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Casamicciola, l’acqua arriverà fino a Campomanno

La giunta comunale guidata dal sindaco Castagna ha infine deliberato su un tema atteso: l’estensione della rete idrica a partire dalla zona terminale della strada comunale di via Campomanno. Sono decenni che la popolazione del posto ha inoltrato varie petizioni e richieste di estensione della rete idrica, finora inevase a causa della liquidazione dell’Evi. Tuttavia l’intervento non poteva essere più rimandato: nei periodi di siccità l’approvvigionamento di acqua avviene solo dalla precedente raccolta delle acque piovane, con tutti gli inconvenienti del caso per i proprietari dei fondi agricoli e i gestori delle attività agrituristiche. Inoltre, nella zona hanno trovato ospitalità numerosi sfollati dopo il sisma del 21 agosto 2017. Necessario dunque provvedere a garantire l’acqua potabile.  Il Comune si farà carico esclusivamente dei lavori di scavo allo scopo di garantire la posa all’Evi delle tubature idriche e il successivo reinterramento e ripristino della sede stradale con la posa in opera di una tubazione in acciaio trafilato zincato  e all’installazione di un idoneo impianto di rilancio terminale del primo tratto per sollevare l’acqua a quota 230 metri circa. Il manufatto di piccole dimensioni per la custodia dell’impianto elettromeccanico di rilancio e dell’apparecchio di consegna dell’energia elettrica da parte dell’Enel dovrà essere realizzato in muratura in pietra locale a faccia vista, con copertura in soletta di calcestruzzo armato, con porta metallica e serratura antisfondamento. L’Evi recupererà i costi sostenuti relativamente all’allacciamento alla rete idrica, tenendo conto che il numero stimato di allacciamenti da farsi ammonta a circa venticinque; pertanto anche la quota pro capite da recuperare a carico degli utenti per l’investimento realizzato dovrà tener conto di tale stima. L’ente del Capricho concederà il nulla osta all’esecuzione dei lavori di scavo e di ripristino della sede stradale nonché alla realizzazione del piccolo edificio di alloggio delle elettropompe e della parte elettrica, oltre che del contatore per la fornitura di energia elettrica da parte dell’Enel. Tocca ora al Comune demandare all’Ufficio tecnico tutti gli atti necessari per provvedere allo scavo e al reinterro, avvalendosi degli operai comunali.

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