CULTURA & SOCIETA'

Ciao Inghilterra, la Coppa di Nestore finalmente a casa

Il reperto più importante del Museo Archeologico di Villa Arbusto è di nuovo nel suo luogo di origine dopo aver fatto parte dell’importante mostra “Troy”

Ha rappresentato l’isola d’Ischia in Gran Bretagna, l’antica coppa di Nestore, il reperto più importante del Museo Archeologico di Phitecusae a Villa Arbusto. Ha fatto parte dell’imponente mostra “ Troy”da novembre a marzo, ma causa Covid la mostra è stata prolungata e finalmente la famosa coppa è ritornata nel suo luogo dì origine.

Il prezioso vaso ischitano risalente all’VIII secolo a. C. preziosissimo perché riporta il primo esempio di scrittura greca, fu ritrovato nel 1954 dall’archeologo Giorgio Buchner. Sulla coppa, un “ kotyle” di importazione greca, che riporta un incisione di tre versi, ed è l’unico esempio pervenuto di testo scritto contemporaneo all’Iliade. Il testo riporta la scritta “ Io sono la bella Coppa di Nestore, chi berrà da questa coppa subito lo prenderà il desiderio di Afrodite dalla bella corona”, il famoso reperto faceva parte del corredo funebre di un fanciullo che doveva appartenere ad un’aristocratica famiglia pithecusana. L’importanza della coppa di Nestore, testimonia la diffusione dell’alfabeto già dal 725 a. C.

schia è orgogliosa del suo reperto più importante, senza si sente orfana e non a caso la preoccupazione è aumentata quando a causa della pandemia ne è stato ritardato il ritorno. La consapevolezza che la scrittura occidentale deriva da quella adoperata a Pithecusae nell’ VIII secolo a. C. battezza ancora una volta Ischia per essere stata la culla della civiltà occidentale

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