Casartigiani: Il regolamento per il commercio su aree pubbliche è nato vecchio, obsoleto ed antistorico
Casartigiani: Il regolamento per il commercio su aree pubbliche è nato vecchio, obsoleto ed antistorico
Sull’isola di Graziella, sia sul piano politico che su quello delle associazioni di categoria, continua a tenere banco il confronto, e le polemiche, sui dispositivi posti in atto dal Comune, e per esso dal comandante della Polizia Municipale dott. Luigi Martino, che riguardano luogo e modalità di esercizio delle attività esercenti commerci itinerante (ambulanti).
Sulla questione oggi registriamo l’intervento di Maurizio Frantellizzi, presidente Casartigiani, che in una nota scrive: “Il regolamento per il commercio su aree pubbliche è nato vecchio, obsoleto ed antistorico in quanto non tiene conto della Direttiva Europea n. 123/2006 altrimenti detta “Bolkestein”. Il dispositivo pertanto è, a parere della Confederazione dell’Artigianato e della piccola impresa illegittimo. D’altra parte, implicitamente, è lo stesso estensore dell’Ordinanza che nell’espressione “…prevede una limitazione di due ore ed il divieto di occupare lo stesso stallo nell’arco delle 24 ore” pone questo passaggio in netto contrasto con quanto previsto dalle norme di liberalizzazione europee e con quanto espressamente chiarito dal Ministero dello Sviluppo Economico nella Risoluzione n.74808 del 6 maggio 2013.
Per quanto invece riguarda l’occupazione giornaliera, per dette occupazioni, è il Consiglio Comunale ad individuare gli stalli e l’operatore non è un commerciante in forma itinerante, ma a posto fisso assegnato con autorizzazione di tipo A e non di tipo B, infine per l’assegnazione necessiterebbe un Bando con trasparenza pubblica”.
Sull’argomento, inoltre, appare opportuno richiamare anche una nota del SIVA (Sindacato Italiano Venditori Ambulanti) a firma del presidente Felice Califano che già nel Dicembre 2016, dopo aver affrontato la complessa problematica proprio con il presidente di Casartigiani Maurizio Frantellizzi, in una nota trasmessa al Comune di Procida, tra l’altro, scriveva: “Vista la configurazione urbanistica dell’abitato e della viabilità, storica, esistente nell’isola riteniamo più che legittimo la previsione regolamentare di non prevedere una zona per un mercato settimanale che, in quanto tale, un adeguato servizio alla collettività, ma di individuare piccole zone all’interno delle quali gli operatori su aree pubbliche, itineranti, possano sostare, per “servire” gli utenti. Ma, attenzione, riteniamo opportuno sottolineare che l’attività in discorso (ambulante itinerante) non potrà esercitarsi stabilmente occupando una porzione di suolo, né è possibile stabilire nel regolamento, una durata temporale e/o il divieto di tornare sul posto lo stesso giorno, ma dovrà essere limitata al tempo necessario a soddisfare le richieste da parte dell’utenza. Infatti il MISE con la risoluzione n. 86951 del 24 maggio 2013 afferma la non rispondenza dei regolamenti comunali che prevedono limiti di esercizio al commercio itinerante stando le molteplici norme in ordine alle semplificazioni e alle liberazioni delle attività commerciali di recente emanate”.