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Casamicciola, altri 750mila euro fuori bilancio

Altri 750mila euro di debiti fuori bilancio. Ed ancora non è finita qui. Continuano le verifiche da parte dell’Amministrazione di Casamicciola per stabilire l’effettiva massa debitoria del Comune, finito sotto al lente d’ingrandimento della Corte dei Conti. Dopo l’ultimo consiglio comunale, ecco che all’Albo pretorio del comune termale vengono pubblicate le delibere con le quali viene riconosciuta la legittimità delle ulteriori somme dovute ai creditori per sentenze passate in giudicato nel periodo compreso tra il 2007 e il 2015.

«Sono debiti certificati che siamo stati costretti a riconoscere dopo aver fatto tutte le verifiche procedurali del caso» spiega Loredana Cimmino, assessore al bilancio dell’esecutivo casamicciolese. «Si tratta ancora una volta di debiti che vengono dal passato – aggiunge – ma di fronte a sentenze passate in giudicato non potevamo opporci né far finta di nulla».

Lo scorso dicembre, il comune aveva liquidato una prima trance di pagamenti accedendo ad un prestito di 800mila euro presso la Cassa Depositi e Prestiti da restituite in 30 anni. Ora il riconoscimento del primo elenco di debiti fuori bilancio fa lievitare nuovamente quel macigno da 12 milioni di euro – ma sull’ammontare effettivo del debito ancora non c’è chiarezza, come spiegato dalla Corte dei Conti nella relazione successiva alla procedura di pre-dissesto – che grava sulle spalle dell’amministrazione Castagna.

Si tratta principalmente di sentenze passate in giudicato per cause risalenti ai primi anni ’90. E quelle appena pubblicate non sono nemmeno le ultime. Nelle prossime settimane, infatti, l’esecutivo casamicciolese sarà costretto a riconoscere gli altri due elenchi, quelli che il sindaco Castagna chiama “b” e “c”. E si dovrà mettere a bilancio l’ennesima batosta, per un ammontare complessivo di 1,5 milioni di euro di debiti che il comune dovrà riconoscere.

«Abbiamo tanto da lavorare ma, come ho spiegato nella relazione di bilancio – aggiunge la Cimmino – il comune di Casamicciola potrebbe vivere una situazione economica stabile razionalizzando le spese, valorizzando il porto, ottimizzando la gestione delle partecipate ma, soprattutto, recuperando i crediti per le tasse non pagate».

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Quella dell’evasione tributaria resta la vera nota dolente di Casamicciola. E non fa differenza chi amministra. L’allarme principale è sulla Tari, la tassa sui rifiuti. Ad oggi, il comune di Casamicciola riesce a riscuotere appena il 60% delle cartelle inviate alla cittadinanza. Significa che ogni anno il debito del comune aumenta di circa un milione di euro, visto che le attuali normative obbligano ad appostare a bilancio un fondo di garanzia per crediti non riscossi. Il paradosso è che una buona parte di quel 40% di evasori è rappresentato dagli albergatori, cioè chi ottiene il maggior profitto dallo sfruttamento del territorio e produce la maggior quantità di rifiuti.

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