POLITICA

Lacco Ameno, nuovo summit tra gli uomini del “cantiere” De Siano

Domani riunione fra i componenti della piattaforma politica inaugurata il 4 gennaio, in vista del prossimo incontro pubblico che dovrebbe svolgersi la settimana prossima

Si terrà domani, lunedì 13, un nuovo incontro tra coloro che hanno lanciato la piattaforma politica presentata una decina di giorni fa a Lacco Ameno. Si tratta di una riunione atta a fare il punto dopo una settimana che ha visto accendersi il dibattito politico nel paese del Fungo, non senza qualche polemica. A quanto si apprende, dovrebbe cominciare a precisarsi il programma che secondo i componenti del “cantiere aperto” verrà delineato progressivamente da qui alle elezioni comunali, fissate nella prossima primavera. Un cammino che non dovrebbe rimanere confinato soltanto a riunioni come questa, ma che dovrà essere soprattutto condiviso con la cittadinanza. La riunione di domani sarà infatti propedeutica a un nuovo incontro pubblico che dovrebbe svolgersi nella successiva settimana.

Quella occasione potrebbe essere il “termometro” per capire il livello di partecipazione dei cittadini e degli esponenti delle varie categorie produttive al progetto varato dai vari attori di peso che hanno inteso dare vita a tale cantiere: da Domenico De Siano a Carmine Monti, da Aniello Silvio ad Agostino Polito e Vincenzo Morgera. Un primo indice di gradimento verso una formazione che gode di grandi favori del pronostico, ma che intende anche guadagnarsi il consenso sulla consistenza dei programmi. Si vedrà se tale intenzione si concretizzerà nei fatti, o se si tratterà del consueto mosaico composto con entrambi gli occhi attenti a occupare quanto più spazio possibile sullo scacchiere elettorale. Accennavamo a qualche polemica: sono quelle scaturite nei primi giorni immediatamente successivi alla conferenza stampa di sabato 4 gennaio al ristorante Terra Madre, durante la quale il senatore De Siano si disse pronto a candidarsi a sindaco, se gli altri componenti del progetto fossero stati d’accordo. Le altre sono state originate per lo più dall’originaria appartenenza politica dei personaggi, che da un certo punto di vista rende la costruenda piattaforma come una singolare mescolanza tra Forza Italia, Pd e M5S, ma anche questo è un discorso relativo, in una realtà che da tempo fa a meno dei simboli di partito e che adesso guarda incuriosita al probabile confronto con la formazione che l’ex sindaco Giacomo Pascale sta allestendo in silenzio. Non ci sono conferme, almeno al momento, su un possibile terzo polo che potrebbe scendere in campo.

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