CI HANNO MESSO LA FIRMA
Ieri mattina i sindaci di Ischia, Forio e Barano hanno firmato il protocollo d’intesa unitamente al procuratore Nicola Gratteri e al governatore Vincenzo De Luca, confermando le anticipazioni del nostro giornale. Sono complessivamente otto gli immobili che dovranno essere demoliti (2 a Ischia, 1 a Forio, 5 a Barano), stanziato circa 1 milione: ma non finisce qui…
Ve lo avevamo anticipato nell’edizione di ieri del nostro giornale, per volontà del Procuratore Capo di Napoli Nicola Gratteri sull’isola sono pronte a tornare le ruspe. E il protocollo d’intesa, che peraltro era già cosa fatta dallo scorso mese di luglio, è stato ufficialmente siglato ieri mattina alla presenza dei sindaci dei Comuni interessati – tra cui quelli delle isole di Ischia e Procida – e il governatore Vincenzo De Luca. Il tutto con tanto di foto celebrativa della firma, che a guardarla francamente lascia un po’ interdetti: non scendiamo nello specifico a discutere di personaggi e interpreti, ma vedere la politica che si mette anche in posa per avallare le demolizioni dopo avere per decenni consentito in maniera complice e connivente che l’abusivismo edilizio perseverasse, è un qualcosa di francamente paradossale se non addirittura vomitevole. E non ci venissero a dire che quando queste cose succedevano lor signori non amministravano, qui di “verginelli” proprio non ce ne sono, ad ogni latitudine e longitudine. Ma di seguito vi riportiamo anche la nota stampa ufficiale diffusa da Palazzo Santa Lucia.
IL COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE CAMPANIA
E’ stato firmato questa mattina (ieri per chi legge, ndr) a palazzo Santa Lucia, alla presenza del Procuratore Capo di Napoli Nicola Gratteri e del Presidente Vincenzo De Luca, il protocollo d’intesa tra la Procura della Repubblica di Napoli, la Regione Campania e i sindaci dei Comuni di Bacoli, Barano d’Ischia, Forio d’Ischia, Ischia, Pozzuoli e Quarto per il “Coordinamento delle opere di demolizione dei manufatti abusivi”. Con il protocollo la Regione impegna risorse per oltre 2,3 milioni per consentire ai Comuni firmatari di procedere in tempi rapidi alla demolizione di costruzioni abusive per le quali il Tribunale di Napoli ha emesso sentenza di condanna e obbligo di demolizione anche per gravi situazioni di pubblica incolumità e rischio idrogeologico. Si tratta complessivamente di 15 manufatti abusivi da abbattere nell’area dei Campi Flegrei e 8 demolizioni ad Ischia. “Anticipiamo risorse ai Comuni seguendo una indicazione precisa della Procura della Repubblica che condividiamo in pieno. Si interviene – ha dichiarato il Presidente De Luca – a partire dalle priorità, in situazioni di grave pericolo e di vero e proprio scempio edilizio. Lavoriamo per intervenire in tempi certi e rapidi, e sicuramente questa iniziativa potrà avere anche un effetto deterrente contro l’abusivismo”. “Ringrazio il Presidente De Luca per le risorse messe a disposizione e per il lavoro svolto dagli uffici regionali in collaborazione con quelli della Procura. Non è uno spot – ha dichiarato il Procuratore Gratteri – ma l’inizio di un progetto che proseguiremo con grande determinazione. Al momento si riescono a demolire una decina di manufatti al mese, dobbiamo aumentare questi numeri”.
IL TESTO DEL PROTOCOLLO D’INTESA
Preso atto della volontà di imprimere una accelerazione alle demolizioni da parte del procuratore Gratteri (cosa che non suona proprio come una buona notizia) passiamo al testo del protocollo, dove si parla anche del numero di abbattimenti da eseguire e delle somme messe e disposizione. Nello specifico si legge: “Premesso che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, V Sezione, ‘Ambiente, Edilizia e Urbanistica’, Ufficio Demolizioni, con nota prot. 11/2024, ha comunicato al Presidente della Giunta Regionale della Campania di essere ‘…chiamato ad eseguire le sentenze di condanna emesse dal Tribunale di Napoli divenute esecutive che abbiano, altresì, prescritto l’obbligo di procedere alla demolizione delle opere abusive realizzate…’, ed ha trasmesso due elenchi di manufatti abusivi da demolire, oggetto di R.E.S.A. (Registro Esecuzione Sanzioni Amministrative), per i quali vi è sentenza passata in giudicato e computo economico già ultimato da parte di consulenti tecnici all’uopo nominati dalla Procura. Tali manufatti sono stati individuati dal medesimo Ufficio Demolizioni e sono stati realizzati in due aree del territorio della Regione Campania contraddistinte da una particolare fragilità ambientale e, pertanto, costituenti pericolo per la pubblica incolumità ovvero: – – l’area dei Campi Flegrei: con particolare attenzione all’evoluzione dei fenomeni sismici e delle possibili ripercussioni di tali eventi sul patrimonio edilizio illegittimo, per il quale non sono garantite le necessarie caratteristiche costruttive antisismiche di sicurezza; Isola d’Ischia: con riferimento alle aree soggette a particolare rischio (classificato R3/R4 del piano PSAI) e che potrebbero presentare aspetti di forte criticità in caso di fenomeni atmosferici (ovvero sismici, geologici o idrogeologici) di notevole rilevanza. B) i due elenchi citati sono parte di altrettante tabelle in cui sono analiticamente riportati: il numero di R.E.S.A.; il Comune ove è situato ciascun manufatto; i nominativi dei proprietari degli immobili; la descrizione sintetica dell’abuso; l’importo necessario all’attività di abbattimento di ciascuna opera abusiva comprensivo di ogni onere tecnico, sia per la progettazione che per la materiale esecuzione degli abbattimenti, come desunte dalle consulenze tecniche d’ufficio, già depositate, di cui è corredato il fascicolo relativo a ciascun manufatto. Sinteticamente, si riportano le stime ivi indicate necessarie per le demolizioni e per il ripristino dello stato dei luoghi in ordine alle menzionate procedure: – – AREA DEI CAMPI FLEGREI: euro 1.343.972,73 – n.15 demolizioni; ISOLA DI ISCHIA: euro 961.965,55 – n.8 demolizioni”.
