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Casamicciola, parte l’era degli impianti di digestione anaerobica dei rifiuti organici

Il Comune di Casamicciola a breve potrebbe essere il primo dell’isola d’Ischia a dotarsi degli avanzati mini impianti di “digestione anaerobica a solido”: apparecchi che smaltiscono i rifiuti organici, producendo contemporaneamente energia utilizzabile, senza alcun impatto ambientale. L’iniziativa parte da lontano: lo scorso anno, una delegazione guidata dal sindaco Castagna, di cui facevano parte anche l’assessore Annalucia Miragliuolo e il fratello Leonardo, si recò in Germania e Svizzera per verificare da vicino il funzionamento di questi impianti e la loro reale efficacia. In quei Paesi essi sono perfettamente integrati col paesaggio urbano,  con l’ulteriore vantaggio della creazione di biogas (in massima parte metano) e terriccio adatto a concimare i giardini. Oggigiorno, dunque, nel quadro di un complessivo sviluppo della gestione integrata del ciclo rifiuti, l’innovazione tecnologica riveste un ruolo fondamentale. La ricerca di nuove soluzioni tecniche e la loro applicazione pratica consente di migliorare tutto l’insieme di strategie dirette a recuperare e riutilizzare i rifiuti, riducendone al tempo stesso la quantità destinata alle discariche, e parallelamente di raggiungere una maggiore ecosostenibilità complessiva. Per le esigenze delle piccole comunità come quelle della nostra isola, i mini impianti di digestione anaerobica a solido rappresentano la tecnologia più avanzata, producendo biogas a partire dal trattamento di scarti alimentari (l’ “umido”), frazioni organiche di rifiuti da raccolta differenziata, sfalci e potature verdi, alghe e altri scarti organici.  Di conseguenza, l’amministrazione comunale casamicciolese è intenzionata a realizzare sul territorio un impianto di biogas, valutando la possibilità di individuare aree idonee a tale installazione, che non comportino pregiudizio per l’ambiente né dal punto di vista sanitario né acustico e non creino impatto ambientale. A breve verrà dunque dato mandato all’Ufficio Tecnico di localizzare il possibile sito ove poter realizzare l’impianto, ovviamente verificando preliminarmente la fattibilità della realizzazione, sia dal punto di vista urbanistico che ambientale, predisponendo, ove occorresse, anche una variante al Piano regolatore generale. Per dar corso a una progettazione preliminare occorrerà innanzitutto effettuare i dovuti sopralluoghi, con una verifica puntuale dei volumi effettivi materiale organico disponibile da trattare, ma anche dei punti di approvvigionamento di eventuali reflui, zootecnici o civili, con le quantità relative.

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