CULTURA & SOCIETA'

Chi dice donna dice…

DI MASSIMILIANO ELICIO

Costola! Dico costola.

Ebbene la maggioranza di voi lettrici a lettori avreste pensato alla parola “Danno”. Ed invece no!

Vi voglio stupire con la parola “Costola”. Perché la donna, si dice in giro da secoli, sarebbe stata creata dalla costola dell’uomo, in quanto altrimenti, si sarebbe trovato da solo sul pianeta terraqueo, privo di compagnia e complicità, al punto che non ci si sarebbe realizzata la moltiplicazione della specie umane. Chissà se fosse stato meglio! Chi potrà mai dimostrare il contrario.Per cui, l’essere maschile, necessitava e necessita di una compagnia, o meglio una compagna, un’accompagnatrice, che lo accudisse, lo accompagnasse nel lungo viaggio della vita umana nei secoli.

Coraggio! Dico coraggio.

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Questa donna, che da subito ha dimostrato determinazione, coraggio, resistenza, al punto di resistere e sopportare gli atroci dolori del parto, mentre noi uomini all’avvisaglia di una temperatura da 37.1°, siamo pronti a chiamare il curato per la benedizione degli infermi, ed il notaio per disporre le ultime volontà. E’ inconfutabile il dono della stoicità femminile, dell’ asticella molto alta della soglia di sopportazione del dolore fisico e morale, pensando che molte di loro, con un pancione di 5/7 mesi, vada a lavoro, faccia la spesa, guidi, gestisca il ménage familiare, come se nulla fosse, solo qualche kiletto in più, e calci nella pancia come se fosse del tutto ordinario, mentre l’uomo per un leggero mal di schiena, invoca l’inabilità temporanea con tanto di domanda all’ inps.

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Multitasking!Dico multitasking.

Ma c’è di più, la donna ha dimostrato di saper fare più cose insieme, anche con 39.0° di temperatura, perché lei è stoica per default. Mentre noi uomini, dobbiamo fare una cosa alla volta ,però cerchiamo sempre di farla bene, a patto che stiamo in salute perfetta. Non si sa quale sia il segreto per il quale riesce a fare più cose insieme, ma di fatto ci riesce. Esempio lampante può essere più faccende domestiche in contemporanea, piuttosto in ufficio, lavorare e spettegolare con le colleghe contemporaneamente. Ma attenzione a dirle che, anche l’uomo potrebbe riuscire a fare un paio di cose contemporaneamente. In quel caso state mettendo a rischio il prosequo della vostra vita terrena.

Parità! Dico parità.

Fino a quasi fine novecento, costante massaia, madre e coniuge, ha avuto la capacità, nonché la caparbietà di divenire una donna di pari opportunità, di pari diritti, in alcuni casi, superando l’uomo, al punto da divenire il punto di riferimento per antonomasia. Oggi la donna è una manager di successo, con un’alta capacità di sintesi professionale, raggiunge gli obiettivi lavorativi con grande determinazione ed efficienza, non tralasciando il ruolo di moglie e madre, anzi rimanendo costantemente il fulcro attorno al quale esiste tutta la famiglia. Mentre noi uomini impieghiamo a volte anni, per raggiungere i nostri obiettivi professionali, dilatando gli anni di lavoro, pur di rimanere insieme ai nostri colleghi, con i quali andiamo sovente d’accordo, con i quali giochiamo a calcetto e parliamo di donne che desideriamo e mai avremo modo di conoscere nella nostra vita terrena. Ed allora meglio una bionda in compagnia, meglio se è lager o doppio malto.

Sintesi inducente! Dico sintesi inducente.

Le donne hanno inevitabilmente il dono della sintesi inducente, ed a volte indecente, sui noi uomini. Vi è mai capitato, ad esempio, che una donna vi porga le classiche domande indecenti tipo: “Come stò?”, “Ti sembro grassa?”, “ Sono troppo magra?”, “ Ti piaccio così? “, etc. Gli uomini posti di fronte a questi quesiti trappola, per i quali, in qualsiasi modo rispondano, sarà sempre sbagliato, e le donne sempre pronte ad incalzare con una seconda domanda, subdola, nella quale mettono in dubbio la stessa domanda in negazione, per cui l’uomo, grondando di sudore, con una frequenza cardiaca attestata sui 140 bpm, imbambolato nel dubbio amletico di cosa e come rispondere, inizia un farfugliamento di suoni incomprensibili, al punto di fornire una sintesi sonora di versi e vocalizzi, simili a gargarismi ed eruttazioni, ben coscienti che per loro, la pena capitale, in quel momento, è di gran lunga preferibile, al cospetto di dover fornire una risposta alla donna “inquisitrice”. Sovente gli uomini, pur di non rispondere, si appellano al quinto emendamento, invocando la momentanea “infermità mentale”.

CostieraAmalfitana! Dico costiera.

E’ ineludibile che la donna ha una bellezza affascinante, attraente, sensuale, come le curve della Strada Statale 163 Amalfitana per un motociclista, con le sue curve sinuose, avvolgenti, di rara bellezza, ornata di quei bellissimi “davanzali”, a volte belli ampi, a volte ristretti quel giusto, ai quali sarebbe corretto omaggiare fiori a go go. Per non parlare di quelle dune posteriori, da lato b di un Lp, spesso sconosciute, ma sovente attraente come quelle dissetanti limonate sorrentine in un giorno di gran caldo e afa. La bellezza dei loro occhi, al pari dei panorami positanesi, nei quali perdersi fino ai confini dell’orizzonte e dei tramonti maioresi. Per non parlare della loro pelli, liscie, profumate, curate, luminose, come delle ceramiche vietresi. In parole povere la donna è sole per cui riscalda con il suo amore passionale, ed è mare perché rinfresca con la sua brezza di allegria e spensieratezza.

Si potrebbe dire tanto e molto di più delle donne, perché loro sono il nostro punto di riferimento, la nostra ragione di vita. Per loro noi viviamo, per loro noi amiamo, per loro noi sogniamo, per loro noi respiriamo. La loro bellezza riempie i nostri occhi e le nostre giornate. La loro dolcezza riempie i nostri cuori e le ore che scandiscono lo stare insieme a loro.

Siamo fortunati ad avere le donne nella nostra vita, perché ci rendono migliori, più umani, felici e allegri, perché è inevitabile amarle e perdere la testa per la loro bellezza.

Per cui chi dice donna NON può dire danno. Chi dice donna al volante NON può dire pericolo costante. Chi dice donna pilota NON può dire aereo perde quota.

Anzi …. “ Chi ha bella donna e castello in frontiera, non ha mai pace in lettiera “ ….

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