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Cava dell’Isola, fuggono dal ristorante senza pagare il conto

di Sara Mattera

Forio. Hanno consumato i loro drink, ma non li hanno pagati.  Come se non bastasse, poi, sono riusciti a sfuggire alle forze dell’ordine con molta maestria. L’incredibile episodio è accaduto nella giornata di domenica, presso il ristorante “Cava dell’isola” situato sull’omonima spiaggia del Comune di Forio dove un gruppetto di clienti si è rifiutato di pagare il conto della propria consumazione, fomentando così l’ira dei gestori. Ira scaturita, non solo per il pagamento non ricevuto, ma anche e soprattutto per la maleducazione e l’arroganza avuta dai clienti nei confronti del personale dell’attività ristorativa in questione. Il gruppetto di isolani, composto da una coppia di coniugi – tali F.B., ex dipendente del Calise  e L.V. di origine russa e alcuni loro amici –  giunto al ristorante ha, infatti, ordinato un paio di Aperol Spritz e dello spumante. Poco dopo, però, i clienti in questione hanno iniziato a manifestare un certo disappunto nei confronti dei drink serviti. «Appena arrivati i drink- ci racconta Mauro di Leva, uno dei gestori del ristorante “Cava dell’isola”- il gruppetto ha cominciato a consumarli.  Quando, ormai, avevano già bevuto più della metà delle bevande, questi signori hanno cominciato a lamentarsi, dicendo che c’era troppo ghiaccio. Non contenti poi hanno versato quel che era rimasto dei drink sul tavolo e hanno ordinato, in modo molto maleducato, alla cameriera di pulire».

Il peggio, però, ancora doveva arrivare. In un momento di distrazione del personale del ristorante, il gruppo di clienti ha colto la palla al balzo per darsela a gambe levate senza pagare il conto. «È arrivata la cameriera – ha proseguito Di Leva – e mi ha detto che il gruppo stava scappando via. Allora li ho inseguiti, ma mi hanno detto che non volevano pagare per dei drink pieni di ghiaccio. Non hanno voluto sentire ragioni». Ed è stato a quel punto che la situazione è decisamente sfuggita di mano. Infastiditi dell’insistenza del ristoratore, reo solo di  aver chiesto il denaro che gli spettava,  sono cominciati a volare epiteti pesanti da parte dei clienti in questione nei confronti del Di Leva che è stato, inoltre, minacciato di essere preso a pugni. Insomma, fattasi bollente l’atmosfera – e non certamente soltanto per le calde temperature estive – il ristoratore ha, quindi, deciso di allertare le forze dell’ordine che sono accorse immediatamente sul posto. Peccato, però, che anche questa volta il gruppo di clienti ha avuto la meglio.  Proprio come accaduto poco prima all’interno del ristorante, i clienti sono riusciti a darsela a gambe levate poco prima dell’arrivo della polizia. Un solerzia, insomma, degna di veri professionisti. Ed, infatti, professionisti dell’imbroglio e della maleducazione potrebbero esserlo per davvero. Sembra, infatti, che la coppia del gruppo in questione abbia questa insolita abitudine di assumere atteggiamenti poco carini nei confronti dei gestori dei locali. Qualche tempo fa, infatti, la signora L. sarebbe stata protagonista di un simile episodio nel bar Calise dove avrebbe sbattuto in faccia alcuni cornetti ad un cameriere di turno.  Insomma passi per la lamentela del momento, per i drink non graditi e perfino per il conto non pagato, ma arrivare alle minacce  e agli epiteti pesanti è decisamente un atteggiamento poco civile, soprattutto poi quando si finisce per assumere toni tanto arroganti nei confronti di chi cerca di svolgere al meglio il proprio mestiere. “Pur di non pagare i drink- ha denunciato Di Leva – se ne sono inventate veramente di cotte e di crude. Spero che si vergognino per il modo in cui si sono comportati,nei confronti di noi onesti lavoratori e soprattutto che si vergognino anche per il modo,  quasi da banda bassotti, che hanno  usato per fuggire dalla polizia».

 

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