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Castiglione no limits, la holding foriana “sbarca” anche a Fuerteventura

ISCHIA. Fare impresa guardando oltre i confini dell’isola, anche se in quell’isola si è costruito un vero e proprio impero. Qualcuno la chiama diversificazione degli investimenti, qualcun altro teme che si creda sempre meno nel brand Ischia (ma ci piace tanto pensare che questo non sia vero, altrimenti staremmo messi male), o che semplicemente quando sei imprenditore e ti capita l’opportunità di fare un affare allora vale la pena di cogliere la palla al balzo. Fatto sta che nel monotono e per la verità tutt’altro che freddo autunno ischitano (è vero, siamo a dicembre, ma parlare di inverno con queste temperature sarebbe a dir poco un delitto…) si registra una nuova operazione di “mercato turistico”, stavolta però al contrario. Se a fare rumore era stata l’acquisizione da parte della famiglia Sciò – garanzia assoluta in termini di qualità quando si parla di cultura dell’ospitalità e dell’accoglienza – del prestigioso Mezzatorre, adesso arriva la notizia sul versante opposto. In comune, evidentemente, c’è soltanto Forio che non è soltanto il territorio su cui insiste la meravigliosa struttura a cinque stelle, ma anche la terra d’origine di Ciro Castiglione, capostipite e comunque domus dell’omonima famiglia e della catena alberghiera Casthotels. Che per la prima volta, come detto, ha ufficialmente varcato i confini dello “scoglio” dirigendosi lontano, molto lontano, ma sempre dove a farla da padrone è il mare perché alla fine il primo amore non si scorda mai.

Secondo fonti decisamente attendibili, l’imprenditore isolano ha portato a compimento una trattativa che andava avanti dallo scorso anno (quando ci furono i primi sondaggi e soprattutto i primi viaggi all’estero) che lo avrebbero portato ad acquisire una struttura ricettiva in quel di Fuerteventura, manco a dirlo un’altra isola. Per la verità, Castiglione non avrebbe rilevato un albergo o un resort ma una serie di appartamenti da trasformare poi evidentemente in una struttura ricettiva. Non sono note, ovviamente, le cifre investite per accaparrarsi gli immobili in questione, ma la somma complessiva dovrebbe oscillare attorno ai sette milioni di euro. Un affare, in ogni caso, perché gli appartamenti acquisiti non si conterebbero certo sulle dite di una mano, ma sarebbero quantificabili in diverse decine. Una curiosità: sembra che ad avere un ruolo importante nella decisione dell’albergatore foriano sia stata anche la famiglia Di Meglio (quella del colosso Imperial, per intenderci), che già da anni ha investito con successo nelle Canarie e evidentemente ha confortato il collega imprenditore sul fatto che stesse facendo la scelta giusta nel puntare le fiches su quella località. Una cosa è certa: al netto di tutti i ragionamenti che si possono fare sulla qualità dell’offerta turistica, sulle tariffe proposte alla potenziale clientela, e qualche volta anche su un low cost decisamente sfrenato che certamente poco giova all’isola ed alla sua immagine, la Casthotels è una holding sempre più attiva. Presente fino a qualche tempo fa soltanto in quel di Forio con una serie di strutture alberghiere, è poi approdata anche ad Ischia dove per circa tre milioni di euro ha acquisito lo scorso anno l’Hotel Bristol. Un’ascesa irrefrenabile che oggi scrive un’altra pagina, sia pure molto lontano da qui. E che secondo alcuni addetti ai lavori, peraltro, potrebbe anche non essere l’ultima. In bocca al lupo.

Gaetano Ferrandino

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