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Casari, fine dei domiciliari: applausi al ritorno a Concordia

L’ex patron di Cpl Concordia, Roberto Casari, arrestato a marzo 2015 per le presunte tangenti per la metanizzazione di Ischia, e i fondi neri in Tunisia per pagare le mazzette, assieme ad altri ex dirigenti Cpl e al sindaco di Ischia Giosi Ferrandino, da ieri è un uomo libero. Il Tribunale di Modena ha infatti revocato la misura cautelare degli arresti domiciliari che Casari, dopo i mesi di carcere trascorsi prima a Poggioreale poi a Trento, scontava nella sua casa di Concordia, dopo i mesi a casa dalla sorella, a Trento.

Per il giudice che conduce le indagini non v’è più il rischio di fuga dell’imputato, o che possa inquinare le prove, né tantomeno il rischio di reiterazione del reato per il quale l’ex presidente Cpl è alla sbarra da novembre scorso. «La misura cautelare – confermano i suoi legali – è stata sostituita dall’obbligo di dimora nel Comune di Concordia». E ieri, da uomo libero, l’ex patron di Cpl ha varcato intorno alle 17 l’ingresso del bar Morini, alla prima periferia del paese, per consumare il suo caffè, come faceva ai tempi d’oro di Cpl. «Siamo esplosi tutti in un grido di gioia, l’abbiamo abbracciato, anzi a onor del vero – precisa la titolare del bar Morini, la signora Luciana – il primo abbraccio è stato per la sottoscritta, poi a turno per tutti gli altri. Casari ci ha detto che aveva guardato la partita del Modena, assieme alla figlia Roberta, e che poi gli era venuta voglia del nostro caffè, ma soprattutto di vedere gli amici.

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