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Senso unico alternato, riapre la Litoranea: e tutti tornano a scuola

CASAMICCIOLA TERME. L’attesa è terminata e su una cosa c’è poco da sindacare: visto quello che è accaduto e visti i tempi impiegati per riaprire alla fruizione veicolare, si tratta di un successo senza se e senza ma. Un dato di fatto oggettivo, se si pensa che in un passato nemmeno così lontano ci vollero mesi per spostare un solo masso dalla strada. Questa mattina alle 7  ha riaperto ufficialmente la Litoranea tra Casamicciola e Lacco Ameno, rimasta interdetta dopo il pauroso crollo di un terrapieno che si era riversato sul manto stradaale. A sancire la riapertura due distinte ordinanze firmate dall’ing. Giancarlo Sarno della Città Metropolitana e dal sindaco della cittadina termale Giovan Battista Castagna, che vede premiati i suoi sforzi e il pressing asfissiante che in maniera praticamente ossessiva ha portato avanti per giorni non soltanto con i tecnici della ex Provincia e con gli operai della ditta incaricata ma anche con la stessa Prefettura, chiedendo interventi urgenti e celeri considerata l’importanza strategica che riveste per l’intera isola la SS270.

Dopo lo stop per motivi precauzionali avvenuto nella tardissima serata di martedì, ieri sono riprese le opere di demolizione del muro portate alla fine felicemente a compimento grazie al lavoro dell’escavatore. Nel primo pomeriggio, il summit finale per capire se esistevano o meno i presupposti per poter riaprire in sicurezza la strada. L’ultima parola è toccata a un rocciatore che ha evidentemente appurato che non c’era nell’immediatezza il rischio di ulteriori crolli. L’area delimitata con i new jersey sarà quella in cui adesso gli operati e gli addetti ai lavori potranno lavorare per ultimare la messa in sicurezza, senza però impedire il flusso veicolare. E così da stamattina si potrà riprendere a circolare nei pressi dell’Eliporto, con il criterio del senso unico alternato che non prevede (almeno in una fase iniziale, sperando che per una volta il senso di disciplina degli automobilisti isolani possa avere il sopravvento, anche se c’è poco da essere ottimisti) l’installazione di un semaforo. E’ perentoria a riguardo la determinazione dell’ing. Sarno su cui si appoggia la revoca della precedente ordinanza del sindaco Castagna: “In data 29 gennaio sono stati avviati i lavori di demolizione del muri pericolante con la successiva messa in sicurezza superficiale del versante con reti e chiodi; in data odierna (ieri per chi legge, ndr) sono stati ultimati i primi interventi di messa in sicurezza del versante e che pertanto, nelle more dell’ultimazione dei lavori de quo, è garantita la sicurezza del transito veicolare a senso unico alternato”.

I passaggi successivi adesso saranno determinanti. Secondo quanto si è appreso anche ieri, ci vorranno un paio di settimane per ultimare la predetta messa in sicurezza della strada poi potrà partire l’iter burocratico che prevede dapprima la progettazione e poi la gara per il reperimento della ditta cui affidare i lavori di ricostruzione del muro. Qui evidentemente, avendo a che fare con l’italica burocrazia, il pericolo è che si possa andare per le lunghe ma a questo punto dovrà essere il Comune di Casamicciola a continuare l’asfissiante pressing che fin qui ha operato sull’ente amministrato dal sindaco metropolitano Luigi De Magistris. Anche perché la stagione turistica non è affatto lontana e non ci si può permettere il lusso di presentarsi ai primi vacanzieri con qualche cerotto in più di quelli che già porta addosso la cittadina termale a seguito del terremoto del 21 agosto 2017. A tirare un sospiro di sollievo, intanto, è sicuramente la popolazione scolastica. La riapertura della Litoranea ha sicuramente avuto un effetto domino. Oggi, infatti, tutte le scuole saranno aperte e regolarmente abili all’attività didattica. Dunque riapriranno tutti i plessi di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio e gli istituti superiori di Ischia, gli unici che Enzo Ferrandino aveva deciso di tenere chiusi stante i disagi legati alla circolazione. E’ chiaro che ulteriori giorni di sospensione avrebbero suonato come una “autentica” mazzata. Non è un caso che nella giornata di ieri, prima della “fumata bianca”, ad alzare la voce era stato anche il dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero di Fondobosso, Mario Sironi, il quale in una nota ufficiale indirizzata a tutti i sei sindaci dell’isola non aveva mancato di esternare il proprio malcontento. Ecco cosa il preside del “Telese” scriveva nella sua missiva: “Dal giorno delle frana sulla Litoranea le scuole dell’Isola d’Ischia ed in particolare gli Istituto d’istruzione secondaria di II grado, hanno visto la vita scolastica travolta anch’essa dalle conseguenze dell’evento con ben 4 giorni di sospensione delle attività didattiche. A tutt’oggi non siamo in grado di sapere se e quando saremo in grado di riprendere le normali attività didattiche. Questi giorni di chiusura hanno coinciso con un momento importante della vita scolastica come il termine delle iscrizioni per l’a.s. 2019/20 oltre che con la conclusione del I quadrimestre. Credo sia necessario individuare, di fronte al perdurare dell’emergenza, le necessarie misure per garantire il diritto allo studio dei ragazzi e delle ragazze isolane anche prevedendo forme di flessibilità oraria o servizi di navetta. Siamo a disposizione delle autorità competenti per individuare le soluzioni migliori per ovviare a questo stato di calamità”. Mettiamola così, la riapertura della Statale ha impedito che si potesse aprire un nuovo fronte della polemica.

Gaetano Ferrandino

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