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Castagna: «I test rapidi? Strumento di mappatura scientifica e “censimento”»

Il ricorso agli esami a campione sui cittadini, le presunte divergenze con gli altri primi cittadini e la secca smentita sugli sbarchi consentiti nella settimana santa: a Il Golfo le riflessioni del sindaco di Casamicciola

Nel momento in cui scriviamo sono quattro i casi di Covid-19 accertati nel Comune di Casamicciola. C’è da essere preoccupati o ritiene che la situazione sul territorio sia ancora sotto controllo?

«Non mi stancherò mai di ripeterlo, in questa battaglia anche il tempo ci viene contro e rappresenta una variante che gioca a nostro sfavore: insomma, più tempo lasciamo al virus e più gli diamo la possibilità di “ingrassarsi” espandendosi sul territorio più di quanto non abbia già fatto»

«Partiamo da un presupposto che mi pare abbastanza scontato: parliamo di un nemico invisibile e dunque azzardare previsioni ritengo sia prematuro e non basato su alcun fondamento logico. Per adesso i contagi che si registrano a Casamicciola hanno una matrice chiara ed unica, sono riconducibili allo stesso nucleo familiare e parliamo di persone che si sono poste da subito in isolamento. Per il resto siamo confortati anche dall’esito ottenuto dai test rapidi fin qui effettuati, ma è chiaro che non ci sono assolutamente i presupposti per rilassarsi e abbassare la guardia. Il pericolo è sempre dietro l’angolo, la comunità casamicciolese deve continuare a limitare gli spostamenti e dimostrare quel senso di maturità che l’ha fin qui contraddistinta. La battaglia è ancora lunga ma insieme la vinceremo».

Già, i test rapidi. Si è molto parlato del loro acquisto, del fatto che i sindaci non abbiano viaggiato in sintonia e soprattutto di contrasti con l’ASL. Alta tensione, a voler sintetizzare il concetto.

«Non c’è nessun contrasto tra sindaci, il fatto che Casamicciola abbia acquistato i kit per i test rapidi in una fase precedente e diversa dagli altri Comuni non significa nulla, all’atto pratico la strada perseguita dalle amministrazioni è la stessa. L’Asl? Bisogna essere onesti e dire le cose come stanno, non si può negare – ed anzi è davanti agli occhi di tutti – che fino a qualche giorno fa per effettuare un tampone e vederselo processato occorrevano tempi biblici. Le reprimende e i confronti, anche duri e aspri, mi pare abbiano sortito gli effetti sperati: ultimamente vedo una certa “accelerazione” e questo chiaramente non può che rincuorarmi. Capisco che tutti ci siamo trovati alle prese con un problema molto più grande di noi e impossibile da mettere in preventivo, ma la celerità in alcuni casi può risultare decisiva».

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«Il nostro porto aperto durante la settimana santa? Una sciocchezza senza senso, semmai l’ordinanza varata dal Comune di Casamicciola era da intendersi ancor più restrittiva, mettendo in condizione anche chi avrebbe diritto a raggiungere l’isola di doverlo comunque comunicare preventivamente»

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Sui test rapidi che non avrebbero validità alcuna?

«I test rapidi consentono un primo screening e ci offrono una fotografia del territorio abbastanza significativa. Per quanto ci riguarda, sabato a Piazzale dell’Ancora ultimeremo la prima serie di esami, ma è nostra intenzione acquistarne almeno altri 200 per continuare a monitorare i nostri concittadini. Ma soprattutto…».

Soprattutto?

«Ricordo che i test rappresentano prima di ogni altra cosa una eccellente mappatura scientifica, sotto questo aspetto sono una sorta di “censimento” di un territorio, l’unico indicatore reale di cui disponiamo allo stato dell’arte. E consentono di poter effettuare subito, in attesa del tampone, un primo esame su soggetti che avvertano sintomi preoccupanti e riconducibili al Covid-19. Non mi stancherò mai di ripeterlo, in questa battaglia anche il tempo ci viene contro e rappresenta una variante che gioca a nostro sfavore: insomma, più tempo lasciamo al virus e più gli diamo la possibilità di “ingrassarsi” espandendosi sul territorio più di quanto non abbia già fatto».

Siete stati tirati in ballo come il Comune che voleva lasciare “aperto” il proprio porto in occasione della settimana santa.

«Il Tar e il ricorso sulla commissione Paesaggio? Contento dell’esito, ma anche del fatto che la minoranza concordi che in questo momento le priorità siano altre. Il ricorso al Consiglio di Stato? Conosco Pollice, è un professionista serio, sono certo che farà tutte le valutazioni del caso»

«Sono state dette un mucchio di sciocchezze, che abbiamo già chiarito con una nota indirizzata agli organi di stampa. E pensare che il nostro obiettivo era esattamente l’opposto, vale a dire quello di inasprire ancora di più le procedure e l’iter da seguire per poter sbarcare a Casamicciola. Di fatto anche un nostro concittadino che tornava a casa per aver ad esempio terminato un rapporto di lavoro o sostenuto un intervento di natura sanitaria lontano dall’isola deve chiedere preventivamente un’autorizzazione, nonostante gli toccherebbe di diritto poter raggiungere Ischia. Noi, se possibile, siamo stati ancor più meticolosi di altri enti locali che di fatto si sono limitati a trascrivere quanto già contenuto in provvedimenti regionali o del governo centrale. Immagina la sorpresa quando ho appreso che questo eccesso di zelo passasse per la volontà di favorire afflussi indiscriminati sul territorio. Nulla di più lontano dalla verità…».

Le attenzioni sono ovviamente tutte indirizzate altrove ma non si può fare a meno di chiederti se sei soddisfatto dell’esito del Tar relativamente alla Commissione Paesaggio e se credi che i consiglieri di minoranza ricorreranno al Consiglio di Stato.

«E’ chiaro che non posso che apprendere con soddisfazione il fatto che la magistratura amministrativa, non accogliendo il ricorso, abbiano sancito che non avevamo operato contra legem. Ma ho anche apprezzato le dichiarazioni rese al vostro giornale, dove sia il sottoscritto che la stessa minoranza con grande senso di responsabilità hanno rimarcato di come siano altre in questo momento le priorità. Desidero in ogni caso ringraziare anche l’ingegnere Pollice per aver promosso un giudizio che ha consentito di fare chiarezza su una materia che certo appariva complessa. Lo conosco, è un professionista serio, preparato ed oculato: ho rispettato la sua volontà in prima battuta e sono certo che valuterà bene se ricorrere o meno al Consiglio di Stato. Ma credo che non accadrà».

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