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Lacco Ameno, dall’Utc due ordinanze di demolizione

Dalla Redazione

LACCO AMENO. Sono due le ordinanze di demolizione recentemente “confezionate” dall’ufficio tecnico di Lacco Ameno. Due “sfogliatelle” forse attese, ma non certo gradite, dai destinatari dei provvedimenti che ingiungono anche il ripristino dello stato dei luoghi. La prima ordinanza riguarda un manufatto realizzato in località Fango in via Crateca.

L’edificio abusivo, già oggetto nell’ormai lontano 1998 di un’ordinanza sindacale di demolizione, misurava circa 66 metri quadri e risulta intestato alla Sig.ra Nunzia Di Crescenzo.  Come si legge nel documento, dalla relazione tecnica dell’Ufficio tecnico comunale si rileva che “in prosieguo dei lavori abusivi in argomento la stessa Sig.ra Di Crescenzo Nunzia ha illecitamente proceduto alla realizzazione di: 1) Opere interne ed esterne di completamento e rifinitura in modo da rendere abitabile il manufatto in questione. In particolare le suddette opere di completamento consistono nella realizzazione di tramezzature, degli impianti elettrico ed idraulico e dell’ intonaco alle pareti interne ed esterne, nell’installazione di pavimentazione, infissi esterni ed interni, pezzi igienico-sanitari e piastrelle alle pareti dei locali bagni, nonché realizzazione sul solaio di copertura di massetto per le pendenze pluviali con sovrastante impermeabilizzazione; 2) Due manufatti in ampliamento della suddetta abitazione : a) il primo posto sul lato sud-est, adibito a camera w.c. e parte corridoio, occupante una superficie di circa mq. 25,50 ed un’altezza di circa mt. 3,10 ; b) il secondo posto sul lato nord-ovest, adibito a cucina, occupante una superficie di circa mq. 20,55 ed un’altezza di circa mt. 3,10; 3) Piccoli manufatti in ampliamento e prolungamento del lato nord ed in aderenza a masso di tufo verde: a) il primo, adibito ad ingresso, occupante una superficie utile di circa mq. 7,00 ed un’altezza utile di circa mt. 2,80; b) il secondo, adibito a  ripostiglio,  occupante una superficie utile di circa mq. 2,0 ed un’altezza utile di circa mt. 2,80; 4) Portico a falda, in ampliamento e prolungamento del lato nord, costituito da copertura in ondulato plastico e “pagliarelle” poggiante su orditura in pali di legno sorretta da tre pilastri in muratura e su un lato infissa nella muratura dell’abitazione il tutto occupante per superficie di circa mq. 18,80 ed avente una’altezza al colmo di circa mt. 3,10 ed alla gronda di circa mt. 2,80; 5) Deposito seminterrato, avente una superficie utile di circa mc1. 11,50 ed un’altezza utile di c’irca mt. 2,70, posto in zona sottostante al sopradescritto portico;  6) Pavimentazione in lastricato di circa mq. 145,00 alle aree esterne circostanti il fabbricato, nonché installazione impianto elettrico d’illuminazione”.

L’altra ordinanza di demolizione è rivolta alla Sig.ra Almerica Capuano, per un manufatto abusivo oggetto nel 1995 di un’ordinanza sindacale di demolizione per una superficie di circa 48 metri quadri, realizzato in via Pannella. La recente relazione tecnica dell’Utc, stavolta rileva che “in prosieguo dei lavori abusivi in argomento la stessa Sig.ra Capuano Almerica ha illecitamente proceduto alla realizzazione di: 1) Sterro per un’altezza di circa mt. 1,25 dell’area, circa mq. 16,00, antistante il lato nord del manufatto oggetto della relazione prot. no 6076/95; 2) Opere di sterro nella zona sottostante il manufatto in questione, nonché la realizzazione di murature perimetrali – solaio intermedio – scala interna – in modo da ricavare un piano seminterrato avente una superficie di circa mq. 48,00 ed un’altezza di circa mt. 2,40; 3) Opere interne ed esterne di completamento e rifinitura in modo ricavare una civile abitazione, costituita da piano seminterrato e piano terra, avente una superficie complessiva di circa mq. 96,00 ed un’altezza media di circa mt. 4,95 (p. t. media mt. 2,45 + mt. 2,40 p. seminterrato). In particolare le suddette opere di completamento consistono nella realizzazione di tramezzature – impianti elettrico ed idraulico – intonaco alle pareti interne ed esterne – nell’installazione di pavimentazione – infissi esterni ed interni – pezzi igienico-sanitari – piastrelle alle pareti dei locali bagni, nonché realizzazione sul solaio di copertura di massetto per le pendenze pluviali con sovrastante impermeabilizzazione; 4) Scala in c.a. di circa ml. 1,80 x 0,80 d’accesso all’area antistante il lato nord del piano seminterrato che risulta pavimentata con piastrelle e delimitato da muro avente le dimensioni di circa ml. 6,00 x 1,20 x 0,50 di spessore”.

In entrambi i casi, i destinatari del provvedimento dovranno provvedere, a proprie cure e spese, nel termine perentorio di novanta giorni dalla data di notifica dell’ordinanza, alla demolizione delle opere abusive e al ripristino dell’originario stato dei luoghi. In caso di mancata esecuzione le sanzioni amministrative pecuniarie oscillano tra i duemila e i ventimila euro, col particolare non trascurabile che in caso di aree soggette a rischio idrogeologico elevato, esse vengono sempre irrogate nella misura massima. Adesso l’iniziativa spetta ai titolari delle opere: possono procedere alla demolizione, oppure presentare ricorso al Tar della Campania nel termine di sessanta giorni o in alternativa presentare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni.

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