La scrivente O.S. manifesta tutta la propria preoccupazione in merito allo stato di pericolo che scaturisce dal mancato rispetto della segnaletica all’interno dell’area di Piazzale Trieste e Trento di Ischia, spazio storicamente adibito al capolinea degli autobus Eav. Il continuo transito e parcheggio delle auto in quell’area riservata rende particolarmente rischiose e pericolose le manovre dei conducenti del servizio pubblico di linea, costretti a divincolarsi tra insidie e passaggi di utenti e di pedoni, oltre ai veicoli che violano il divieto di sosta e di fermata esistente nell’area. La situazione raggiunge elevati picchi di rischio in particolar modo nelle ore serali ove il numero delle infrazioni è piuttosto alto, anche per la scarsa visibilità dovuta al crepuscolo.
Con la presente, s’invitano tutti i Sindaci dell’Isola i vertici dell’Eav, oltre al competente Comando di Polizia Locale di Ischia ed a tutte le Forze dell’Ordine, a mettere in atto tutte le iniziative tese ad arginare tale fenomeno ad a garantire l’incolumità pubblica e privata che è costantemente messa a forte rischio.
Intanto, si coglie l’occasione per ribadire che resta sempre più difficoltosa la circolazione lungo Via Baldassare Cossa, altra arteria stradale in cui il divieto (questa volta d’accesso) è costantemente violato da un continuo ed inarrestabile flusso di veicoli proprio nelle immediate adiacenze del capolinea. Tali situazioni, peraltro comuni in tante vie di Ischia e del territorio isolano come Barano, Forio, Casamicciola, Lacco Ameno e Serrara Fontana, oltre a rappresentare gravi rischi d’incidenti, sono un pessimo biglietto da visita per l’immagine turistica dell’isola che tanto si cerca di pubblicizzare a parole, ma che di sovente trova rari casi di riscontro nelle iniziative reali.
Ci auguriamo che questa nostra denuncia non sia oggetto, come accaduto in passato, di fenomeni di rappresaglia attraverso fantasiose ordinanze ad hoc, ma di un tavolo di confronto e d’iniziative tese a migliorare la vivibilità degli isolani e dei turisti, a sostenere e tutelare finalmente il trasporto pubblico, cosa che avviene naturalmente in tutte le altre realtà cittadine e turistiche italiane.
