Chiaia, i disabili chiedono rampa di accesso alla spiaggia
FORIO. Alla Chiaia l’ex tratto di spiaggia in concessione attrezzato per i disabili finanche con carrozzine job per consentire l’entrata in acqua per i diversamente abili, per le sue peculiarità era diventato un punto di riferimento qualificato per l’isola, sia come punto di accesso dalla strada principale, sia per i servizi delicati a loro. Ma dopo circa sei anni l’amministrazione alla scadenza naturale ritenne di non rinnovare la concessione demaniale. Il concessionario si ritrovò fuori gioco: fece ricorso al Tar, che però non accolse l’istanza di sospensiva. Nel mese di marzo scorso, l’amministrazione ha dato esecuzione alla sentenza del Tar rimovendo i manufatti del concessionario e delimitando l’area, lasciando come accesso alla spiaggia i naturali scalini.
Da marzo di quest’anno tale tratto di spiaggia è ritornato libero. Se da un lato alcuni privati cercano con vari stratagemmi di utilizzare l’arenile per i propri clienti, dall’altro, i disabili isolani e quelli in vacanza che per circa sei anni in quell’arenile avevano trovato un riferimento e beneficiato di attrezzature che consentiva finanche di andare in acqua, oggi non possono neanche accedere alla spaiggia visto che non esiste più una rampa d’accesso, ma soltanto gli scalini. Per questo motivo, i volontari dell’associazione disabili Isola d’Ischia e la Croce Rosa Ischia Soccorso tramite il vicepresidente dr. Brigida Siniscalchi hanno chiesto un’incontro al sindaco Del Deo affinché al posto dei scalini venga installato uno scivolo per consentire agevolmente l’accesso all’arenile per i disabili. Non resta che attendere la decisione del sindaco. Resta tuttavia l’evidente verità secondo cui Ischia non è un’isola per disabili: senza spostarci da Forio, è sufficiente andare al comune, dove come abbiamo riportato più volte in cronaca, la casa comunale in tutti questi anni non si è mai dotata di uno scivolo per garantire l’accesso ai disabili, che spesso attendono all’ingresso della casa comunale, confidando nella sensibilità di qualche dipendente.