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Chiazza oleosa in mare: “L’Enel estranea”

LACCO AMENO. Ieri mattina controlli della Guardia Costiera nel tratto antistante la spiaggia dell’Eliporto. La zona è interessata in questi giorni da alcuni lavori in corso per conto di Enel da parte di “Terna Rete Italia”, la società del Gruppo Terna che si occupa dell’esercizio, della manutenzione e dello sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale. Le opere interessano in particolare il cavidotto posto nei pressi dell’arenile a ponente dell’elisuperficie “Giovanni Paolo II”. A pochi metri da tali lavori, tre giorni fa era stata segnalata un’iridescenza sulla superficie marina sotto costa, in prossimità di un scarico. L’iridescenza era tuttavia simile a quelle causate dalla perdita di olii e carburanti da imbarcazioni da diporto, ma non da scarichi in atto. A quella segnalazione, non ne hanno fatto seguito altre. Gli accertamento effettuati sul posto dagli uomini della Guardia Costiera, agli ordini del Tenente di Vascello Alessio De Angelis, non hanno rinvenuto alcuno sversamento in mare da scarichi provenienti dalla terraferma. Sembra quindi escluso ogni collegamento tra i lavori in corso sul litorale e la macchia oleosa segnalata. Un collegamento che ad alcuni avrà ricordato gli spiacevoli episodi di alcuni anni fa, quando a più riprese tra il 2007 e il 2009 alcuni cavi sottomarini si lesionarono lasciando fuoriuscire grosse quantità di policlorobifenili, noti con la sigla PCB. Si trattava di olii isolanti utilizzati per l’isolamento elettrico, ma pesantemente inquinanti. Incidenti che arrivarono anche in Parlamento mediante alcune interrogazioni indirizzate al Ministro dell’Ambiente.

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