Casse in rosso per il Covid, arrivano i ristori anche per gli Enti
Stanziati fondi per i mancati introiti e per la perdita di gettito di entrate tributarie ed extratributarie

Quanto è costata e quanto costa l’emergenza Covid ai Comuni? Non è semplice fare un calcolo preciso dei mancati introiti, ma basta pensare che, ad esempio, i locali che hanno messo sedie, tavolini e pedane fuori i propri locali sono stati esentati dal pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Ma c’è ancora altro. Come ad esempio la tassa di soggiorno che dallo scorso settembre è praticamente pari a zero. Voci come queste ce ne sono ancora. E proprio per compensare le minori entrate dovute all’emergenza Coronavirus, che lo Stato ha stanziato una sorta di ‘ristoro’ per tutti i Comuni. I soldi arrivano dal fondo «Esercizio delle funzioni fondamentali degli enti locali» e servono per supportare le amministrazioni che, per mesi, non hanno riscosso imposte, tasse e sanzioni e che hanno erogato meno servizi del previsto. In genere i Comuni più popolosi hanno ricevuto più contributi. In ogni caso il riparto del fondo è stato definito sulla base della metodologia approvata dalla conferenza Stato-città del 25 marzo scorso e si basa su una stima della perdita di gettito di entrate tributarie ed extratributarie.
Con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, concernente il ristoro ai Comuni delle minori entrate derivanti dalla cancellazione, per l’anno 2020, della seconda rata dell’imposta municipale propria relativa ad immobili e relative pertinenze in cui si esercitano le attività riferite ai codici ATECO di cui agli Allegati 1 e 2 del decreto-legge n.137 del 2020, previsto dagli articoli 9 e 9-bis del decreto-legge 28 ottobre 2020, n.137, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n.176. In base a tale decreto al Comune di Ischia spettano 57.423,37 euro, a Barano d’Ischia 12.493,60 euro. In arrivo a Casamicciola Terme 15.199,85, a Forio 28.070,38 euro. Somma inferiore per Lacco Ameno per il quale è stata stanziata la somma di 5.356,31 e Serrara Fontana che avrà 6.124,57. Queste somme sono trasferite dallo Stato ai Comuni per sopperire alla cancellazione della seconda rata dell’Imu per alberghi, Affittacamere case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast e residence.
Ma questi non sono gli unici ristori per i Comuni isolani. Con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, relativo al ristoro ai Comuni delle minori entrate derivanti dall’esonero, dal 1° gennaio 2021 al 31 marzo 2021, dal pagamento dei canoni di cui all’articolo 1, commi 816 e seguenti, e commi 837 e seguenti, della legge 27 dicembre 2019, n.160, previsto dall’articolo 9-ter, comma 6, del decreto-legge 28 ottobre 2020, n.137, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 dicembre 2020, n.176. le somme maggiori sono state stanziate per Ischia (55.125,00euro); Forio (28.147,65euro) e Serrara Fontana (19.809,70euro). Stanziamento minore, invece, per Casamicciola Terme al cui Comune è stato assegnato un fondo di 8.298,66euro, Lacco Ameno con 2.802,18 euro e Barano d’Ischia con 780,16 euro. Ed ancora con decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, recante i criteri e le modalità di riparto, a titolo di acconto, dell’incremento di 220 milioni di euro del fondo per l’esercizio delle funzioni degli Enti locali – di cui all’articolo 106, comma 1, del decreto-legge 19 maggio 2020, n.34 – disposto dall’articolo 1, comma 822, della legge 30 dicembre 2020, n.178 sono stati calcolati gli importi degli acconti che saranno versati ai Comuni per i mancati introiti. Nelle casse del Comune di Ischia, quindi, arriveranno 87.643euro, in quelle di Barano 13.977euro. In arrivo a Casamicciola 21.246euro e a Forio 30.670euro. Per Lacco Ameno sono stati stanziati 17.308euro e per Serrara Fontana 9.525euro.