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C’eravamo tanto odiati, Giosi e Isidoro di nuovo a braccetto?

ISCHIA – Le elezioni amministrative nel Comune di Ischia sono ancora lontane, ma non certo lontanissime. Si andrà alle urne nella primavera del prossimo anno solare, ma è chiaro che ormai tutti i protagonisti della vita politica stiano iniziando le cosiddette grandi manovre. E’ il frutto anche di un panorama che rispetto al 2012 rischia di presentarsi decisamente più frastagliato e ricco di incognite: all’epoca, non c’erano infatti dubbi sulla ricandidatura del sindaco uscente da una parte e della cosiddetta grande ammucchiata dall’altro, e così i due poli di Giosi Ferrandino e Salvatore Mazzella nacquero di fatto in maniera spontanea, quasi naturale e inevitabile, con l’unico ragionamento che dovette essere affrontato che riguardava il nome dello sfidante del primo cittadino uscente. Ma oggi, a distanza di quasi quattro anni, la scena si presenta in maniera decisamente diversa, al punto tale che – se non fosse per i tempi della politica che spesso sono particolari – sembrerebbe quasi passato un secolo. Perché da una parte c’è un sindaco che non potrà ricandidarsi avendo esaurito il doppio mandato e per adesso ha messo in rampa di lancio Enzo Ferrandino in attesa di capire se conviene andarsi a gemellare con Domenico De Siano per non perdere il comando (sia pure da dietro le quinte) del palazzo municipale di via Iasolino. Nel frattempo, è chiaro a tutti, c’è anche un componente che si è staccato dalla maggioranza, e parliamo dell’attuale presidente del consiglio comunale Gianluca Trani, che ha deciso di tentare la scalata alla poltrona più ambita del municipio ed ha già cominciato a muoversi in questa direzione. Poi c’è il blocco dell’opposizione, che numericamente un peso ce l’ha, così come ce l’hanno anche i pezzi da novanta che la maggioranza ha perso nel corso del suo mandato amministrativo. Tutto questo senza dimenticare le immancabili sorprese e qualche ex della politica che potrebbe essere “tentato” dall’idea di rituffarsi nella mischia. Insomma, un caleidoscopio di volti e possibili schieramenti che allo stato attuale non solo è impossibile “quotare” da parte dei bookmakers ma nemmeno lontanamente ipotizzare.

E allora iniziano le grandi manovre e sotto questo aspetto va segnalato un clamoroso colpo di scena che vede protagonista proprio il sindaco d’Ischia Giosi Ferrandino. Il quale continua ad andare decisamente controtendenza rispetto a quanto annunciato già all’epoca del rimpasto dell’ultima giunta: tutti si aspettavano figure esterne e magari anche di spicco per ridare slancio all’amministrazione ed invece ecco spuntare i soliti noti Pasqualino Migliaccio e Paolo Ferrandino. E adesso, in vista delle prossime elezioni, non potendosi ricandidare, un po’ tutti immaginavano anche un rimescolamento delle carte e forse pure un ricambio generazionale. Invece, anche stavolta si riparte con un tuffo nel passato, che però ha un sapore davvero clamoroso. Secondo quanto raccontano alcuni rumors ben attendibili, infatti, ci sarebbe un clamoroso riavvicinamento tra il primo cittadino e l’ex assessore alla Cultura, l’avvocato Isidoro Di Meglio. Tra i due, insomma, dopo il “c’eravamo tanto odiati” sarebbe rispuntato un idillio che avrebbe del clamoroso. Nel corso delle vacanze natalizie, infatti, l’ex esponente politico è stato avvistato all’esterno dell’Hotel Le Querce dove si è poi incontrato con Giosi, ma non è tutto. I due, infatti, sarebbero stati insieme anche ad una tavolata, nel corso di un breefing non di natura politica che si è svolto ai Maronti e di cui vi mostriamo questa foto che ritrae in maniera chiara Isidoro mentre il sindaco è di spalle ma la sagoma è chiaramente riconoscibile. Insomma, i rapporti ed i contatti con i due sono ripresi, poi da qui a capire a che cosa potranno portare, è presto per dirlo. Una cosa è certa, la notizia non è stata certamente smentita seccamente dall’entourage del primo cittadino, il che lascia intendere che qualcosa bolle in pentola. Per il resto, se son rose fioriranno, sia pure con tutte le perplessità del caso.

Perché, e questo è giusto sottolinearlo, se da una parte è vero che la politica è e soprattutto continua a rimanere l’arte dell’impossibile, è anche vero che ci troviamo dinanzi ad una situazione al limite del surreale. Isidoro Di Meglio, come si ricorderà, si era dimesso dalla carica di assessore subito dopo l’investitura a vicesindaco di Enzo Ferrandino (col quale era stato in ballottaggio fino all’ultimo) successiva all’addio di Carmine Barile. In quella circostanza, tra l’altro, tanto nella lettera di “commiato” quanto in una lunga intervista rilasciata al nostro quotidiano, l’avvocato ebbe a precisare che la decisione di gettare la spugna era da addebitare al fatto che non credeva più in questo percorso amministrativo, che a suo dire l’attuale classe di governo del Comune di Ischia era arrivata al capolinea e stava praticamente vivendo una lunga ed irreversibile agonia, di quella tipica del malato terminale. E quindi, sotto certi aspetti, lascerebbe davvero perplessi un dietro front sulle posizioni giosiane, a prescindere dal fatto che un’eventuale coalizione di centrosinistra alle prossime amministrative possa vedere decisamente modificati personaggi e interpreti. Dal canto suo lo stesso Giosi Ferrandino, andando a ripescare un uomo fuoriuscito in maniera così burrascosa dalla “squadra”, presterebbe inevitabilmente il fianco a considerazioni ovviamente non benevole: troppo facile pensare, e non occorrerebbe essere detrattori di Ferrandino per farlo, che se si va a scavare nei vecchi mazzi di carte vuol dire che non si riesce a proporre qualcosa di nuovo. Anche se, dal quartier generale dell’Hotel Le Querce, potrebbero sempre sostenere che in fondo nessuno ha allontanato Di Meglio ma è stato lo stesso a scendere dal “treno”. Che poi la giustificazione possa avere o meno un senso ed una logica, beh questo è un giudizio che lasciamo al lettore.

Ma un eventuale riavvicinamento di Isidoro Di Meglio a Giosi Ferrandino potrebbe inevitabilmente portare a ripercussioni anche di altra natura. In un’intervista prenatalizia rilasciata sempre a Il Golfo, tanto per dirne una, l’ex candidato a sindaco ed attuale consigliere di minoranza Salvatore Mazzella ebbe a fare un passaggio fondamentale, dichiarando al cronista: “In questo momento non bisogna pensare che lo schieramento di opposizione sia da solo: noi dialoghiamo costantemente con figure come Isidoro Di Meglio e Luigi Boccanfuso, insomma il gruppo si è notevolmente ampliato”. Ora, siccome appare difficile pensare un matrimonio o quantomeno che “Bambeniello” e Giosi possano strizzarsi l’occhio in prospettiva futura (lo ha auspicato Paolo Ferrandino ma il diretto interessato sempre al nostro quotidiano lo ha tassativamente smentito), è evidente che o il “dialogo” ritrovato tra Giosi ed Isidoro è un fatto di pura cortesia oppure il consulente di Cartaromana ha già perso un asso dal suo mazzo di carte. Il tempo, come al solito galantuomo, provvederà a scoprire l’arcano.

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