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Caso ripetitore, la carica dei 200 di via Casale e di Panza

Duecento persone per dire no al ripetitore di via Casale e agli impianti elettronici montati in quel di Panza. Una fiumana impressionante di cittadini che ha rivendicato a gran voce il proprio diritto alla salute, indegnamente calpestato in questi giorni dall’installazione di nuovi dispositivi sul territorio comunale. Tra i manifestanti figuravano persone di ogni età ed estrazione sociale, a dimostrazione del fatto che questa è una battaglia che interessa tutti i cittadini senza distinzione alcuna. Il corteo è partito come previsto attorno alle 19 dal distributore di benzina della Chiaia, e ha attraversato le principali strade del Comune di Forio. Nonostante l’ordinanza firmata dal capo dell’ufficio tecnico Giampiero Lamonica e la proficua missione capitolina del sindaco Francesco Del Deo presso la sede centrale della Telecom Italia, gli abitanti di Forio e della frazione Panza sono scesi in strada intonando cori e mostrando striscioni per dire che la loro attenzione rimarrà alta finché i ripetitori della discordia non saranno effettivamente rimossi. La manifestazione è proseguita serenamente fino alla fine, eccezion fatta per uno spiacevole episodio che il cronista non può affatto tacere.

Al corteo hanno preso parte, tra gli altri, anche gli attivisti di “Noi siamo Nessuno”, guidati dal loro leader Gigi Lista, che contattato negli scorsi giorni dagli abitanti del Casale aveva accettato di buon grado di unirsi alla contestazione. Prima che il corteo iniziasse, presso il distributore Agip c’erano stati degli screzi tra gli organizzatori del corteo (Domenico e Gennaro Savio) e gli attivisti dell’associazione di Lista, ai quali è stato detto di non essere graditi. Ciononostante, grazie all’intervento di alcuni condomini di via Casale, la lite verbale è stata interrotta sul nascere, ma i militanti di “Noi siamo Nessuno” sono stati invitati dai Savio a mettersi in coda al corteo. Qualche minuto dopo, sul lungomare, Gigi Lista e compagni – che hanno sempre mantenuto un comportamento esemplare – sono stati avvicinati da un ispettore della Polizia di Stato, che a malincuore ha esortato gli attivisti a lasciare il corteo, pena un inevitabile deferimento all’autorità giudiziaria. All’origine di questa disposizione la mancata comunicazione alle forze dell’ordine della loro presenza al corteo organizzato dai Savio.

Questa vicenda ha naturalmente destato la delusione dei residenti di via Casale, che mai avrebbero voluto che ciò accadesse. Alcuni, in segno di solidarietà con Gigi Lista, hanno preferito lasciare il corteo, dichiarando di mal sopportare quella che molti hanno interpretato come una chiara strumentalizzazione politica da parte dei Savio. Nonostante questo brutto episodio, l’auspicio è che in futuro non si ripropongano simili circostanze, che rappresentano un sonoro e indegno schiaffo alla libertà d’espressione. Ai Savio va comunque il sincero ringraziamento degli abitanti di Panza e di via Casale, perché in questa lunga e interminabile settimana di proteste hanno fornito un importante e decisivo contributo alla causa perorata da tutti i membri del comitato spontaneo.

foto Franco Trani

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