’utenza privata dell’elisuperficie, che mediamente si aggira intorno ai 30mila euro, nel 2015 ha registrato un picco di 35mila euro. Ovviamente senza considerare il servizio del 118, per il quale è stato raggiunto un accordo con l’Asl Napoli 2 Nord, grazie al quale l’azienda sanitaria versa al Comune di Casamicciola 160mila euro per il triennio 2016-2018. Anche il fatturato totale della società, che somma i risultati della gestione del porto a quelli dell’elisuperficie, mostra un indiscutibile trend positivo, passando dai 640mila euro generati nel 2012 ai quasi 800mila di quattro anni dopo, a cui vanno aggiunti proprio i 160mila garantiti dall’Asl, pur se su base triennale. Segno che la decisione di non esternalizzare la gestione della nautica diportistica e del servizio di elisuperficie ai privati, oltre a produrre già adesso risultati concreti, potrebbe aver indicato il percorso ideale verso l’obiettivo del risanamento di Marina di Casamicciola. Una strada certamente ancora piena di ostacoli, ma  è importante aver imboccato la giusta direzione, come dimostra anche l’attenzione verso i crediti non ancora riscossi. Il Comune ha infatti cominciato la “caccia” ai clienti morosi, che non hanno cioè ancora versato il dovuto pur avendo usufruito dei servizi garantiti dallo scalo gestito dalla società partecipata. Ecco il motivo delle delibere varate nelle scorse settimane, con cui è stato conferito  l’incarico ad alcuni avvocati di recuperare le somme dovute. Quest’anno il porto accetterà le prenotazioni soltanto se è già stato saldato l’eventuale debito pregresso: in pratica, tolleranza zero verso i morosi. L’attenzione che l’amministrazione sta dedicando a Marina di Casamicciola si riverbera anche nei vecchi contenziosi, alcuni dei quali sono arrivati a sentenza di recente, in cui sono state riconosciute le ragioni del Comune.

 

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