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Casamicciola, ripartono i progetti ex Arcadis

Operazione recupero. Il Comune di Casamicciola si  attiva per non perdere  finanziamenti ottenuti alcuni anni fa, ma non ancora impiegati. In particolare, nel mirino c’è una cifra non certo trascurabile, pari a circa 3 milioni e 800mila euro, relativi a un intervento idrogeologico di messa in sicurezza di un tratto situato tra i Comuni di Casamicciola e Ischia. La zona grossomodo si estende sul versante della parte alta di via Quercia. Il progetto all’epoca fu consegnato dal Comune nelle mani dell’Arcadis, l’Agenzia regionale campana per la difesa del suolo. Tuttavia, la recente liquidazione della stessa ha provocato il trasferimento di tutti i progetti a una struttura commissariale appositamente creata. Proprio un esponente di tale struttura ieri ha incontrato la dottoressa Loredana Cimmino, assessore al Demanio del Comune termale, vista la volontà dell’amministrazione  di non lasciar cadere il progetto e riprenderne la concreta esecuzione. L’incontro ha avuto luogo al Capricho, mentre il prossimo passo sarà la convocazione a Napoli presso la sede della struttura commissariale. Non c’è ancora la conferma, ma l’incontro ufficiale dovrebbe avvenire giovedì prossimo, in maniera tale da riallacciare i fili del discorso e formalizzare con un esplicito accordo la ripresa del progetto che punta a prevenire eventuali rischi idrogeologici sul versante citato. Un sopralluogo effettuato alcuni anni fa evidenziò l’opportunità di procedere a una messa in sicurezza.

L’assessore Cimmino ha colto l’occasione per verificare la possibilità di recuperare anche un altro finanziamento, quello destinato alla messa in sicurezza della zona di Baia Cafiero. Il dottor Ciccarelli non è stato in grado di confermare se anche la competenza di tale progetto rientri nella competenza della struttura commissariale subentrata all’Arcadis, e si è riservato di procedere a una sollecita verifica circa il “destino” del relativo finanziamento, pari a circa 250mila euro. Si tratta di un intervento previsto dal Programma Triennale delle opere Pubbliche 2009-2011, che per vari rinvii e ritardi non è stato ancora attuato.

L’Arcadis, l’Agenzia Regionale Campana per la Difesa del Suolo, ha chiuso i battenti lo scorso anno. La “scure” del governatore De Luca si è abbattuta su molte delle società partecipate regionali. La soppressione venne motivata con lo scopo di«evitare duplicazioni di funzioni amministrative e garantirne lo svolgimento secondo criteri di efficienza, efficacia, economicità, e con l’obiettivo di conseguire il contenimento della spesa pubblica». Nonostante le varie proteste, viene così archiviata l’esperienza dell’agenzia fondata nel 2004, quando assunse tutte le competenze che in precedenza spettavano al commissario straordinario per il dissesto idrogeologico.

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