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Ciak si gira! A Ischia Ponte arriva il set de “L’amica geniale”

Gianluca Castagna | Ischia – L’ultimo endorsement, in ordine di tempo, è arrivato da Greta Gerwig, giovane regista e attrice americana sulla cresta dell’onda dopo la nomination agli Oscar con “Ladybird”. Ma i fan della quadrilogia letteraria di Elena Ferrante avviata con “L’amica geniale”, ormai non si contano più. Soprattutto oltreoceano. Martin Scorsese, Jonathan Franzen, James Franco, Elizabeth Strout, Hillary Clinton, il premio Pulitzer Jhumpa Lahiri. La chiamano “Ferrante fever” e lentamente – ma inesorabilmente – sta contagiando il mondo.
Nella cultura americana, in particolare, gli ultimi italiani a rompere il muro dell’accademia e delle élite intellettuali sono stati Italo Calvino e Umberto Eco con “Lezioni americane” e “Il nome della Rosa”. La Ferrante ha fatto perfino di più, conquistando sia i lettori (con numeri tutt’altro che trascurabili) sia i temibili recensori Usa.
Il successo dei romanzi non è figlio del discusso anonimato di chi li ha scritti (l’arcano, oggi, pare risolto ed è quasi certo che dietro lo pseudonimo di Elena Ferrante si nasconda la traduttrice Anita Raja, moglie dello scrittore Domenico Starnone), ma della qualità di una storia che “parla di cose di cui nessuno vuole parlare, senza edulcorarle” (Franzen), che “non parla a te, ma parla di te” (Mario Martone), che ha saputo raccontare mezzo secolo di storia italiana da un punto di vista femminile con una scrittura che scava dentro la vita dei personaggi, esplorando quei luoghi in cui gli altri scrittori non si avventurano.
E’ soprattutto questa la forza del racconto, il segno della sua grandezza, l’universalità del suo brand editoriale.

Quasi inevitabile che, dalla pagina scritta, si arrivasse prima o poi allo schermo. Anzi, al piccolo schermo. L’ambizioso progetto televisivo, prodotto da Rai e HBO (network di grande audacia, per linguaggio e contenuti della sua serialità), è già stato pre-venduto in mezzo mondo e si svilupperà lungo un arco narrativo di ben quattro stagioni, per un totale di 32 episodi da 50 minuti ciascuno che in qualche modo dovranno tradurre in immagini l’intera quadrilogia ideata dalla misteriosa ma popolarissima autrice.
In questo immaginario da trasporre nella prima stagione, che sarà diretta dal regista italiano Saverio Costanzo, anche un segmento isolano ambientato a Ischia. Location che tornerà con più forza e ampiezza nel secondo capitolo della saga, “Storia del nuovo cognome”, in buona parte ambientato a Forio. Intanto, da domani, cominciano le riprese isolane dopo lo slittamento dovuto al meteo capriccioso di metà maggio. Le maestranze sono già arrivate nei giorni scorsi per rifare il look anni ’50 al Piazzale Aragonese e agli spazi adiacenti. Meticolosità certosina (hanno cambiato tutte le luci dei lampioni sul pontile che conduce al Castello Aragonese), per tornare indietro nel tempo con insegne delle botteghe invecchiate, panni stesi alle finestre, fogge dei vestiti da dopoguerra. Un maquillage che consentirà ai passanti e alle numerose comparse ischitane di immergersi materialmente nel mondo descritto dalla Ferrante nel suo feuilleton nobile che continua a sedurre i lettori di tutto il mondo.

