POLITICAPRIMO PIANO

Puc a Serrara, Luigi Iacono contro il commissario D’Angeli

L’approvazione del piano urbanistico comunale deciso dalla responsabile prefettizia scatena l’ira del leader di Progetto Ischia ed ex sindaco, che non digerisce la fuga in avanti e parla di errori e di mancanza di buon senso

Così non va e non c’è motivo per nascondere questo dissenso. Luigi Iacono, già sindaco di Serrara Fontana e ideologo di “Progetto Ischia”, non digerisce l’approvazione del PUC (Piano Urbanistico Comunale) deciso e voluto dal commissario prefettizio del Comune montano, dott.ssa Sabrina D’Angeli. Insomma, secondo Iacono uno strumento così importante avrebbe avuto bisogno di una condivisione maggiore e più ampia di quella che viene garantita, con tutto il rispetto, da un rappresentante dell’ufficio territoriale di governo. Le cose sono andate diversamente ed è per questo motivo che Luigi Iacono ha deciso di indirizzare una lettera aperta alla D’Angeli. Una lunga nota che si apre così: “Gentile Commissario,

sono costretto a scriverLe questa lettera aperta, visto che le mie precedenti comunicazioni sono rimaste prive di riscontro. Il 26 luglio scorso Le avevo inoltrato una mail con questo contenuto: ‘Gentile dott.ssa D’Angeli visto il procedimento in corso per l’approvazione del Piano urbanistico comunale che poco o nulla è stato dibattuto e partecipato nella fase di approvazione del preliminare e della sua adozione (non per sua responsabilità, naturalmente) e preoccupato dal pericolo che l’avviso ed i termini per la presentazione delle osservazioni possano essere previsti per i mesi di agosto e settembre, in piena estate, quando tutti sono occupati e impediti a seguire un procedimento così importante e fondamentale per il futuro del nostro Comune, considerata anche l’insensatezza dei comuni isolani di procedere in ordine sparso, Le chiedo un appuntamento telefonico oppure in call se ritiene, per spiegare più nel dettaglio le mie preoccupazioni’. Il 29 luglio scorso Le inviavo una seconda mail: ‘Gentile dott.ssa D’Angeli. È possibile ricevere una risposta alla mia precedente mail che si riporta di seguito? Soprattutto dopo la pubblicazione dell’Avviso di deposito del PUC dei tecnici che mi lascia esterrefatto? Le sarei grato della gentile ed educata concessione riferita ad una richiesta che è di interesse pubblico’””.

Alla predetta richiesta ha fatto seguito soltanto il silenzio ed è chiaro che questa circostanza non è affatto andata giù all’ex primo cittadino di Serrara Fontana che nel passaggio successivo certo non lo manda a dire: “Per rispondermi bastava una mail. Niente di trascendentale. Il digitale esiste da tempo anche al Comune di Serrara Fontana. Mi chiedo perché ha ritenuto che non meritassi una risposta dato l’interesse pubblico in gioco. Forse prevale ancora nella pubblica amministrazione una cultura autoreferenziale e retriva? O si tratta di un atteggiamento di maleducazione amministrativa oppure di arroganza burocratica per cui si sceglie arbitrariamente tra chi merita una risposta (fosse anche negativa) e chi invece no? Voglio credere che non sia così e che la Sua inerzia sia solo conseguenza di una svista”. Poi Iacono rinacara la dose: “I cittadini di Serrara Fontana e quelli di una qualsiasi altra Comunità meritano un Commissario che non sia solo un rigido esecutore di norme, ma che sappia anche gestire le vicende amministrative con buon senso e comprensibile attenzione ai difficili momenti vissuti in questi ultimi due anni dalle famiglie, dagli imprenditori e dai lavoratori a causa della pandemia e della crisi economico-sociale derivatane, da cui non siamo ancora usciti.

Invece Lei, noncurante di tutto questo e ignorando quello che pure Le avevo evidenziato, sia pure in sintesi, nella mia prima mail, ha consentito al Responsabile del Servizio Tecnico di procedere con la pubblicazione dell’Avviso di deposito del Piano Urbanistico Comunale, mettendo i cittadini e gli addetti ai lavori di Serrara Fontana nelle condizioni di dover presentare le eventuali Osservazioni al PUC nel periodo tra il 2 agosto ed il 2 ottobre prossimi e cioè in piena stagione estiva, quando tutti sono impegnati a lavorare, ed insieme oltretutto in piena campagna elettorale”. 

Una circostanza, quest’ultima, che non piace affatto a Luigi Iacono che certo non lo manda a dire: “E’ un fatto grave – scrive – perché impedisce alla maggior parte dei cittadini, meno attrezzati a comprenderne la portata, la possibilità di una approfondita verifica dei contenuti del Piano al fine di predisporre e presentare quelle osservazioni che lo possano rendere più coerente con gli interessi legittimi delle famiglie e delle imprese e insieme con la tutela del territorio e lo sviluppo futuro della nostra Comunità. Posso capire che Lei abbia ritenuto di doverlo adottare per rimediare ai ritardi dell’Amministrazione uscente considerata anche la diffida regionale, ma era giusto che la decorrenza iniziale del termine per la presentazione delle osservazioni dei cittadini e degli operatori fosse spostata in avanti, in modo da consentire a tutti i cittadini di presentare le proprie osservazioni nei mesi di ottobre e novembre prossimi. Rilevo altresì che sarebbe stato quanto meno doveroso da parte del Comune organizzare degli incontri con la cittadinanza per spiegare il contenuto di uno strumento così importante per il territorio, visto che questo Piano è stato predisposto e adottato solo attraverso un procedimento tecnico-burocratico e ben poco partecipato in violazione dell’articolo 7 Partecipazione al procedimento di formazione dei piani e delle loro varianti del Regolamento Regionale 4 agosto 2011 n. 5”.

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Poi, dopo una serie di considerazioni di natura personale e politica, Iacono passa anche a ricordare cosa prevedono il predetto regolamento e l’articolo in questione che recita quanto segue: “L’amministrazione procedente garantisce la partecipazione e la pubblicità nei processi di pianificazione attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati nel procedimento dei piani o di loro varianti, in attuazione delle disposizioni della legge n. 241/90 e dell’articolo 5 della legge regionale 16/2004. Prima dell’adozione del piano sono previste consultazioni, al fine della condivisione del preliminare di piano”. Luigi Iacono aggiunge ancora: “Insomma è un piano prodotto da tecnici che, a parte alcuni obiettivi strategici programmati già da oltre venti anni come ad esempio lo sviluppo della sentieristica manca di una visione politica sul futuro che la Comunità di Serrara Fontana dovrà affrontare rispetto ai problemi del post-Covid”. Poi la stoccata finale: “Un consiglio. Sarebbe stata utile e lo si può ancora fare velocemente, una relazione di sintesi comprensibile ai comuni mortali e non solo agli addetti ai lavori. Mi auguro che vi sia la volontà da parte Sua di rimediare a questi gravi errori”.

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