Casamicciola e la visione di Ferrandino tra entusiasmo e resistenze

DI ANTONIO MAZZA
Per anni Casamicciola ha lottato con le ferite del tempo e dell’abbandono. Nel tempo anche prima del terremoto e degli alluvioni alberghi e terme già stavano sull’orlo del fallimento e della chiusura. Strade dissestate, un porto dimenticato e venduto e un’estetica cittadina orribile ne facevano un luogo che stentava a esprimere il suo pieno potenziale. Oggi, tuttavia, l’aria che si respira è cambiata.
Oggi bisogna avere pazienza e bisogna attendere ciò che propone l’amministrazione con il supporto delle aree emergenze. Non si può dire Piazza Bagni, il Maio, la Sentinella, Perrone e zone marine non hanno ancora ricevuto benefici. Bisogna avere pazienza. Un’onda di rinnovamento sta spazzando via il grigiore del passato, e dietro a questa straordinaria trasformazione c’è una visione chiara e audace: quella del Sindaco Ferrandino. E vi dico che dal 1940 in poi Casamicciola non e’stata mai trattata in questo modo anzi ora con i problemi del terremoto e degli alluvioni ci vuole ancora più professionalità amministrativa.
Fin dal suo insediamento, il Sindaco ha dimostrato una determinazione incrollabile nel voler rifondare il paese da capo, intervenendo su ogni singolo aspetto, dal più piccolo dettaglio al più grande progetto infrastrutturale. Preso in giro per rotonde, per spigolature di rotonde, per troppi fiori e gli anti casamicciolesi sempre di più ne aggiungono. Non si tratta di semplici interventi di facciata, ma di una riqualificazione profonda e sistemica che sta riconsegnando a Casamicciola la sua dignità e la sua bellezza. Uno dei fronti più visibili di questa rinascita è il porto, da decenni un simbolo di declino. Oggi possiamo dire che e’nostro. Grazie a un ambizioso progetto di riqualificazione, sta tornando a essere non solo un efficiente scalo marittimo, ma anche un vero e proprio biglietto da visita per il paese, con spazi moderni e accoglienti, pronti a valorizzare il turismo e le attività locali. E i soldi andranno al Comune. Ma la visione del Sindaco non si ferma al lungomare. Le strade, un tempo un labirinto di buche e incuria, stanno vivendo una vera e propria rivoluzione. Nuove pavimentazioni, illuminazione efficiente e una migliore gestione del traffico stanno rendendo la circolazione più sicura e fluida, migliorando significativamente la qualità della vita dei residenti e l’accessibilità per i visitatori. Ciò che colpisce maggiormente, però, è la profonda attenzione all’estetica cittadina. Il Sindaco ha avuto il coraggio di affrontare anche decisioni complesse, come gli espropri mirati, necessari per eliminare vecchie strutture fatiscenti e liberare spazi preziosi abusivi. Questi interventi, spesso delicati, sono stati gestiti con trasparenza e lungimiranza, con l’obiettivo finale di creare un tessuto urbano armonioso, funzionale e gradevole alla vista e a favore dei cittadini. Piazze risanate, abbattimento del Capricho un locale pericoloso ,sporco e pieno di vagabondi,investimenti notevoli di fronte al Pio Monte,decisioni sul futuro del Pio Monte, aree verdi riqualificate e facciate restaurate stanno restituendo a un’immagine curata e invitante. Un paese dove viene voglia di investire.
Nonostante l’evidente slancio innovativo e i benefici tangibili che stanno emergendo, è innegabile che una significativa fetta della cittadinanza remi contro questi cambiamenti. È una realtà difficile da accettare, ma una parte dei residenti sembra opporsi ferocemente alle innovazioni, spesso per ragioni che appaiono legate a interessi personali e miopi, piuttosto che al benessere collettivo.
Assistere a questa resistenza, mentre il paese cerca di risorgere dalle proprie ceneri, è davvero sconfortante. Non volere le modifiche, anche quando portano a un netto miglioramento della qualità della vita e a un rilancio economico e sociale, dimostra una mancanza di visione e di senso civico che rischia di rallentare il cammino verso un futuro migliore per tutti. L’attaccamento a un passato fatto di degrado, o la semplice incapacità di vedere oltre il proprio tornaconto immediato, mina lo spirito di unità e la spinta al progresso che una comunità dovrebbe avere.
Il lavoro del Sindaco Ferrandino è un esempio lampante di come una leadership determinata e una visione a lungo termine possano trasformare radicalmente una comunità. Casamicciola sta diventando un modello di rinascita urbana, un luogo dove il passato disastroso è ormai solo un lontano ricordo e il futuro si preannuncia luminoso e prospero. È il risultato di un impegno costante, di scelte coraggiose e tanto coraggiose che pochi hanno avuto il coraggio di metterle in atto e della capacità di ispirare e unire la comunità verso un obiettivo comune: la rinascita di un paese che ora può guardare avanti con rinnovato orgoglio, nonostante le incomprensioni di chi fatica a vedere il bene comune. Vorrei continuare l’articolo su un argomento che potrebbe interessarmi personalmente. Ma personalmente non ho contestato né ho intenzione di contestare. Posso dare un consiglio al Signor Legnini ed al Sindaco di rivedere qualche fabbricato designato dal piano regionale come colore nero cioè esproprio forzato. Mi riferisco al fabbricato di fronte al ex Doc piazza bagni in corso Garibaldi dove una semplice ristrutturazione può qualificare e rendere agibile il fabbricato ubicato in zone dove il supermercato e altri stabili sono stati esclusi da procedure dure nonostante gli stessi pericoli. Questo sarà deciso dagli enti superiori e spero di salvare il mio locale. Ma non sarò mai un anti casamicciolese per questo motivo,bisogna guardare il futuro,e accettare ciò è giusto e magari confrontarsi ma mai denigrare chi colpisce interessi di un singolo a favore della comunità. Chi vivrà vedrà.