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C’era una volta Sorgeto, si prolunga il divieto di transito alla Baia

FORIO – Manca poco e la stagione turistica dovrebbe cominciare a portare i primi profitti economici dell’isola d’Ischia. Bel modo di iniziare, la tanto attesa bella stagione, sole, primavera e temperature in rialzo, dovrebbero essere il segnale del “via” al turismo per la nostra isola.

Tutto pronto per accogliere “l’economia produttiva turistica”? Assolutamente no e si vocifera che neanche si riuscirà a sistemare uno dei luoghi più suggestivi per renderlo accessibile prima dell’estate, il periodo più redditizio e favorevole per lo scoglio più bello d’Italia. La Baia di Sorgeto,un luogo meraviglioso che trasuda storia, natura pura e autentica, transennato da mesi.

La situazione di fatto sembra identica al giorno della chiusura all’inizio della scalinata. I turisti iniziano ad esplorare l’isola e trovano luoghi trascurati e non accessibili al pubblico con tanto di segnaletica. Un cartello di divieto d’accesso affisso su una transenna posta per impedire il passaggio pedonale ma che in realtà potrebbe essere spostata,ribaltata o portata via da chiunque. Tutto il bello che l’isola offre viene privato spesso della sua bellezza, minimizzato e addirittura tralasciato all’incuria degli uomini. Una perla rara dall’eccezionale bellezza, lasciata in sospeso, nonostante la meraviglia che ha da porgere oltretutto in modo totalmente gratuito.

Ecco un campione dei luoghi termali esclusivi ad accesso libero,asserragliato a un passo dall’apertura delle strutture alberghiere che ospitano migliaia di turisti e viaggiatori che hanno il costante desiderio di esplorare l’isola in tutte le zone di maggior richiamo come questa,che sta subendo un grave ritardo accumulato nella gestione della manutenzione. Un pezzo di Ischia così affascinante e unico nella sua specie non può diventare un luogo incustodito. Nessuno si interroga del preoccupante e possibile calo turistico dovuto principalmente alla noncuranza.

Tutta questa confusione e sciatteria, diventerà man mano un buon motivo per cui gli operatori turistici italiani e stranieri porteranno le agenzie a non proporre come meta di soggiorno la nostra isola.

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Questo formerà un limite piuttosto deleterio per l’economia del settore terziario Ischitano che a breve si trasformerà in un impedimento ad un sistema lineare e semplice di turismo. Ischia e’ sempre stata un’isola con un patrimonio artistico, naturale e culturale molto ricco, ha da sempre offerto bellezze autentiche ma allo stesso tempo arte, storia e buon cibo; con l’esempio di Sorgeto si cade in basso e si può chiaramente percepire che questa bella ricchezza di cui tanto si parla è sfruttata al minimo e viene letteralmente inselvatichita. Ci dovrebbe essere più rapidità negli interventi di cura per riabilitare lo sviluppo territoriale verso un miglioramento del turismo che porterebbe milioni e milioni di persone in più a visitare questo angolo suggestivo e unico nel mondo sottovalutato a questo punto visto lo sbarramento che sembra protrarsi a lungo.

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La baia di Sorgeto si posiziona grazie alle recensioni, nei primi posti delle destinazioni insostituibili al mondo e sarà destinata a perdere la capacità attrattiva anche dalla chiusura contemporanea dello stabilimento balneare “La Sorgente” che da anni è stato il simbolo di richiamo folcloristico dell’insenatura. Scendendo i numerosi scalini, il turista accedeva all’interno di un ambiente accogliente in cui poteva rigenerarsi grazie all’acquisto di una bottiglia d’acqua, un caffè o un pasto tipico isolano, seduto comodamente di fronte al panorama incantevole; da non sottovalutare la gestione familiare del locale, pronta a soddisfare le varie esigenze del pubblico, il kit pronto soccorso per medicazione, messo a disposizione gratuitamente qualora una persona si ferisse sugli scogli delle vasche d’acqua calda,il servizio attracco barche e taxi boat che provengono da Sant’Angelo, la pulizia generale e soprattutto l’affermazione delle norme di comportamento atte a rispettare il pubblico decoro, l’igiene, la pubblica quiete e la tranquillità delle persone.

I piani di manutenzione dovrebbero essere svolti nel periodo di chiusura turistica invernale ed effettuati velocemente per non lasciare in netto disuso quello che serve all’isola per trarre i frutti economici delle location più potenziali, un vero peccato,considerando il suo fascino e lo scambio finanziario che potrebbe apportare continuamente ad Ischia. La Sorgente offriva da anni la possibilità di trascorrere piacevolissimi momenti di relax grazie alla musica di sottofondo e al trattamento familiare ben noto a tutti. Le numerose famiglie e tutti coloro che avevano il piacere di rilassarsi e visitare un ambiente così ricco dal punto di vista naturalistico si rifugiavano nello stabilimento che ha concesso un vero e proprio servizio degno del posto e rimarrebbero deluse dalla chiusura interminabile di una località così suggestiva.

Si spera solo in un’apertura imminente della Baia e all’avviamento del ristorante La Sorgente per un “non decadimento irreversibile” che accompagnerebbe il turista in un esempio di sfacelo. Il panorama risulterebbe poi col tempo davvero triste e tetro. Il problema dell’isola in genere è la mancanza di cultura dell’accoglienza, resta spesso monca di quei “pezzi” che costituiscono i gioielli più preziosi, per colpa dei ritardi delle operazioni di salvaguardia.

VALENTINA FELICI

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