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Forio al voto, mattinata turbolenta: tra scheda “sospetta” e voto di protesta

FORIO – Parafrasando un verso di una celeberrima canzone di Fabrizio De André, “al seggio c’erano tutti”, ma proprio tutti. E non poteva essere altrimenti, aggiungiamo noi. Certo, non si trattava delle amministrative, ma è chiaro che anche le elezioni politiche hanno ancora il loro peso (e, sotto certi punti di vista, mantengono ancora il proprio fascino). Tuttavia, le persone a cui ci riferiamo in questo caso non sono i tristi clienti “con gli occhi rossi e il cappello in mano” che salutano la procace Bocca di Rosa, bensì gli attori del sempre più infuocato agone politico foriano. Già dalle prime ore della mattina, a presidiare il seggio allestito all’istituto comprensivo “Luca Balsofiore” c’erano alcuni volti noti della politica foriana (sia consiliare che extra consiliare).

Tra i primi a raggiungere via Giovanni Castellaccio figura l’assessore-factotum e braccio destro del sindaco Mario Savio, che per diverse ore si è intrattenuto sia all’interno sia all’esterno del plesso scolastico diretto dalla dottoressa e consigliere comunale Maria Chiara Conti. Alla “Balsofiore” sono poi giunti il consigliere Davide Castagliuolo, il presidente della civica assise Michele Regine e “l’uomo dei trenini”, Nando ‘o Barone Castaldi (che assieme a Gaetano Colella sosterrà la ricandidatura del sindaco uscente). È stato poi il turno di Francesco Del Deo: l’ex democristiano, tra i nostalgici dei gloriosi anni della Prima Repubblica, ha “presidiato” (tra una telefonata e una chiacchiera) lo spiazzale antistante l’istituto intitolato al capitano foriano del Genio Navale – medaglia d’oro al valor militare – morto durante la seconda guerra mondiale. Tra i vip che abbiamo “pizzicato” c’erano anche il portavoce di “Fratelli d’Italia” Vincenzo Savarese e l’ex eurodeputato, presidente della Provincia di Napoli e sindaco di Forio del PSI Franco Iacono. Ultimo, ma non per importanza, colui che ha il merito (o il demerito, questo dipende dai punti di vista) di aver salvato in zona Cesarini la sindacatura dell’attuale primo cittadino. Stiamo parlando, per chi non lo avesse ancora capito, del penalista Nicola Nicolella.

“SCINTILLE” NELLA SEZIONE 17 PER UN VOTO DI PROTESTA. Politici a parte, a rendere interessante la mattinata sono stati due episodi che non possiamo non riferirvi in cronaca. Il primo – anche in ordine di tempo – si è verificato nella sezione 17, sita al primo piano del padiglione ove è stato allestito il seggio. Un elettore, presentatosi nell’aula che ospita la predetta sezione, ha espresso al presidente la volontà di verbalizzare la propria protesta. Una circostanza, quest’ultima, prevista dalle vigenti normative; ma che, in ogni caso, rappresenta un’eccezione che alcuni presidenti di sezione preferirebbero non applicare onde evitare noiose lungaggini burocratiche.

Nel caso di specie, l’elettore avrebbe riferito di voler votare “per i terremotati di Casamicciola Terme”, solidarizzando quindi con l’iniziativa che nella giornata di ieri molti casamicciolesi (soprattutto quelli maggiormente danneggiati dal sisma del 21 agosto) hanno intrapreso. Stando alle informazioni in nostro possesso, il presidente non avrebbe affatto gradito questa intenzione di voto, ritenendola un modo come un altro per rallentare ulteriormente le operazioni. Dopo un civile confronto – e in ottemperanza a quanto stabilito dalla legge – sembrerebbe che alla fine l’elettore “dissidente” l’abbia spuntata.

CODICE NON COINCIDE, INTERVENGONO I CARABINIERI. L’episodio che vi abbiamo appena raccontato, tuttavia, non è nulla se paragonato a quello avvenuto nella vicina sezione 11. Ad alzare il “polverone” è stata una delle agguerrite rappresentanti del Movimento 5 Stelle, che ha segnalato un’anomalia relativa al tagliando antifrode applicato ad una scheda. Il “caso” è scoppiato dopo che la grillina e i membri della sezione si sono resi conto un’elettrice, dopo essere uscita dalla cabina, ha esibito una scheda munita di un codice diverso da quello precedentemente verbalizzato dallo scrutatore addetto a questa delicata operazione.

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La rappresentante del Movimento 5 Stelle ha immediatamente richiesto l’intervento dei carabinieri, che avrebbero perquisito la borsa dell’ottantenne, che nella circostanza non avrebbe opposto resistenza. I militari dell’Arma hanno poi redatto un verbale: dalle scarne informazioni che siamo riusciti a reperire, sembrerebbe che si sia trattato di un mero qui pro quo (la vicenda, in ogni caso, sarà oggetto di valutazione da parte delle competenti autorità). Insomma, non c’è niente da fare: Forio, anche durante una tornata elettorale, riesce sempre a distinguersi…

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