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Ciak a Ischia, arrivano gli spagnoli con la serie tv “Los espabilados”

L'avventura di un gruppo di giovani adolescenti alle prese con un viaggio che cambierà per sempre la loro vita. Dal 10 al 15 novembre riprese a Ischia Ponte e sul lungomare Lacco Casamicciola per un progetto tv nato dalla penna di Albert Espinosa, già autore di “Braccialetti rossi”

L’Isola verde al centro di una vera e propria sfida a colpi di ciak tra due scrittori: Elena Ferrante e Albert Espinosa, romanziere, regista e sceneggiatore spagnolo, conosciuto in Italia per la serie tv “Braccialetti rossi”. Dopo le due puntate della seconda stagione de “L’amica geniale” dirette da Alice Rohrwacher (che forse vedremo a gennaio su RaiUno), sarà ancora una volta l’isola d’ Ischia, dal 10 al 15 novembre, a diventare naturale teatro di posa per il finale di una nuova fiction di produzione iberica, “Los espabilados”. Siamo naturalmente in mondi letterari, cinematografici e produttivi totalmente diversi, anche se al centro del racconto restano i bambini e gli adolescenti. Temi come la malattia, il bullismo, la ricerca della propria individualità, la voglia di affrontare la vita superando ogni paura. A Ischia Ponte, la tappa finale di un’avventura di un gruppo di giovani che intraprendono un viaggio destinato a cambiare per sempre la loro vita. Non sono bambini qualunque, ma ragazzi e ragazze chefuggono da un centro psichiatrico in cerca del loro posto nel mondo .

Diretto da Roger Gual (“Smoking room”, “Remake”, “7 anos”, prima serie Netflix in Spagna) e prodotto da Moviestar+ in collaborazione con Dynamo Audiovisual, “Los espabilados” racconterà in sette episodi la storia di Mickey, L’Angelo, Guada, Yeray, Lucas e Samuel, un gruppo di giovani pazienti che fuggono da un centro psichiatrico a Barcellona e attraversano l’Europa per trovare il fratello di uno di loro, barman in un albergo di Ischia. Nonostante le difficoltà legate alle loro problematiche di salute, questi ragazzi affrontano la vita con umorismo e coraggio, affrontando diversi ostacoli e superando tutti i tabù legati al disagio mentale dell’universo giovanile. Una serie che, come è già avvenuto per “Braccialetti rossi”, regalerà positività e umorismo, colpi di scena e personaggi magnetici, senza tralasciare temi scottanti come i confini tra salute e malattia. E che, proprio come “Braccialetti rossi”, sarà trasmessa intutto il mondo, sia nella versione originale, sia in adattamenti diversi.

Le riprese di “Los espabilados” (letteralmente “gli svegli”, “ i furbi”, “ragazzi in gamba”) sono iniziate a metà ottobre a Barcellona, continueranno sull’isola di Minorca, nelle Baleari, poi forse una puntata a Ceret (in Francia) e infine a Ischia. Il set isolano sarà quello del borgo di Ischia Ponte, ormai un must delle riprese televisive e cinematografiche. In particolare ciak all’Hotel Miramare e Castello, alla spiaggia del Muro rotto, e poi l’impagabile panorama che abbraccia il mare, l’isolotto di Vivara e il Castello Aragonese. Ma qualche ripresa di raccordo dovrebbe esserci anche sulla litoranea che da Casamicciola porta a Lacco Ameno, scelta dal regista Roger Gual e dalla sua troupe per raccontare l’arrivo dei fuggiaschi sull’isola.

«Gual e i suoi assistenti si sono letteralmente innamorati dell’isola d’Ischia, tra l’altro prevista sin dall’inizio con il proprio nome già nella sceneggiatura di Espinosa», ci ha svelato la location manager ischitana Marianna Sasso, che si occuperà anche di tutta l’organizzazione e la logistica delle riprese. L’autore catalano, infatti, ama molto l’Italia e il Meridione (a Capri, ad esempio, ha ambientato il romanzo “Se mi chiami mollo tutto, però chiamami”), e tutta la parte finale della storia di “Los espabilados” era originariamente ambientata a Sant’Angelo, dove probabilmente lo scrittore è stato in vacanza.

«E dove siamo stati per i sopralluoghi insieme al regista» ha continuato la Sasso. «Abbiamo visto anche il Negombo con la spiaggia di San Montano e altri alberghi dell’isola, ma alla fine la produzione ha scelto Ischia Ponte. Una scena sarà girata anche in aliscafo, anzi ne approfitto per ringraziare l’Alilauro e Maria Celeste Lauro per la grande disponibilità e cortesia. Per noi – ha aggiunto la location manager – questa produzione televisiva spagnola è importante anche al di là del successo e della diffusione della fiction o della forza promozionale che assicurerà alle nostre location, ma anche perché cade in un periodo, metà novembre, turisticamente un po’ infelice. Ecco, magari può essere un modo per rivitalizzare una fase di calma piatta, o per diventare sprone a una destagionalizzazione in cui, a torto, non crediamo abbastanza. Speriamo che il meteo sia dalla nostra parte».

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Dopo gli exploit dell’ultimo anno (“L’amica geniale”, “MIB International”, il prossimo “Al di là del risultato” di Francesco Lettieri), continua la fatale liaison tra il mondo del cinema e l’isola d’Ischia.
D’altro canto, un po’ tutta la Campania e il Sud Italia sono diventate mete privilegiate delle produzioni audiovisive nazionali e internazionali. Da James Bond al prossimo Chistopher Nolan (“Tenet”, girato in Costiera), da Terrence Malick alla serialità tv, il Meridione è un grande set a cielo aperto. E a proposito di serie tv, sta per entrare in produzione il “Ripley” di Steven Zaillian per Showtime. Cinque stagioni tv (la prima di otto episodi), il nuovo Tom Ripley avrà il volto dell’attore irlandese Andrew Scott.
Ancora sconosciute le location. Certo, vanteremmo un diritto di prelazione (“In pieno sole” di Clement e “Il talento di Mr. Ripley” sono stati girati proprio qui), ma a precisa domanda posta a Zaillian allo scorso Ischia Global Fest, lo sceneggiatore premio Oscar si è mantenuto sul vago.
L’isola è avvertita, la Campania Film Commission pure.

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