CRONACAPRIMO PIANO

C’eravamo tanto odiati

Colpo di scena a Forio, dopo la battaglia a colpi di esposti, querele e anche “bollenti” botta e risposta, potrebbe essere arrivata l’ora della pace e dunque del disgelo tra il sindaco Stani Verde e Giuseppe Colella: i segnali di distensione potrebbero portare alla remissione di denuncia ed alla conclusione della lunga faida

La 1° sezione del TAR Campania ha fissato al 4 dicembre l’udienza per la richiesta di sospensiva alla “delibera bavaglio” del comune di Forio. La notizia è giunta dal Tribunale Amministrativo. Eppure, in queste ore potrebbe giungere il colpo di scena:dopo la bufera e gli scontri, potrebbe scoppiare la pace!Via le denunce e via le querele.Il Comune, lo ricordiamo, ha affida l’incarico a un legale per perseguire gli operatori dell’informazione e quanti, a loro giudizio, potrebbero in futuro diffamare e infangare l’operato dei pubblici amministratori, per denunciare penalmente e civilmente i cronisti che, a giudizio dell’amministrazione comunale stessa, d’ora in avanti verranno ritenuti responsabili di «dare spazio a personaggi e riportare fatti e situazioni in maniera tale da gettare fango su chi amministra ogni giorno e con senso del dovere il proprio paese». Con la stampa era finito nella bufera Giuseppe Colella. Proprio Colella indagato dopo la denuncia per diffamazione del comune, era torna all’attacco della amministrazione pubblica, incalzando per avere accesso agli atti fin qui negati. Il geometra foriano aveva presentato un nuovo ricorso al TAR, questa volta per la mancata ostensione delle risultanze istruttorie dei vari uffici comunali, in particolare della nota a firma della dott.ssa Francesca Iacono, responsabile del Settore X del Comune di Forio, riguardante la posizione debitoria erariale dei consiglieri comunali all’atto di assunzione dell’incarico e anche successivamente adottata nell’ambito del procedimento di che trattasi e  della copia conforme della relativa Delibera. Ora arrivano dagli uffici del Raggio Verde segnali di distensione. Sembrerebbe che dopo un incontro chiarificatore, del tutto casuale nelle stanze del municipio turrita, addirittura, prima dell’ultimo infuocato consiglio comunale, Colella e Verde abbiano avuto modo di riappianare le posizioni e venire a più miti consigli: Colella recederà dai suoi intenti e forse il sindaco rimetterà la querela? Vedremo… Gli indizi ci sarebbero tutti come c’è tutto l’interesse ad avere un profilo basso.

LA FAIDA

La questione è sorta a inizio estate a seguito di una faida interna al raggruppamento civico che ha sostenuto l’elezione di Verde a sindaco. L’ex candidato (non eletto in consiglio comunale), Giuseppe Colella, nel febbraio scorso infatti segnalò al prefetto che ben undici consiglieri comunali su sedici (e di questi, dieci della sola maggioranza) erano ineleggibili all’atto della proclamazione, perchè a vario titolo «in lite» con il Comune stesso. Aveva chiesto l’annullamento di atti d’elezione e aveva chiamato in causa anche la prefettura. Ne era seguito uno scambio di corrispondenza tra Comune, la Prefettura di Napoli e il Colella che si può dire senza esclusione di colpi. Avviata l’istruttoria da parte della Prefettura, a giugno Colella chiedeva di conoscerne l’esito. E qui il ricorso precisa «che la richiesta di tale chiarimento è stata occasionata dalla pubblicazione su un quotidiano locale di un articolo nel quale si è riferito, in sintesi, che dal Commissariato di Polizia di Ischia, guidato dal vicequestore Ciro Re, erano stati trasmessi alla Procura della Repubblica di Napoli atti relativi a ben undici indagati tra gli eletti in qualità di consiglieri comunali di Forio o nominati assessori dello stesso ente per pendenze a loro carico non saldate, tra cui contravvenzioni per violazioni al codice della strada, cartelle ADER, Tari ed altri tributi, oltre alla esistenza di abusi edilizi commessi da alcuni degli stessi Amministratori». La Prefettura aveva però ritenuto esaustiva l’attività istruttoria svolta dal Comune.

Giuseppe Colella, però, il 15 luglio ha inoltrato al Comune una istanza di accesso finalizzata ad estrarre copia di tutta la corrispondenza intercorsa tra l’Ente intimato e la Prefettura. Mentre il procedimento sulla istanza di accesso agli atti era in corso, a luglio la Giunta Comunale ha approvato la famosa “delibera bavaglio” nel tentativo di rintuzzare il Colella ed approvando la delibera con cui demandava al RUP «l’avvio di tutte le procedure al fine di predisporre gli atti propedeutici al conferimento di incarico legale per tutelare l’immagine dell’Ente e proporre denuncia-querela in ordine ai fatti descritti, per tutti i reati ravvisabili, in primis contro l’autore delle note indirizzate al Prefetto, nonché degli autori degli articoli pubblicati dalla stampa e dei post pubblicati in rete, e poi contro chiunque abbia agito al fine di creare nocumento all’Amministrazione Comunale». Una delibera pure oggetto di ricorso al Tar da parte di Colella, in quanto «oltre a costituire un evidente, deprecabile tentativo di censurare e “paralizzare” l’attività di informazione della stampa e, dunque, la libera manifestazione del pensiero, anche in rete, su un argomento che ha scosso l’intera maggioranza di governo nel comune di Forio, è manifestamente illegittima anche sotto altri profili e soprattutto perché adottata da ben tre componenti della Giunta (Sindaco Stanislao Verde e Assessori Jessica Maria Lavista e Gaetano Savio) portatori di un palese conflitto di interesse». Dopo la denuncia penale il 28 agosto è stata inoltrata al Comune una ulteriore istanza di accesso, «questa volta anche per finalità defensionali, chiedendo, appunto, copia conforme della Delibera di Consiglio Comunale n. 24 del 12 giugno 2023 completa di tutti gli allegati e, quindi, delle doverose dichiarazioni sostitutive relative alla insussistenza di cause di incandidabilità, ineleggibilità e incompatibilità presentate da tutti i consiglieri comunali all’atto di assunzione della carica». Nonché quale accesso civico generalizzato. Colella chiede, ma il comune non risponde e il Segretario Generale di Forio, nell’esprimersi su entrambe le domande del ricorrente, ha evaso positivamente e solo parzialmente la istanza del 15 luglio 2024, mancando di ostentare in favore del ricorrente copia delle risultanze istruttorie dei vari uffici comunali, in particolare della nota a firma della dott.ssa Francesca Iacono, responsabile del Settore I del Comune di Forio, riguardante la posizione debitoria erariale dei consiglieri comunali all’atto di assunzione dell’incarico e anche successivamente adottata nell’ambito del procedimento in questione. Un diniego che «si fonda sostanzialmente su insussistenti diritti alla riservatezza dei consiglieri interessati» e dunque illegittimo. Per valutare il diritto alla riservatezza, va anche valutato che il Colella è indagato e dunque: « ha richiesto informazioni sugli stessi amministratori di Forio che si sono fatti promotori dell’iniziativa giudiziaria penale nei suoi confronti». Ancora si aggiunge «l’assoluta preminenza riconosciuta dal legislatore al diritto di accesso per esigenze difensive».

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