CRONACAPRIMO PIANO

Cerca di aggredire l’arbitro, denunciata

L’incredibile episodio di violenza si è verificato durante una partita di basket tra i giovanissimi atleti dell’Ischia e del Mugnano. Il direttore di gara si è barricato nello spogliatoio chiedendo l’intervento della polizia. Una mamma inferocita sarà proposta anche per il DASPO, sconcerto e incredulità tra i presenti

DI GUIDO INVERNIZZI

Una domenica che avrebbe dovuto celebrare lo sport, il divertimento e la passione dei più giovani si è trasformata in un episodio di tensione e sconcerto al Palazzetto dello Sport di Ischia. Durante l’incontro di basket tra le squadre giovanili di Ischia e Mugnano, una serie di comportamenti incivili ha turbato l’atmosfera e compromesso il regolare svolgimento dell’evento. La partita, inserita nel calendario delle competizioni giovanili regionali, si stava svolgendo davanti a un pubblico composto prevalentemente da genitori e familiari dei giovani atleti, tutti giovanissimi cestisti scesi in campo con entusiasmo. Tuttavia, durante la gara, gli animi hanno cominciato ad accendersi in particolare sugli spalti occupati dai sostenitori (leggasi genitori) della squadra ospite. Secondo quanto riferito da alcuni presenti, alcune mamme dei giocatori del Mugnano avrebbero iniziato a inveire contro l’arbitro, contestando le sue decisioni con toni sempre più accesi. Gli insulti verbali si sono intensificati fino a quando una delle donne presenti si è lanciata verso il campo, cercando di raggiungere il direttore di gara con l’intento di aggredirlo fisicamente.

Sorpreso e visibilmente scosso dalla situazione, l’arbitro ha deciso di sospendere momentaneamente la partita, rifugiandosi negli spogliatoi per evitare il confronto diretto con la donna. Quest’ultima, però, non si è placata: ha cercato con insistenza di forzare la porta degli spogliatoi, trattenuta a fatica da altre mamme presenti che sono intervenute per impedirle di oltrepassare la soglia. Nel frattempo, l’arbitro – che era riuscito a chiudersi a chiave e dunque a barricarsi – ha allertato il commissariato di Polizia di Ischia, guidato dal vicequestore Ciro Re. Sul posto sono giunti in breve tempo gli agenti, che hanno trovato la donna ancora in preda all’agitazione. Nemmeno la presenza delle forze dell’ordine è riuscita a calmare la sua ira: continuava infatti a protestare in modo veemente, rifiutando ogni invito alla calma. Gli agenti, dopo aver contenuto la situazione ed evitato ulteriori degenerazioni, hanno identificato la donna e proceduto a denunciarla all’autorità giudiziaria per i reati connessi alla sua condotta violenta e minacciosa. La stessa sarà anche proposta al questore di Napoli per il DASPO, che le impedirà di accedere alle manifestazioni sportive per un determinato periodo di tempo. L’arbitro, prima di lasciare l’isola per rientrare a Napoli, si è recato al commissariato per formalizzare la denuncia, pare assistito anche da alcuni testimoni oculari presenti al momento dei fatti.

L’episodio ha lasciato sgomenti molti dei genitori e degli spettatori presenti sugli spalti, che si erano recati al palazzetto con l’intenzione di vivere una domenica all’insegna dello sport giovanile e della sana competizione. “È stato surreale – ha commentato uno dei presenti –. In pochi istanti, il clima di festa si è trasformato in un incubo. I bambini erano spaventati e confusi”. Il mondo dello sport, soprattutto a livello giovanile, si trova ancora una volta a fare i conti con l’incapacità di alcuni adulti di rispettare le regole e i valori fondamentali del gioco: rispetto, correttezza e spirito di squadra. Episodi come quello avvenuto a Ischia non solo danneggiano l’immagine delle competizioni sportive, ma compromettono anche la serenità e la crescita educativa dei giovani atleti. Non è la prima volta che le cronache riportano episodi simili, segno di un malessere più profondo che attraversa il mondo dello sport dilettantistico. La speranza è che le federazioni sportive valutino eventuali provvedimenti disciplinari e misure preventive per evitare che simili episodi possano ripetersi in futuro.

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