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Casamicciola, la possibile soluzione: spalmare i debiti su trent’anni

Dalla Redazione

CASAMICCIOLA TERME. Spalmare su più decenni i debiti di bilancio. È la possibilità prevista dalla recentissima legge di bilancio 2017 appena approvato dal Parlamento, che il Comune di Casamicciola vuole sfruttare per rimettere progressivamente in sesto le proprie finanze e uscire così dalle secche del pre-dissesto.

Il sindaco Giovan Battista Castagna ha inviato una nota alla Sezione Autonomie della Corte dei Conti in merito al piano di riequilibrio pluriennale, comunicando che l’ente di Palazzo Bellavista intende avvalersi della possibilità prevista dall’articolo 434 della citata legge di bilancio, approvata definitivamente dal Senato il 7 dicembre 2016.

Tale articolo va a sostituire una delle previsioni della legge 208/2015 circa le disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, in particolare stabilendo che: «Fermi restando i tempi di pagamento dei creditori, gli enti locali che hanno presentato il piano di riequilibrio finanziario pluriennale o ne hanno conseguito l’approvazione ai sensi dell’articolo 243 bis del testo unico degli enti locali, prima dell’approvazione del rendiconto per l’esercizio 2014, se alla data della presentazione o dell’approvazione del medesimo piano di riequilibrio finanziario pluriennale non avevano ancora provveduto ad effettuare il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi di cui all’articolo 3, comma 7, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 – e questo è il caso del Comune di Casamicciola – possono rimodulare o riformulare il predetto piano, entro il 31 maggio 2017, scorporando la quota di disavanzo risultante dalla revisione straordinaria dei residui  di cui all’articolo 243 bis comma 8 lettera e), limitatamente ai residui antecedenti al 1 gennaio 2015, e ripianando tale quota secondo le modalità previste dal decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 2 aprile 2015».

La norma continua affermando che «la restituzione delle anticipazioni di liquidità erogate agli enti di cui al periodo precedente, ai sensi degli articoli 243 ter e 243 quinquies del citato testo unico degli enti locali, è effettuata in un periodo massimo di trenta anni decorrente dall’anno successivo a quello in cui è stata erogata l’anticipazione. A decorrere dalla data di rimodulazione o riformulazione del piano, gli enti di cui ai periodi precedenti presentano alla Commissione di cui all’articolo 155 del medesimo testo unico apposita attestazione del rispetto dei tempi di pagamento di cui alla direttiva 2011/7/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011».

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In virtù di tale previsione legislativa, siccome il Comune di Casamicciola ha presentato il piano prima dell’approvazione del rendiconto per l’esercizio 2014, non avendo ancora provveduto al riaccertamento straordinario, può quindi riformularlo entro il prossimo 31 maggio 2017, potendo così ripianare in 30 anni la quota di disavanzo risultante dalla revisione straordinaria dei residui.

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