ECCO COSA HANNO CONVENUTO I FIRMATARI DEL PROTOCOLLO
Le 8 demolizioni isolane di cui si fa riferimento riguardano immobili o strutture situate nel Comune di Ischia (2), Forio (1) e Barano (5) e visto che adesso c’è quasi un milione di euro a disposizione per poterle eseguire non ci si potrà nemmeno più appellare alla mancanza di fondi da parte degli enti locali. Ad ogni modo ecco di seguito quanto convenuto tra Procura e Regione all’atto della firma del protocollo fin qui esplicato ovviamente in forma estremamente sintetica. Ecco cosa quali saranno obblighi e compiti ai quali dovranno attenersi i Comuni destinatari delle demolizioni e la Regione. Partiamo dagli enti locali: “Il Comune nel cui ambito territoriale si è realizzata l’opera abusiva, si impegna: ad accertare, con stringente celerità, l’eventuale sussistenza per ciascun manufatto abusivo della volontà di procedere in autodemolizione da parte degli esecutati, che in tal caso trasmettono SCIA relativamente agli abbattimenti da effettuarsi, dopo aver ottenuto l’autorizzazione dall’Ufficio Demolizioni della Procura di Napoli, nella quale sono indicati i tempi inderogabili di autodemolizione dei manufatti in questione; a completare ciascuna procedura con i provvedimenti prodromici alle attività demolitorie, al fine di minimizzare le ipotesi di contenzioso, ove fosse necessario, ivi incluso i provvedimenti espressi di diniego dell’istanze di condono inevase e improcedibili, eventualmente inoltrate ex L. 47/85 e s.m.i., L. 724/94 e s.m.i., L. 326/03 e s.m.i.; a provvedere, su richiesta dell’Ufficio Demolizioni della Procura di Napoli, all’immediata richiesta alle aziende erogatrici di servizi, di intervento di personale specializzato, per il blocco delle forniture, alla pronta soddisfazione delle esigenze di sgombero di mobili e masserizie dagli immobili da demolire, nonché alla sollecita assistenza e supporto, anche a mezzo dei competenti servizi sociali, al fine di consentire il regolare svolgimento delle attività demolitorie. Contestualmente provvederanno ad informare il medesimo Ufficio Demolizioni circa l’adempimento di cui sopra; a ristorare la Regione Campania delle somme da questa anticipate all’atto dell’acquisizione delle risorse dalla Cdp ovvero all’esito dell’esecuzione in danno agli esecutati”.
Ecco invece decalogo e disposizioni riguardanti l’ente di Palazzo Santa Lucia: “La Regione Campania si impegna a trasferire le somme programmate al Comune per l’esecuzione degli interventi come approvate con DGR n. 290 del 06/06/2024, in sussistenza delle condizioni e nelle modalità riportate al successivo art. 4, per il successivo riversamento all’Ufficio della Procura; qualsivoglia altra azione di coordinamento degli Enti coinvolti nei procedimenti demolitori al fine di perfezionare e ottimizzare tutte le azioni che meglio possano garantire l’attuazione di quanto riportato all’art. 2 del presente Protocollo; valutare, sulla scorta di una effettiva disponibilità di risorse, le ulteriori richieste di collaborazione finanziaria che la Procura sottoscrivente dovesse inviare, in relazione alle due aree menzionate ed ai manufatti aventi le precisate caratteristiche di rischio e fragilità, sempre in caso di mancata pronta collaborazione da parte dei Comuni competenti; stanziare, entro 30 giorni dalla sottoscrizione del protocollo, per singolo Comune ove è localizzato l’intervento di demolizione e per singola procedura RESA, le somme indicate nelle stime effettuate dalla Procura; a trasferire, entro 30gg. dalla comunicazione di ultimazione degli interventi di demolizione, regolarmente attestati dal Direttore dei lavori e previa richiesta del Comune interessato dall’intervento di demolizione, le risorse indicate alla tesoreria dello stesso Comune. Al fine di consentire agli Uffici regionali di predisporre tempestivamente il trasferimento delle risorse, la comunicazione di ultimazione dei singoli interventi nonché i decreti di liquidazione, saranno notificati dall’Ufficio della Procura anche alla Direzione Generale per il Governo del Territorio della Giunta Regionale della Campania al seguente indirizzo pec: dg.500900@pec.regione.campania.it.”.
Infine, sempre nel documento si rammenta che la Procura provvederà alla eventuale convocazione delle parti interessate a cadenza annuale, entro il termine dell’anno solare, di incontri tra gli uffici competenti degli enti sottoscriventi il presente protocollo al fine della valutazione degli obiettivi raggiunti e di quelli futuri. La Regione Campania provvederà a fornire un rendiconto degli impegni economici assunti e degli eventuali residui delle somme programmate per l’esecuzione degli interventi rispetto a quelle approvate con DGR n. 290 del 06/06/2024. Insomma, l’impressione è che stavolta non solo la macchina si sia messa in moto, ma sia pronta a violare il limite di velocità.