Ischia Ponte è il luogo dove arriva una delle due giovani protagoniste della storia: Elena Greco, detta Lenù. La più tranquilla e riflessiva delle due. Tanto Raffaella Cerullo (detta Lila), è aggressiva e determinata, dall’intelligenza brillante e ricca di intuito, tanto Lenù è introversa, diligente e volenterosa, così da meritarsi una (quasi) vacanza premio sull’isola d’Ischia per intercessione della maestra Oliviero, che nel mese di luglio la manda a Barano da una sua lontana cugina. Un’amicizia, quella tra due ragazzine così diverse per carattere, indole ed atteggiamento, che durerà per tutta la vita senza mai diventare amicizia perfetta. Ognuna l’amica geniale dell’altra e, nel riconoscere questa genialità, si ameranno e si odieranno a vicenda pur sentendosi complementari. Un gioco continuo di scambi e rovesciamenti che, ora con allegria, ora più soffertamente, le renderanno indispensabili l’una all’altra.
“Rifiorii. Raggiunsi il paese con la corriera, trovai facilmente casa. Nella si rivelò un donnone gentile, molto allegro, chiacchierone, nubile. Affittava le stanze ai villeggianti e teneva per sé uno stanzino e la cucina. Io avrei dormito in cucina”. Così la quindicenne Lenù ricorda nelle pagine de “L’amica geniale” il suo arrivo nell’isola d’Ischia. E ancora: “Scoprii che avevo degli obblighi inderogabili: alzarmi alle sei e mezza, preparare la colazione per lei e i suoi ospiti, rassettare e lavare le tazze, apparecchiare per la cena, lavare i piatti prima di andare a dormire. Per il resto ero libera. Me ne potevo stare sul terrazzo a leggere con in faccia il mare, o scendere a piedi per una strada bianca e ripida verso una spiaggia lunga, larga, scura che si chiamava spiaggia dei Maronti…il percorso mi sembrò lunghissimo, non incontrai nessuno che salisse o scendesse. La spiaggia era sterminata e deserta, con una sabbia granulosa che frusciava a ogni passo. Il mare mandava un odore intenso, un suono secco, monotono».
A Ischia, Lenù festeggia il suo compleanno, passa le sue giornate tra bagni di mare e letture, ma soprattutto rivede Nino Sarratore, il ragazzo di cui è invaghita, e la sua famiglia. Tornerà a Napoli con la faccia bruciata dal sole, innamorata di Nino e marchiata dalle labbra e dalle mani del suo laido padre Donato Sarratore, controllore sui treni, poeta e giornalista che tenterà di molestarla sessualmente.

Ischia continuerà a essere palcoscenico delle riprese a partire dalla seconda metà di giugno, quando bisognerà girare tutte le scene balneari o casalinghe (ambientate nel romanzo a Barano). L’individuazione della casa dove alloggia Lenù insieme alla famiglia Sarratore non è ancora finita (ne sono in ballo due, a Barano e a Sant’Angelo) mentre appare poco probabile che la spiaggia dei Maronti, così presente nel romanzo e oggi così stravolta, possa restituire l’aspetto e l’incanto che possedeva alla fine degli anni Cinquanta e che viene descritto più volte nelle pagine della Ferrante. Ma i sopralluoghi continuano, mai dire mai.
E così, a partire da domani, quasi tutte le scene saranno girate a Ischia Ponte. Luogo di arrivo (e partenza) della ragazza (interpretata dall’esordiente Margherita Mazzucco) a bordo del vaporetto San Valentino, ma anche set per la prima passeggiata romantica di Lenù con il giovane Nino all’ombra del Castello Aragonese e al chiaro di luna (si girerà mercoledì all’imbrunire). Il giorno successivo sono previste riprese aeree con drone tra Forio e Serrara: l’inerpicarsi della corriera tra colline e tornanti per portare Lenù nella casa baranese di Nella Icardo.

“L’amica geniale”, che per il mercato internazionale si chiamerà “The Neapolitan Novels – My brilliant friend”, è già in lavorazione dallo scorso febbraio. Un set blindatissimo, misterioso, ricostruito negli spazi dell’area industriale dismessa ex Saint Gobain, in periferia di Caserta, con oltre 150 attori e 5000 comparse, attori professionisti e non professionisti reclutati da un casting durato otto mesi e che ancora continua. Iniziano cosi a circolare primi nomi: Lila sarà (almeno nella prima stagione della serie) l’esordiente Gaia Girace,; Gennaro De Stefano interpreterà Rino Cerullo, fratello di Lila; Eduardo Scarpetta (della celebre dinastia) sarà il proletario comunista Pasquale Peluso; Francesca Pezzella sua sorella Carmela; Ulriche Migliarese sarà Ada Cappuccio: Alessio Gallo (già visto ne “L’intervallo” di Leonardo Di Costanzo) ed Elvis Esposito nel ruolo degli sbruffoni fratelli Solara, amati da tutte le ragazze del rione tranne Lila.
Imponente tutta l’operazione produttiva che vede impegnati, con Rai ed HBO, la Wildlife di Lorenzo Mieli (che ha già firmato un altro grande serial italiano, “The Young Pope” di Paolo Sorrentino”) e la Fandango di Domenico Procacci. Insomma, una grande scommessa che porta l’Italia e l’immagine dell’isola d’Ischia immediatamente ai livelli più alti della produzione audiovisiva internazionale. Siamo solo al primo capitolo e alla prima stagione: lo sfruttamento del giacimento letterario creato da Elena Ferrante con questa saga irresistibile è appena iniziato.

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