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Caso Colombaia, Del Deo: «La Colombaia era un fiume in piena che andava fermato»

Sul caso relativo all’estinzione della Fondazione “La Colombaia” abbiamo interpellato anche il sindaco di Forio Francesco Del Deo, che ha risposto con risolutezza alle accuse mossegli da Domenico Savio e dagli oppositori dell’attuale maggioranza. «Ma di che cosa parlano Domenico Savio e altri che si permettono di parlare de “La Colombaia”?» ha esordito Del Deo. «La prima domanda che faccio è la seguente: dov’era Domenico Savio quando i suoi sodali di Rifondazione comunista gestivano “La Colombaia”? I comunisti hanno causato uno sperpero di un milione e mezzo, e in più hanno lasciato 800mila euro di debiti. Noi abbiamo chiuso “La Colombaia” perché dovevamo arrivare all’eliminazione della Fondazione. Come successo con Pegaso e Torre saracena, “La Colombaia” era un fiume in piena. Pertanto abbiamo dovuto fermare “La Colombaia” per evitare che altri debiti causati dalle precedenti amministrazioni ricadessero sui cittadini di Forio».

«A differenza di Domenico Savio e di qualche altro imbecille che parla – ha aggiunto Del Deo – l’attuale amministrazione non vuole gravare sulle tasche dei cittadini aumentando le tasse come hanno invece fatto le precedenti amministrazioni per salvare “La Colombaia”. Per il sottoscritto e la sua squadra è più importante l’economia dei nostri cittadini che “La Colombaia”. Nel frattempo stiamo studiando delle soluzioni per poter riaprire “La Colombaia” senza che i costi ricadano sui foriani. Tutti questi galletti che parlano hanno mai fatto qualche proposta concreta? Quando si fa una proposta scritta bisogna portare il soggetto che è disponibile ad investire. A oggi tutti coloro che parlano de “La Colombaia” fanno soltanto fumo: li esorto a portare la proposta economica di chi mette i soldi per realizzare i progetti. Forio deve sapere che questi (si riferisce a Savio e agli altri detrattori, ndr) sono quattro pagliacci, che oramai hanno letteralmente stufato me e la mia maggioranza. Questi “intellettuali” che parlano in realtà non sono altro che dei pericolosi retrogradi che vogliono condurre Forio all’Età della pietra. È facile parlare con le tasche dei cittadini di Forio. Cosa che noi, fino ad oggi, non abbiamo fatto. Le amministrazioni che hanno preceduto la nostra hanno sempre ragionato con le tasche dei cittadini: noi – lo ribadisco – non siamo e non saremo mai d’accordo con questo modo di fare».

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