CRONACA

Casamicciola, “no” al depuratore: lettera a Draghi

L’ingegnere Giuseppe Conte ha indirizzato la nota, nella quale esprime le sue perplessità per la realizzazione dell’opera, anche al ministro Franco ed al segretario del CIPESS Bruno Tabacci

L’ingegnere casamicciolese Peppino Conte torna a porre sotto i riflettori il progetto legato alla costruzione dell’impianto di depurazione che dovrebbe sorgere nella cittadina termale e coprire anche il Comune di Lacco Ameno. Il professionista lo fa indirizzando una nota al presidente del Consiglio Mario Draghi, al ministro dell’Economia Daniele Franco e al segretario del CIPESS (Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) Bruno Tabacci avente ad oggetto “Progetto di fattibilità Tecnica ed Economica ‘Impianto di depurazione a servizio dei Comuni di Lacco Ameno e Casamicciola’– cod. ID 33518– Delibera CIPE n. 60 del 30 aprile 2012”. Questo di seguito il testo della nota siglata da Conte:

Illustrissimi Presidente, Vice Presidente e Segretario del CIPESS, Il Sottoscritto, ing. Giuseppe Conte, nato a Casamicciola il 04/05/1947 ed ivi residente al C.so Vitt. Emanuele n.6, iscritto all’Ordine degli ingegneri della provincia di Napoli al n.7551, già Sindaco del comune di Casamicciola Terme, funzionario Regione Campania, Servizio Acque e Acquedotti e Servizio Tecnico del Settore Demanio e Patrimonio, in quiescenza, in merito al progetto del depuratore Casamicciola Terme&Lacco Ameno, di cui alla Delibera CIPE n. 60 del 30 aprile 2012, si permette di sottoporre alla Loro attenzione alcune considerazioni circa la sua fattibilità che a parere dello scrivente, presenta elevate criticità per la sua collocazione, soggetta a rischio frane ed eventi meteomarini estremi che per la loro mitigazione, richiedono ulteriori opere e relativi investimenti, destinati a raddoppiare sia i costi che i tempi di realizzazione. Tali riserve hanno trovato conferma nello stesso Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica approvato dal Commissario Straordinario Unico per la Depurazione, prof. Maurizio Giugni.

Dalla Relazione Generale del progetto si evince chiaramente che esso, allo stato dell’arte, non è fattibile sia dal punto di vista Tecnico che Economico per i seguenti motivi:

  1. Per la realizzazione di tutte le opere ricomprese nello scopo del lavoro occorrerebbe un finanziamento stimato in € 56.256.208,61, di cui € 45.110.000,00 per lavori, € 2.274.336,92 per servizi ed infine € 8.871.871,69 per le somme a disposizione della Stazione Appaltante.Invece, il finanziamento pubblico di € 43.034.911,00 assegnato con la Delibera CIPE n. 60 del 2012 (ID 33518) non consente dunque di realizzare tutte le opere necessarie per la piena copertura in termini di collettamento e depurazione dei due comuni di Ischia. Per altro, tale finanziamento e il conseguente importo stimato dei lavori di € 31.373.260,00, non è sufficiente nemmeno al conseguimento delle condizioni di superamento dell’infrazione comunitaria n. 2004/2034, di cuialla Sentenza di Condanna della Corte di Giustizia Europea del 19 luglio 2012 nella Causa C-565/10, in merito al mancato recepimento della direttiva 91/2717/CEE del Consiglio del 21 maggio 1991 concernente il trattamento delle acque reflue urbane per l’agglomerato “Casamicciola”.
  2. L’area di intervento, a partire dalle quote correlabili con il livello medio del mare, è interessato da una importante falda termominerale contaminata lungo l’area costiera da fenomeni di mixing con le acque marine.
  3. Il settore subito a monte delle aree interessate dalle opere in progetto risultano cartografate in P4/R4 per frane,per cui sussiste la possibile invasione delle aree di cantiere da parte di frane che interessino la paleofalesia retrostante la strada ex statale.
  4. L’area oggetto di intervento è soggetta a pericolosità con rischio tracimazione/inondazione come da Piano Difesa Coste. Più in dettaglio si ottengono per T=10 anni altezze d’onda = 4,10 m. > 3,80 m di altezza parcheggio esistente, per cui si rende necessario sviluppare la progettazione di un intervento di difesae conseguente aumento del costo dell’opera, non previsto nel progetto di che trattasi.
  5. Non sono disponibili e analizzati i dati che permettono una definizione dettagliata del modello geologico delle aree marine interessate dalla condotta di scarico a servizio del depuratore.
  6. le attività di depurazione si svolgono al di sotto del livello del mare.

Si aggiunge che l’incarico professionale per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica e del progetto definitivo è stato aggiudicato con il ribasso del 61,580% sul prezzo posto a base d’asta, senz’altro anomalo, non giustificabile e fuori mercato. Il sottoscritto propone, invece, un approccio alternativo più fattibile seguendo criteri analoghi prospettati da esperti di chiara fama e dal Comitato Tecnico Scientifico ANCIM-UNINA. Gentilissimi, lo scrivente si è permesso di le interessare le SS.LL. quali responsabili del CIPESS, perché ritiene che tra le priorità di ogni persona civile, ci sia l’obbligo della salvaguardia del territorio come segno di rispetto per quanto è stato già fatto e per quanto si farà per le generazioni future. Del resto, la competenza professionale del sottoscritto esplicata per molti anni in vari settori della Pubblica Amministrazione, gli impedisce di tacere sulle molte riserve che da più tempo va esponendo sull’individuazione dell’“ex parcheggio A.N.A.S” quale sito adatto alla realizzazione di un nuovo depuratore a sevizio dei comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno. Fiducioso, si resta in attesa di cortese cenno di riscontro. Cordiali saluti”.

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