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Castagna: nessuna parcella record nè assalto alla diligenza

Di Francesco Ferrandino

CASAMICCIOLA TERME. Per il sindaco Castagna, non c’è alcun problema riguardo le parcelle, anche “pesanti”,  presentate dagli avvocati al Comune di Casamicciola, né esiste alcun profilo di censurabilità circa l’opportunità della richiesta di pagamento di tali parcelle in un momento tanto difficile per le esauste casse comunali, anche nel caso di quella da quasi duecentocinquantamila euro presentata dall’ing. Manzi e firmata dall’avv. Piro, attuale consigliere di maggioranza. «Esistono diverse altre richieste del genere – afferma il primo cittadino – avanzate da molti professionisti, che hanno avuto a vario titolo rapporti di lavoro con l’ente. Inoltre, come nel caso sottolineato da “Il Golfo”, si tratta di procedimenti molto risalenti nel tempo, che quindi esulano da ogni rapporto con l’attuale stato di difficoltà finanziaria del Comune. Il vostro titolo è apparso più che altro come un attacco politico, del tutto gratuito, basato su una circostanza che nulla ha a che vedere con la politica amministrativa». Il sindaco rivendica l’opportunità della “storica” delibera di giunta emanata la scorsa settimana con cui vengono “scaglionate” in tre diverse sezioni le varie spettanze dovuti ai legali. «Fra le varie istanze presentate – continua il sindaco Castagna – scegliere di evidenziare proprio e solo quella prodotta dal Manzi e dall’avv. Piro è del tutto improprio, viste le premesse». Sì, però gli altri avvocati non sono attuali amministratori di un Comune in stato di pre-dissesto: «È vero – ribatte il primo cittadino – ma ciò è del tutto irrilevante ai fini del saldo di quanto dovuto. Anche se l’avvocato Piro non fosse stato un consigliere, avrebbe comunque presentato tale richiesta di pagamento». Il nocciolo della questione, per Giambattista Castagna, è l’iter previsto dalla delibera, la quale prevede una doppia valutazione: dapprima il responsabile preposto alla gestione degli affari legali dovrà effettuare preventivamente una istruttoria per la valutazione di congruità della parcella, che potrebbe quindi ben essere fortemente ridotta rispetto a quanto originariamente richiesto e, solo all’esito di questa istruttoria, offrirà al legale, come specificato dal documento, dal quaranta per cento di tale importo ritenuto congruo, senza  interessi e senza rimborso forfettario. In pratica una doppia (ma in realtà solo eventuale) riduzione delle richieste avanzate, a tutto vantaggio delle deboli casse comunali. «Nel caso che voi avete voluto evidenziare – riprende il sindaco – si tratta fra l’altro di una somma richiesta da un professionista, non di una cifra stabilita da una sentenza giudiziaria. Quindi, in tal caso sarà necessario un primo giudizio di congruità, all’esito del quale verrà applicata l’offerta, che per il caso di specie è pari al 40% di quanto emerso da tale giudizio. Il professionista, a quel punto, potrà accettare la cifra, oppure ritenerla incongrua e decidere così di intentare un processo per ottenere la somma originariamente richiesta». Tale “dispositivo” sarebbe quindi sufficiente a “disinnescare” ab origine ogni sospetto di malafede, secondo il primo cittadino, che specifica: «Tutti i consiglieri, nessuno escluso, si stanno adoperando per salvare il Comune. Ecco perché non comprendo i motivi di tale attacco, che mi sembra solo strumentale. Quando verrà resa nota la lista di tutti i professionisti che hanno presentato richiesta di saldo delle pendenze, ognuno potrà tranquillamente constatare che tra essi sono presenti altri ex consiglieri o comunque cittadini a vario titolo vicini alle precedenti amministrazioni, e in ogni caso ciascuno di loro ha legittimamente presentato parcelle di varia dimensione, anche nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro. Quale sarà l’effettiva cifra erogata dall’ente, è un discorso che va fatto alla luce di quanto stabilito nella delibera». Secondo quanto si legge in essa, soltanto le cifre corrispondenti alla prima sezione della delibera potrebbero essere considerati veri e proprio “debiti”, certi, liquidi ed esigili. Fra l’altro, anche l’impegno di spesa stabilito diventa un ostacolo all’integrale saldo delle parcelle. In definitiva, per il sindaco, la delibera di giunta rappresenta dunque una degna soluzione alla massa del contenzioso che l’ente deve fronteggiare e che comprende diverse pendenze nate ben prima che venissero stabilite le convenzioni coi professionisti che ottengono incarichi presso il Comune.

* * *

Altro che attacco “strumentale” e “gratuito” …

Di Mauro Iovino

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L’intervento del Sindaco di Casamicciola è di quelli da far strabuzzare gli occhi! Dichiarazioni allucinanti che pongono seri interrogativi: Castagna bluffa sapendo di bluffare o è veramente convinto di quello che dice? Leggendo l’intervento ed il virgolettato del sindaco sembra quasi di leggere quel detto che fa più o meno così: fa il fesso per non andare alla guerra. Ed allora precisiamo i termini e gli aspetti della questione.

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Facciamo una premessa doverosa: l’avvocato Nunzia Piro, nella sua qualità di legale, può presentare tutte le parcelle che vuole, anche di un milione di euro. Il problema si pone, e si è posto, perché l’avvocato Piro ha una doppia veste, quella di avvocato e di consigliere comunale di maggioranza. La stessa componente politica che sta tentando di salvare il salvabile, che sta cercando di evitare a Casamicciola il dissesto finanziario.

Ed allora la domanda che ci siamo posti con il pezzo di domenica scorsa: esiste o non esiste un controsenso nell’azione del Manzi e quindi del suo legale (Nunzia Piro) di presentare una così corposa parcella di quasi mezzo miliardo delle vecchie lire? Abbiamo anche aggiunto che grazie alla recente delibera, approvata dalla stessa maggioranza, tale parcella sarà decurtata fino al 40% (e son sempre circa centomila euro), ma abbiamo anche aggiunto: nel caso di specie si è trattato di sentenze di assoluzione o di processi penali terminati per prescrizione? (che non darebbero diritto al risarcimento di cui parliamo). In conclusione: sarebbe stato più opportuno che il consigliere Nunzia Piro, nella sua qualità di legale e per rispetto del suo ruolo politico, presentasse una parcella che fosse drasticamente ridotta e “politicamente corretta” rispetto alla politica di lacrime e sangue che sta facendo il Comune termale per evitare il dissesto. Tutto questo però non sembra essere un problema del Sindaco che probabilmente preferisce pagare parcelle sostanziose agli avvocati – meglio ancora se della sua maggioranza – che alleviare e diminuire le tasse della cittadinanza.

Infine, caro sindaco Castagna, strumentali saranno le sue dichiarazioni, non il nostro lavoro teso ad agire nell’ambito dei criteri di equità, legalità e trasparenza!

Se Il Golfo avesse voluto fare un “attacco gratuito” o “strumentale” allora avrebbe messo in evidenza il comportamento di quel consigliere comunale che difende quell’albergatrice in causa per questioni tributarie contro l’Amca (società partecipata con 100% del capitale pubblico comunale) rilevando, probabilmente, qualche incompatibilità… non crede?

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