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Il Capitano Mitrione saluta Ischia

Il comandante della Compagnia dei Carabinieri trasferito a Catania, ieri sera una sobria cerimonia di commiato presso la Torre di Michelangelo alla presenza delle autorità e del mondo associazionistico: “Quattro anni meravigliosi, proseguirà il legame umano con questa terra e la sua gente”

Lascia l’isola per trasferirsi a Catania, dopo quattro anni al comando della Compagnia dei Carabinieri di Ischia. Un ruolo che Angelo Pio Mitrione ha saputo rivestire in maniera impeccabile sotto tutti i punti di vista. Potremmo utilizzare fiumi di inchiostro, ma ci limitiamo allo stretto indispensabile perché la stima e il rispetto che il capitano ha saputo conquistarsi tra la comunità isolana è tale da non avere bisogno di particolari “panegirici”. Dal punto di vista pratico, parlano i risultati ottenuti dalla Compagnia sotto la sua gestione, in diversi e delicati settori sia nell’ambito della prevenzione che della repressione. Mitrione, poi, si è anche rivelato una figura straordinaria: misurato, disponibile ma riservato, saggio e riflessivo. Doti che ne hanno caratterizzato il modus operandi e il rapporto con il tessuto locale e che vanno opportunamente sottolineate soprattutto in considerazione della giovane età. L’isola perde una “sentinella” vera della nostra terra, al quale non possiamo che augurare le migliori fortune personali e professionali.

Ieri sera il comandante con una cerimonia sobria (come nel suo stile) ha saluto giornalisti, autorità e mondo associazionistico presso la Torre di Michelangelo. Ha anche preso la parola rendendosi protagonista di un discorso di commiato nel quale ha detto tra l’altro: “Sono arrivato sull’isola per la prima volta nel settembre 2018, quando ho iniziato questo straordinario percorso. Sul traghetto che da Pozzuoli mi stava portando a Casamicciola Terme, felice di navigare verso una nuova meta, mi domandavo se ne fossi stato all’altezza. Sono trascorsi esattamente quattro anni da quel giorno. Quattro anni in cui ho cercato quotidianamente e spesso silenziosamente di impegnarmi ad essere innanzitutto un buon Carabiniere. Ho capito sin da subito che i Cittadini si aspettano dalle Istituzioni soprattutto correttezza che talvolta pretendono che chi le rappresenta sia innanzitutto un cittadino retto, disponibile, cordiale e pronto ad ascoltare chiunque. Tenendo sempre a mente questo ideale, ho cercato di servire al meglio i Carabinieri e la comunità che mi è stata affidata”. Poi un bilancio sull’esperienza ischitana: “Sono stati anni caratterizzati da diverse emergenze. Nel 2018, appena giunto, era freschissima la paura del sisma. Coordinati dalla Procura di Napoli, abbiamo eseguito le indagini sulla morte delle due vittime e sul crollo dei numerosi edifici. Nel 2020 il Covid e il primo lock down, che ha reso le isole di Ischia e Procida ancora più isolate in quel lungo inverno. Per contrastare la diffusione del virus, abbiamo predisposto capillari controlli, contribuendo indubbiamente a raggiungere l’obiettivo. Ma mi piacerebbe sottolineare due aspetti: innanzitutto la proficua collaborazione ed il costante confronto con tutte le Istituzioni, ma anche il gran senso di responsabilità dimostrato dalla popolazione, a cui noi Carabinieri abbiamo cercato di fornire massima assistenza pur applicando con fermezza le norme”.

Poi Mitrione aggiunge: “Con tutti i Carabinieri, fianco a fianco, giorno dopo giorno, abbiamo contrastato fortemente lo spaccio di stupefacenti, fenomeno criminale molto avvertito dalla comunità. Diversi sono stati gli arresti e i sequestri eseguiti. Con il coordinamento della Procura di Napoli abbiamo concluso importanti indagini che hanno avuto l’effetto di troncare rilevanti canali di approvvigionamento di droghe per il mercato locale. Allo stesso tempo, non abbiamo mai abbassato la guardia sulla sicurezza stradale, attraverso la presenza costante su tutto il territorio, impegnandoci soprattutto nel contrasto delle condotte più pericolose per la vita. Cito tra tutti i numerosi servizi eseguiti con l’etilometro. Nei confronti delle fasce più deboli della popolazione, abbiamo agito con massima attenzione, accogliendo nelle nostre caserme tutte le donne vittima di violenza e offrendo loro assistenza e protezione con la collaborazione dei servizi sociali e del Centro Antiviolenza. A tutela dei nostri anziani, abbiamo contrastato fermamente il fenomeno delle truffe, individuando decine di autori e spesso restituendo la refurtiva alle vittime. In merito, mi piacerebbe ricordare l’arresto in flagranza di due truffatori operato personalmente insieme ad un mio collaboratore, in cui abbiamo con immensa soddisfazione restituito i 15.000€ appena frodati all’anziana vittima. Quel sorriso dopo lo spavento è stata la gratificazione più grande”.

Mitrione ha poi voluto ricordare che la sua attività non è stata caratterizzata da prevenzione e repressione: “Ma tanta attività di informazione. Ho voluto fortemente instaurare in questi anni un rapporto privilegiato con i giovani, in particolare con gli studenti delle nostre scuole. Ringrazio a tal punto i Presidi (vedo tra noi la Preside Barbieri e Monti), che ci hanno sempre manifestato entusiasmo nell’aprirci le porte delle loro aule. Con i ragazzi ci sono stati sempre confronti costruttivi su tematiche che talvolta ci coinvolgevano emotivamente. Non ci siamo fermati neanche durante il lock down organizzando incontri in video collegamento”. E poi via con i ringraziamenti: “Ringrazio gli esponenti della stampa locale per avermi offerto concreta collaborazione nell’accrescere il sentimento di sicurezza percepita attraverso la diffusione delle tantissime notizie generate dalle nostre quotidiane attività sul territorio Ringrazio gli amici e colleghi delle forze armate e forze dell’ordine., il vicequestore Ciro Re, il Ten Col Antonio Procentese, il TV Antonio Cipresso e il Cap Antonio Giglio per la leale e proficua collaborazione. Ringrazio il Sen Domenico De Siano, l’On. Giosi Ferrandino, i Sindaci Vincenzo Ferrandino, Raimondo Ambrosino, Dionigi Gaudioso, Irene Iacono e prima Rosario Caruso, Francesco Del Deo, Giacomo Pascale, il Commissario Straordinario Simonetta Calcaterra e prima Giovan battista Castagna. Li ringrazio tutti per l’alta considerazione che hanno sempre tributato alla Compagnia Carabinieri di Ischia, per me motivo di orgoglio. Ringrazio i miei genitori, Nicola e Assunta, per la sana educazione e i sani principi che mi hanno trasmesso. In ultimo, mi soffermo su un aspetto di vita privata che contribuirà inevitabilmente a far sì che quest’isola mi resti nel cuore per sempre. Qui ho conosciuto mia moglie. La ringrazio per il suo amorevole supporto. Lei ha la straordinaria capacità di rendermi felice ogni giorno. Saluto e ringrazio ancora una volta tutti gli ospiti intervenuti, con i quali – ne sono certo – proseguirà il legame ed il valore umano che abbiamo reciprocamente costruito in questi anni”. Anche noi la salutiamo, capitano, e le diciamo in bocca al lupo. Ha saputo trasmetterci tanto, una cosa su tutte: essere orgogliosi, come cittadini, di avere l’Arma dei carabinieri a vegliare su di noi.

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