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Caso Terme, i sindaci chiedono incontro urgente a De Luca

di Marco Gaudini

 

ISCHIA – La settimana scorsa, avevamo riportato la notizia che la Giunta regionale, durante la seduta del 12 gennaio 2016 ha deliberato di dare attuazione alla Legge Regionale n.25/2015, dando mandato ai competenti uffici della Direzione Generale “Sviluppo Economico ed Attività Produttive” di avviare le procedure di evidenza pubblica per la messa a gara delle fonti termali e minerali. Infatti, il Consiglio Regionale nel novembre del 2015 ha approvato,  recependo la sentenza della Corte Costituzionale, la contestatissima legge sulla gestione del servizio idrico, sull’Ato unico e la messa a gara delle concessioni per le acque termali e minerali, in un clima di assoluta bagarre in aula. Con l’approvazione anche della Delibera, abbiamo evidenziato nel precedente articolo, come  l’iter per le gare dovrà inesorabilmente essere messo in atto, e la strada per l’affidamento delle fonti termali attraverso procedure di evidenza pubblica è ormai spianata.  In pratica oggi, una struttura alberghiera che con una regolare concessione ha utilizzato una fonte termale, e non solo, ma proprio grazie a quella fonte, ha realizzato degli investimenti, creato delle strutture, e messo su delle aziende che oggi danno lavoro a centinaia di lavoratori, potrebbe, dopo la procedura di evidenza pubblica, vedere quella fonte “affidata” ad un soggetto terzo, al quale, quindi dovrebbe riconoscere una sorta di royalty. Ovviamente, questo scenario  preoccupa non poco chi opera da sempre in questo ambito, timoroso di vedersi sostituito, nel migliore dei casi,  da chi magari può vantare maggiori competenze o che può garantire alla Regione un maggior flusso di cassa e nel peggiore dei casi da chi vuole solo speculare. Come però riportammo nel nostro precedente articolo, non sono stati solo  gli albergatori o l’associazione dei termalismi a lanciare un “grido d’allarme”, ma anche i Sindaci, che infatti su questa vicenda, avevano annunciato “battaglia” per tutelare le strutture esistenti sull’isola. La strada maestra, era l’interlocuzione con la Regione Campania, e, in questo caso alle parole sono seguiti i fatti. I Sindaci hanno deciso quindi di scrivere una nota al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, con la quale chiedere un incontro urgente, proprio al fine di trovare una soluzione per questa situazione che rischia di danneggiare un tessuto economico e sociale molto importante per la nostra isola.

Questo il testo della missiva inviata dai Sindaci al Presidente De Luca:

“Gentile Presidente,

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l’adozione della delibera di Giunta Regionale n.3 del 12.01.2016 avente ad oggetto Legge Regionale n.15 del 02.12.2015 art.25 Attuazione  che stabilisce di dare attuazione alla richiamata disposizione,  dando contestualmente mandato ai competenti uffici della Direzione Generale “Sviluppo Economico e Attività produttive” di avviare le procedure di evidenza pubblica previste dalla norma,  ha destato forti preoccupazioni negli operatori del settore e nelle associazioni di categoria dell’intera isola di Ischia la cui vocazione turistica è tradizionalmente collegata allo sfruttamento delle risorse termo-minerali per le quali sono stati effettuati negli anni significativi investimenti pubblici e privati. Si richiede pertanto, con la massima cortese urgenza,  un incontro con la S.V. in indirizzo,  per rappresentare compiutamente lo stato di grave incertezza in cui sono costrette ad operare le strutture ricettive con annessi stabilimenti termali e degli operatori che vi attendono,  anche al fine di scongiurare una grave crisi del settore che avrebbe importanti ripercussioni sull’intera economia dell’isola e della Regione del cui prodotto Ischia rappresenta una parte rilevante. In attesa di cortese riscontro e dichiarando fin d’ora la disponibilità delle amministrazioni rappresentate a fornire ogni eventuale richiesto contributo alla individuazione delle soluzioni più idonee a garantire la prosecuzione delle attività termali e dello sviluppo turistico dell’isola, nell’interesse delle comunità locali, l’occasione è gradita per porgere cordialità”. Ovviamente l’obiettivo dei primi cittadini è quello di trovare insieme ai vertici della Regione delle forme di tutela da poter inserire nei bandi che dovranno essere predisposti a breve, per le strutture ricettive con annessi stabilimenti termali, che da anni operano sulla nostra isola, e che – come affermano nella nota dai Sindaci – determinano un’importante fetta dell’economia isola e quindi della stessa Regione Campania. Inoltre sempre su questo versante dovranno essere fugati i numerosi dubbi circa l’utilizzabilità delle fonti che insistono in strutture private, e le risultanze della commissione nominata proprio dalla Regione che sta studiando il piano delle acque. Insomma, “missione ad alta temperatura” per i Sindaci dell’isola, che attendono ora un riscontro da parte del Presidente De Luca, che fino ad oggi si è dimostrato attento alle istanza isolane, speriamo non si smentisca proprio su questo tema nevralgico.

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