Caso bullismo, Agostino Mazzella: “Non mi sento di generalizzare, non credo che la nuova generazione sia tutta così
Ischia – «Capita spesso di far attraversare dei pedoni e rilevo spesso l’abitudine delle nuove generazione che trasformano le strisce in una passerella. E’ un atteggiamento fastidioso, ci si ferma, è il dovere di chi guida ma da parte di chi attraversa non è di buon gusto. La reazione della ragazza è stata scomposta, bisogna però contestualizzare, capire bene le dinamiche. Se l’atto è gratuito è di una gravità assoluta. Rispetto all’educazione non me la sento di generalizzare, frequentano il Liceo ragazzi di un’estrazione sociale medio alta; non rilevo, da professore, una massa di ragazzi maleducati. Anzi, le nuove generazioni mi sembrano più educate, ma meno interessate, meno curiose. Vedo spenti gli interessi, vittime del mondo multimediale dove la conoscenza viene data in modo automatica. Il ruolo della scuola, adesso, è prima di tutto quello di capire l’avvenuto e poi deve ricondurre alle responsabilità. Se c’è stata una sproporzione da parte della ragazza nel reagire va redarguita e richiamata alla responsabilità cosa che viene fatta sempre più raramente. La scuola italiana, sempre più spesso, abdica al ruolo di responsabilità».